Mezz'ora da Bologna a Firenze di Bruno Gianotti

Mezz'ora da Bologna a Firenze Mezz'ora da Bologna a Firenze Finita la galleria ferroviaria del Vaglia Bruno Gianotti inviato a VAGLIA (Firenze) L'ultimo diaframma della gal�leria più lunga d'Italia cade a Vaglia a mezzogiorno in pun�to, sotto i colpi di una gigante�sca perforatrice: uno schian�to, un soffio di vento, la luce delle lampade che attraversa lo squarcio, l'applauso dei tre�cento invitati. Scoppiano i mortaretti, batte la mani in prima fila il presidente Ciam�pi, in testa l'elmetto giallo obbligatorio per chi entra nel tunnel di 18 chilometri, desti�nato ai treni, sulla linea ad alta velocità che collegherà Firenze e Bologna. Sorride il capo dello Stato insieme col ministro dei Tra�sporti, Pierluigi Bersani. Sono tutti emozionati: i padroni di casa, il presidente della Tav, Antonio Savini Nicci, il presi�dente delle Ferrovie, Claudio Demattè, l'amministratore de�legato, Gianfranco Cimoli; i costruttori, il presidente del «general contractor» Fiat, Pao�lo Fresco, il presidente di Impregilo (760Zo della concessio�ne). Paolo Savona, l'ammini�stratore delegato, Piergiorgio Romiti; il presidente di Rcs, Cesare Romiti, invitato alla cerimonia. Ma il coro degli applausi non ferma la grande macchi�na, che continua a martellare la roccia. Non servono i,vigoro�si fischi del capocantiere a bloccare Mario Carobianco che ài comandi del dinosauro d'acciaio infierisce sulla roc�cia per allargare un varco e consentire l'abbraccio tra colo�ro che hanno lavorato sul versante toscano e su quello emiliano. Quando il lavoro si compie e il primo minatore vestito di arancio entra nella breccia, il sindaco di Vaglia, Renzo Crescioli, ultimo degli oratori istituzionali, ha appe�na finito di sottolineare i sacri�fici della gente del Mugello, che ha accettato disagi e pena�lizzazioni «per il bene del Paese». Crescioli deve inter�rompersi a metà, rinviare a più tardi i ringraziamenti e le attestazioni di stima a Ciampi «presidente del dopo Tangen�topoli». L'entusiasmo travolge tutti: strette di mano, abbrac�ci in quel velo d'acqua e di polvere che avvolge tutto, foto con Ciampi tra i minatori. E' un tunnel fondamentale che segna un altro passo avan�ti, necessario, sottolinea il pre�sidente della Repubblica: «L' innovazione tecnologica porta a fare molte cose in tempo reale ma gli uomini e le merci si devono ancora spostare fisi�camente, bisogna tener conto di questa esigenza che non verrà mai meno». Ciampi è arrivato fino al tunnel di Va�glio «per vedere questa opera che è in fase di avanzata realizzazione e per un ringra�ziamento a tutte le maestran�ze: il lavoro dell'uomo e l'inge�gno degli italiani». Un altro tassello aggiunge il ministro Bersani verso il sistema di ferrovie «che metterà l'Italia al pari dell'Europa». Quella galleria, o meglio quel sistema di gallerie che arriva a 73 chilometri interrotti soltanto da qualche viadotto all'aria aperta, significa «promesse mantenute» da parte della Tav e delle Ferrovie, dopo le tempe�ste del passato. Nei diciotto chilometri del�la galleria di Vaglia, che è stata scavata al ritmo di ses�santa metri al giorno, i treni passeranno dal 2006 quando tutta la sezione sarà completa�ta e le infrastrutture completa�te: Bologna e Firenze saranno a distanza metropolitana, mez�z'ora di treno dopo IO anni di lavori. Oggi sono ancora impie�gate 3 mila persone in 25 cantieri: l'opera è al 440Zo di avanzamento, con 43 chilome�tri di linea già realizzati. Sarà il tratto centrale del sistema ad alta capacità che colleghe�rà Torino-Milano-Roma e Na�poli. Ma i progetti delle Fs, ha anticipato ieri Cimoli, guarda�no più avanti: oltre al sistema che collegherà meglio Milano alla Svizzera, si sta studiando l'espasione a Sud, fino a Battijaglia e alla Calabria da un ato, alla Puglia dall'altro. L'applauso di Ciampi quando cade l'ultimo diaframma: «Grazie al lavoro e all'ingegno degli italiani» Ciampi ieri subito dopo l'inaugurazione della gallerìa di Vaglia, scavata al ritmo di 60 metri al giorno