«Il generale italiano si dimettia»

«Il generale italiano si dimettia» «Il generale italiano si dimettia» I serbi del Kosovo contro il comandante 0or Ingrid Badurina ZAGABRIA E' salito a undici il numero delle vittime dell'attentato contro l'au�tobus della Nis Express saltato in aria venerd�mattina nelle vicinan�ze della città kosovara di Podujevo. E' tutt'ora in corso l'identi�ficazione dei cadaveri dilaniati dal�la tremenda esplosione che ha completamento distrutto il pull�man. Il governo di Belgrado, che ha proclamato per oggi una giorna�ta di lutto nazionale, ha condanna�to la nuova ondata di terrorismo albanese, chiedendo una riunione dell'Onu sulla questione della sicu�rezza nella Serbia del Sud e nel Kosovo. Alcune migliaia di manife�stanti serbi si sono radunati ieri a Kosovska Mitrovica per protestare contro l'uccisione dei loro connazionali. Con candele accese e fiori in mano hanno onorato i morti. Ci sono stati raduni anche a Gracanica e a Pristina, ma la protesta si è svolta senza incidenti. Il Consiglio nazionale serbo ha deciso di so�spendere i rapporti con la Kfor, la forza di pace intemazionale stazio�nata nel Kosovo. I serbi, che accu-. sano i soldati dell'Onu e della Nato di non proteggerli, hanno chiesto al comandante in capo della Kfor, il generale italiano Carlo Cabigiosu, di dimettersi. Cabigiosu «appog�gia gli albanesi nel loro desiderio di formare imo Stato senza serbi», ha dichiarato uno dei leader della comunità serba nel Nord del Koso�vo, Dragisa Djokovic. li-generale, ha proseguito, ((partecipa alla rea�lizzazione del piano di pulizia etni�ca» della provincia. «Con l'attentato sono stati ucci�si la pace e il Kosovo». Con questo titolo il quotidiano kosovaro alba�nese «Koha Ditoré» ha condannato i responsabili dell'attacco definito una provocazione degli estremisti inaccettabile per il processo di pace. I dirigenti di tutti i partiti politici albanesi del Kosovo sono stati unanimi nella condanna del�l'atto terroristico. In un comunica�to ufficiale il ministero degli Esteri di Tirana ha affermato che si tratta di «un attacco criminale ai danni della pace» e ha invitato gli albanesi del Kosovo «a non cadere nella trappola degli estremisti, di qualsiasi nazionalità essi siano». Ma i serbi del Kosovo temono che l'attentato contro l'autobus sia il primo di una serie di attacchi che hanno lo scopo di cacciare quello che resta della popolazione serba dal Kosovo. In una visita lampo in Albania, in occasione dell'apertura del nuo�vo consolato di Scutari, il ministro degli Esteri italiano Lamberto Dini si è detto preoccupato che la Kfor non sia capace di prevenire questo tipo di attacchi fatti da «un estre�mismo che va condannato e com�battuto». «E' sorprendente che sia�no le forze kosovare, finora soste�nute dalla comunità intemaziona�le, a fomentare i conflitti contro la popolazione serba», ha dichiarato il capo della diplomazia italiana, secondo il quale ci sarebbero i reduci dell'Uck dietro questi avve�nimenti. Le fonti della Kfor hanno precisato che l'inchiesta è in corso e che non sono ancora stati identifi�cati i responsabili dell'attacco. Mentre la tensione rimane alta in tutto il Kosovo le violenze ri�schiano di allargarsi alla vicina Macedonia, che ha messo in stato d'allerta le truppe al confine con il Kosovo. Su tutte le torrette di controllo lungo la frontiera sono state rafforzate le misure di sorveglianza. Ieri il quotidiano albanese «Gazete e re» ha riportato un inci�dente svoltosi nel villaggio mace�done di Tanuse dove la popolazio�ne è a maggioranza albanese e che sarebbe controllato dai miliziani albanesi. Un gruppo di giornalisti macedoni sarebbe stato fermato da uomini che indossavano unifor�mi deU'Uck, l'esercito di liberazio�ne del Kosovo, ufficialmente sciol�to dopo l'arrivo dell'amministra�zione intemazionale della regione. Nel villaggio sarebbe stata organiz�zata la cosiddetta «autodifesa po�polare» sid modello della valle del Presevo, la zona a maggioranza albanese nella Serbia del Sud dove si moltiplicano gli scontri tra i ^lerriglieri albanesi e le forze del'ordine serbe. Nelle ultime settimane i giomali macedoni hanno segnalato il rischio di un'espansione della guerriglia albanese nella loro Repubblica. L'allarme è scattato in seguito all'attentato contro una stazione di polizia nel viUaggio di Tearce, vicino a Tetovo, dove un poliziotto ha perso la vita e altri quattro sono stati feriti. Le autorità macedoni hanno identificato i cinque mem�bri del commando albanese respon�sabili dell'attacco, che sono però scappati nel vicino Kosovo. Alcuni del serbi feriti nell'attentato di venerd�sono ricoverati all'ospedale militare britannico di Kosovo Polje

Persone citate: Cabigiosu, Dragisa Djokovic, Ingrid Badurina, Lamberto Dini