Va ancora a fuoco una tessitura, è giallo di Marco Neirotti

Va ancora a fuoco una tessitura, è giallo Va ancora a fuoco una tessitura, è giallo Biella, terzo incendio in un mese Marco Neirotti inviato a BIELLA «Esplosione o incendio?». In�cendio. «Ah, va bé». Questo si diceva fino a un mese fa quan�do una filatura buttava fumo. L'incendio messo in conto. Ieri no. Alle sei meno due minuti è scattato l'allarme alla «Tinto�ria Aurora», di Giuseppe Fonta�nella, a Candele, alle porte della città. E' andato a fuoco il magazzino. Nessuno ha detto: «Ah, bé»: è il terzo disastro in un mese. L'inquietudine si fa paura, l'incertezza sospetto. Si era abituati al crepitio di piccoli e medi incendi come colonna sonora di un settore tenace. Ma il crepitio diventa tuono di esplosioni, il fuoco divampa a turno appena inizia�to. Si fanno strada le ipotesi: Piromane? Vendicatore? Nuo�vo racket? Bilanci da sanare con le assicurazioni? Risposta a tensioni interne? O tragica combinazione di disastri slega�ti fra loro? Ieri è toccato alla «Aurora». Una trentina di dipendenti, colorazione di acrilico, pohestere, mistolana. Il primo dipen�dente ad arrivare è Giuseppe Sebastiano, 34 anni, magazzi�niere. Alle 5,34 timbra il cartel�lino. Tutto è quieto. Arrivano gli altri: «Mancavano due mi�nuti alle 6 quando un collega ha gridato». I vigili del fuoco arrivano in dieci minuti: «Era già un incendio enorme», con�fermano i capisquadra Silvio Davi e Daniele Guala: «Abbia�mo tagUato il fuoco, l'abbiamo arginato, per salvare le aree di lavorazione». Come se ne viene fuori un rogo alle 6 di mattina, dopo ventiquattr'ore di sosta? Ci penseranno i periti. Proprio ieri mattina cinque periti incon�travano il sostituto procurato�re Rossella Soffio, per riferire a proposito di un altro disastro. E' il 9 gennaio: a Vigliano, alle 6 di sera, c'è un'esplosione nella «Pettinatura Italiana» di Maurizio Fracassi. Ci sono feri�ti, tre morti. Si parlava di biogas, ma gli speciahsti ora li escludono. Il magistrato non si sbilancia, mantiene riserbo, ma vengono fuori tracce di un detergente che non doveva es�sere dove l'hanno trovato: mes�so apposta? O terribile distra�zione? Tra la Pettinatura eia Tinto�ria ci sta un altro caso, quello della Finelvo di Occhieppo Su�periore, dove il 19 gennaio, di nuovo alle sei di mattina, uno scoppio seguito da fiamme de�vasta un reparto ferendo due lavoratori. Situazioni e, forse. cause diverse, ma c'è come una cadenza in quest'onda distrut�trice. La dottoressa Soffio non avalla ipotesi. Parla di «forte incidenza di infortuni sul lavo�ro (l'ultimo ieri mattina a Ga�glianico, ndr), dovuti forse an�che alla grande modernizzazio�ne degli impianti». Vuol dire che potrebbero esserci gesti figli dell'ira? Cinque anni fa andò a fuoco la Sinterama, venti mihardi di danni. Fu condannato il piromane, un dipendente con qualche proble�ma psicologico. Ieri mattina, alla Città Studi di Biella, si svolgeva un conve�gno organizzato dai consigli nazionah dei sindacati tessili. Si è aperto con l'annuncio del rogo. Commenta Osvaldo Boglietti, 52 anni, segretario re�gionale Filta-Cisl: «Il clima è pesante, per una paura oggetti�va, legata alle esplosioni. An�che i dipendenti della Pettina�tura Italiana sono tornati, a turno, a lavorare. Ma entrano temendo per l'incolumità. E' paura di vicende non ancora spiegate». Seicento industrie, 23 mila addetti, poi l'indotto. Biella, negli Anni '70, quando la crisi investiva il tessile, ha tenuto duro e adesso, come dice il sindaco Gianluca Susta, è «pronta a una sfida ancora più alta, con l'Europa, ma an�che con i nuovi ricchi del mondo: le tragedie, occasional�mente cos�vicine, non fermano nessuno. L'allarmismo è inuti�le. Lavoriamo sulla sicurezza, senza cercare ad ogni costo agenti esterni». Nelle strade qualcuno parla, non per questi casi ma per il passato, di ripianamento dei conti, vale a dire incendi dolosi nati in casa: la Cassazione ne ha appena confermato uno, per il quale si chiedeva mezzo miliardo all'assicurazione. Per questi si vedrà.I vigili del fuo�co, davanti al fumo, dicono: «Una volta ne spegnevamo qua�si uno al giorno. Poi si sono ridotti. Ora questa infilata. Con fiamme che in dieci minuti divampano così. Ce n'è da capi�re». Le fiamme divampano alle sei della mattina Fra le ipotesi: il piromane ola vendetta del racket Gli operai: «Il clima è diventato pesante si va a lavorare con la paura di morire» Vigili del fuoco al lavoro per spegnere le fiamme divampate ieri mattina alla «Tintoria Aurora»

Persone citate: Daniele Guala, Gianluca Susta, Giuseppe Fonta, Giuseppe Sebastiano, Maurizio Fracassi, Osvaldo Bo, Rossella Soffio, Silvio Davi, Vigliano

Luoghi citati: Biella, Europa