Gli analisti incrociano le armi

Gli analisti incrociano le armi VADEMECUM Basarsi sui modelli previsionali (analisi tecnica) o sui fondamentali? Due scuole polemizzano da un secolo ma il risparmiatore, grazie a Internet, può servirsi'di tutti gli strumenti di supporto alle scelte di investimento Gli analisti incrociano le armi ANALISTI fondamentali e tecnici: gli «integrahsti» del�le due fazioni si contrappon�gono e polemizzano tra di loro da oltre un secolo. I primi sostengo�no che non si può prescindere dall'anahsi macroeconomica, dai dati di bilancio, dalla redditività. I secondi si basano su modelli previsionali. Oggi però la rivolu�zione dell'informazione, che met�te a disposizione dell'investitore entrambi gli strumenti, permette di superare le antiche contrappo�sizioni. Anche perché, a prescin�dere dalla concorrenza dd prezzo sulle commissioni, proprio la qua�lità, la varietà e la completezza dei "tools" di supporto disponibili diventano sempre più una discri�minante per la scelta del broker da parte dei clienti. DUE FAZIONI Cerchiamo di capire, con l'aiuto di Flavio Miglioli, direttore gene�rale di Xehon, la Sim Online dell'Unicredito Italiano, a che cosa fanno riferimento queste due scuole, se possono convivere e come si deve orientare il rispar�miatore. Partiamo dall'analisi tecnica. «Nella definizione di John Murphy, uno dei principali analisti a livello mondiale, è "lo studio dei movimenti del merca�to effettuata tramite l'uso siste�matico di grafici, allo scopo di prevedere le tendenze future dei prezzi". In questo senso gli anali�sti tecnici si basano su tre ipotesi "forti" su cui si fonda tutto l'appa�rato anali uico», TRE IPOTESI 1) Il mercato sconta tutto. «E' una tesi molto restrittiva spiega Miglioli -, ma è cruciale per poter delegare al mercato e nello speci�fico ai movimenti di prezzo l'inte�ra responsabilità delle oscillazio�ni future dei titoh. I prezzi di mercato incorporano già tutti i possibili fattori (di OTdme fonda-^ mentale, psicdlogicQj socio-politi-" co, ecc,,, ) che sono stati il presup�posto del loro andamento. Presa per buona questa ipotesi, l'anali�sta tecnico è autorizzato a pre�scindere da tutto il resto, per concentrarsi solo sui prezzi». 2) I prezzi si muovono entro un trend. I mercati, cioè, hanno un andamento tendenziale, che gli analisti debbono di volta in volta individuare nel più breve tempo possibile. Una data tendenza ver�rà poi assunta come primaria (e sarà quella ad orientare gli inve�stimenti) fino a quando non emer�geranno chiari segni d'inversio�ne. 3) La storia si ripete. Per gli analisti tecnici ritengono che i comportamenti futuri degli inve�stitori ricalcheranno quelli osser�vati nella storia pregressa dei mercati. IL GIUSTO PREZZO «L'analisi fondamentale spiega Miglioli ha invece propositi più ambiziosi: vuole dare ima valuta�zione su cosa sia il "giusto prez�zo" di un titolo (azione, divisa, indice, ecc.) avvalendosi di un set informativo molto vario, che spa�zia dai dati di bilancio, all'anahsi dello scenario macroeconomico (struttura dei tassi di interesse, bilancia commerciale, ecc). Men�tre l'analisi tecnica nasce come antidoto all'insondabilità se non addirittura all'inattendibili�tà delle cause sottostanti all'an�damento dei prezzi, gli analisti fondamentali non ritengono di poter eludere il problema. Nono�stante l'estrema difficoltà con�nessa ad anahsi di questo genere, tanto più in mercati non comple�tamente efficienti rispetto allo standard richiesto dal modello teorico sottostante (numero d'in�termediari, numero di titoh quo�tati, qualità dell'informazione, ecc,,,), gh analisti fondamentali vanno a stimare il "prezzo teori�co": al di sotto si compra, e al di sopra si vende. La distanza tra le due posizioni, dunque, è notevolissima». CONVIVENZA La New Economy dà un contribu�to positivo al dibattito, fornendo ai chenti un supporto integrato jdi'slxumentvriferibili àrdile tipi di anahsi: quella tecnica (algorit�mica o grafica) è utile soprattutto per il trading, ovvero l'attività più speculativa attuata nel breve termine; quella fondamentale è la bussola nel medio-lungo perio�do. SFIDA TRA BROKER E proprio sulla quantità e qualità di servizi offerti al cliente si basa oggi la sfida tra broker. E la crescente complessità dei merca�ti finanziali e il mo)tiplicarsi delle opportimita mette l'investi�tore in una situazione paradossa�le. «Da un lato spiega Flavio Miglioli tramite la tecnologia Internet, gli si aprono le porte alla totale assenza di intermedia�zione finanziaria. Dall'altro, l'of�ferta altrettanto sostenuta di strumenti/prodotti d'investimen�to sempre più complessi lo spin�ge a cercare la consulenza di gestori professionali. L'informaziòhenonmàncà, ahzilèQgrsjnQ troppa. Come scriveva Nàshbit già nel 1984 nel suo libro Megatrends, "Stiamo annegando nel�l'informazione e morendo per fame di conoscenza". Per l'inve�stitore finale è difficile convoglia�re tutta questa informazione in un processo decisionale fecondo, senza il quale il set informativa diventa ingestibile per il cliente retali. Per gh operatori (banche, broker e promotori finanziari in testa) tutto sembra dipendere da quale hvello di intermediazione e di consulenza siano compatibili