La servitù e i cavi dell'antenna di Silvio Rezzonico

La servitù e i cavi dell'antenna CONDOMINIO La servitù e i cavi dell'antenna IL lettore F. F. di Torino scrive affermando che il vicino di casa gli impedisce di installare un'antenna, —I perché non vuol permette�re che i suoi cavi passino dal suo appartamento. Va subito risposto che il vicino è costretto a permette�re il passaggio dei cavi, cos�come disposto dall'articolo 232, secondo comma, del dpr 29 marzo 1993 n. 156. Esiste infatti un diritto generale all'informazione, garanti�to dalla Costituzione, non limitabi�le neppure da un regolamento condominiale contrattuale (cioè approvato da tutti). Va però ag�giunto che il regolamento condomi�niale può dettare modalità per l'applicazione di questo diritto e anche i regolamenti comunali pos�sono dir la loro a questo proposito. LIMITI La domanda ci permette però di allargare il discorso anche ad altre limitazioni del diritto di proprietà, le cosiddette «servitù». Ne esisto�no di diversi tipi. Ci sono, per esempio, quelle «coattive», impo�ste dalle norme. Un esempio è l'attraversamento dei cavi delle antenne in un appartamento, oppu�re il diritto d�passaggio su un fondo (servitù di passaggio). Tali servitù sono costituite in forza di legge, a prescindere dall'esistenza di accordi scritti tra le parti: basta agire in giudizio per vederle costi�tuite.. Ci sono invece le servitù «volontarie», che si costituiscono per contratto (e, molto raramente, per testamento). In particolare, questo tipo di servitù va trascritto nei registri immobiliari, perché tutti possano sapere che esiste (per esempio l'acquirente di un terreno edificabile deve essere al corrente del fatto che esiste un divieto di superare una certa altezza nelle costruzioni, per non impedire la visuale a un vicino). TETTOIA In un condominio, una servitù volontaria può sorgere sia tra le proprietà di singoli condòmini che tra il condominio e un singolo proprietario (che sia condòmino o meno). Facciamo due esempi. E' a carico dell'intero condominio una servitù di passaggio di mezzi nel cortile a favore eh un laboratorio artigianale al pian terreno, che avrebbe anche un altro accesso. E' invece un rapporto tra le proprietà di due singoli condòmini a servitù che impone a quello che abita al piano superiore di rinunciare a parte della sua veduta dalla fine�stra, consentendo al vicino (di sotto) di costmire una tettoia sulla sua terrazza. ASSENSO La decisione di costituire una servi�tù a carico del condominio è una cosa seria: pertanto occorre l'as�senso di tutti i condòmini, nessuno escluso. E', in effetti, raro che una scelta del genere venga presa nel corso della vita del condominio stesso. Molto più spesso capita che la servitù si «acquisti» insieme alla casa e sia imposta dal costruttorevenditore dell'immobile insieme alla firma del rogito. USUCAPIONE In condominio bisogna inoltre te�ner conto delle servitù acquistate per usucapione; tanto per fare un esempio: l'uso continuato per vent' anni da parte di un condomino di un locale condominiale. Ci sono infine le servitù definite dal codice (articolo 1062) come «per destina�zione del padre di famiglia». Deri�vano dal fatto che un'originaria proprietà è stata frazionata in più parti. Ad esempio, un magazzino può non far più parte del condomi�nio ma serbare il diritto di passag�gio sul cortile. In definitiva, chi acquista in condominio deve pren�dere atto e adeguarsi alla situazio�ne esistente de palazzo. Silvio Rezzonico presidente Confappi

Persone citate: Deri

Luoghi citati: Torino