con l'efficienza delle soluzioni personahzzate concesse ai chenti dal trading online "maturo"». VENDITORI-ADVISOR «Detto in altri termini conclude Flavio Miglioli -, si va profilando una nuova identità per la solleci�tazione al risparmio: non più promotori finanziari "venditori" di prbdóttfdellàcasa, ma promo�tori finanziari "advisor" del clien�te su prodotti diversi (multibrand). Nato negh Stati Uniti, questo fenomeno si va sempre più diffondendo anche il Italia». Agnese Vigna PER CHI INIZIA REGOLE Di X COMPORTAMENTO Fonte: Il Sole 24 Ore REGOLE DI TRADING 1. Il mercato ha sempre ragione " 2. Non operate contro il mercato: | "trend is your friend" 3. Pensare in modo autonomo: chi segue gli altri non gli sarà mai innanzi 4. Dominare le emozioni le l'avidità 5. Dominare le incertezze e la paura 6. Essere obiettivi e usare i vari indicatori per ottenere un consensus 7. Essere flessibili: chiudere se il quadro tecnico cambia 8. Avere la forza di ammettere uno sbaglio e chiudere in perdita 9. Non chiudere per impazienza O. Non aprire la posizione 1 per ansietà d'attesa 1. Operate solo su mercati j e titoli liquidi 2. Non aprite una posizione | se non si è sicuri 3. Se siete in dubbio e in utile, monetizzate; in caso contrario, attendete Cercate le opportunità in entrambe le direzioni sul mercato Stabilite un corretto rapporto rischio/beneficio (almeno 1:3) Non acquistate (o vendete) solo perché il prezzo è basso, (o alto) Lasciate correre gli utili e tagliate le perdite Usate sempre lo stop loss, che va definito prima e non andrà mai modificato o peggio cancellato 9. Individuate uno stop gain IO, Non permettere che un'operazione in utile si trasformi in una perdita LE PAROLE «FONDAMENTALI» JliJyKIO. Documento redatto dagli amministratori di una società, al termine di ogni esercìzio sociale. E' composto dallo stato patrimoniale e dal conto economico ó còntodei profitti e delle perdita e deve essere corredato da una relazione degli amministratori sull'andamento della gestione. E'sottoposto all'approvazione dell'assemblea societaria. Il bilancio comparato è un bilanciò relativo ad un determinato esercizio i cui valóri sono messi a confronto con quelli risultanti dal bilancio di uno o più esercizi precedenti, Nel bilancio consolidato i valori sono la somma dei valori dei bilanci di più società che, pur essendo giuridicamente distinte, appartengono ad uno stesso gruppo ed attuano, quindi polìtiche di gestione tra loro coordinate, . iVPS. li book value per share (patrimonio netto per azione) è calcolato dividendo II patrimonio netto contabile per II numero complessivo di azioni in circolazione (ordinarie, privilegiate e d�rispérrnió). WS. Il cashftow per share (flusso di cassa per azione) è costituito dalla somma deirutile netto, degli ammortamenti e delle minorities (il risultato di competenza di terzi). S�ottiene divìdendo il cash flow per il numero complessivo di azioni in circolazione (ordinarie, privilegiate e di risparmio). DIVISEHDO. È la quota d�ùtile netto distribuita all'azionista ed è unitario, cioè si riferisce a una singola azione. IBIT. Earning before interest and taxes, è il reddito operativo netto e s�ottiene sottraendo àll'Ebitda gli ammortamenti e le svalutazioni. EBITDA. Earning before interest, taxes, depreciation and amortìzation, è il margineoperativo lordo e si ottiene sottraendo al fatturato i costi esterni e i costi dei personale. WS. L'éaming per share (utile netto per azione) si ottiene dividendo l'utile netto per il numero complessivo di azioni in circolazione (ordinarie, privilegiate e di risparmio). W. L'enterprise value si ottiene sommando alla capitalizzazione del gruppo (prezzo di Borsa moltiplicalo per il nùmero di azioni in circolazione), l'indebitamento finanziàrio netto (la posizione finanziaria netta positiva si sottrae) e le minorities delle società controllate con una quota inferióre al 100%. L'Ev viene impiegato per calcolare �seguenti multipli borsistici: Ev/Sales, Ev/Ebitda, Év/Ebit. NAWS. Il net asset value per share è determinato rettificando il patrimonio netto con l'avviamento calcolato applicando determinati multipli alla raccolta diretta e indiretta delle banche o alla raccolta premi delle compagnie assicurative. Si ottiene dividendo il net asset value per il numero complessivo di azioni in circolazione (ordinarle, privilegiate e di risparmio). ' P/RV.I1 multiploèdatodal rapporto tra il prezzo del tìtolo e il Bvps. P/Cf. Il multiplo è dato dal rapporto tra il prezzò del titolo e il Cf ps. 9/1, Il multiplo è dato dal rapporto tra il prezzò del titolòe l'Èps, P/'HiVV. 1) multiplo èdato dal rapporto tra li prezio del titolo e il Navps. ROK/ROl. il return on capital employed è la redditività del capitale investito, calcolata come rapportò fra 11 reddito operativo e il capitale investito netto. ROi. I| return òn equity è la redditività del patrimonio netto, data dal rapportò tra l'utile netto e il patrimonio netto. unii HETTO. È il risultato nettò di gestione. YiElD. È il rendimento dell'azione, dato dal rapporto tra il dividendo e il prezzo del tìtolo.

Persone citate: Agnese Vigna, Flavio Miglioli, John Murphy, Mega, Miglioli, Rol, Sales

Luoghi citati: Italia, Stati Uniti