Rutelli incontra «La Chiesa non è con loro» di Fabio Martini

Rutelli incontra «La Chiesa non è con loro» Rutelli incontra «La Chiesa non è con loro» Fabio Martini inviato a VASTO Con il passo lento di un treno merci, r«Ulivo Express» sta caracollando tra Popoli e Tor�re de' Passeri, ma d'un colpo l'atmosfera si anima: da Ro�ma, rimbalza la notizia dell'in�contro mattutino tra il cardina�le Angelo Sodano e Francesco Rutelli. Fino a quel momento, il Candidato si era tenuto il segreto, ma visto che la notizia è stata diffusa dal Vaticano, Rutelli si affaccia nella carroz�za degli ospiti e con viso gonfio di soddisfazione, conferma: «Si, alcune ore fa mi sono incontrato con il cardinale So�dano», «un segno di neutralità e di equilibrio da parte della Chiesa in vista della campagna elettorale». In piedi, nel passaggio a soffietto tra un vagone e l'al�tro, Rutelli si concede soltanto per pochi attimi, sa bene che l'incontro con un Segretario di Stato non si presta a indiscre�zioni e letture di parte. Ma i suoi occhi brillano, parlano da soli, quando gli viene chiesto se l'essere stato il primo tra i politici italiani ad essere stato consultato, abbia un qualche significato: «Credo di sì...», an�che se poi aggiunge: «è giusto che la Chiesa si rivolga a tutti gli schieramenti», alludendo agli incontri che lo stesso Soda�no avrà nelle prossime settima�ne, a cominciare da Silvio Ber�lusconi. Ma dopo 7 anni da sindaco di Roma, dopo 7 anni di rappor�ti pubblici e riservatissimi con gli uomini di Chiesa, Rutelli conosce bene i simbolismi di quel mondo. E nell'incontro di ieri mattina in Vaticano, il cardinale Sodano ha fatto capi�re di nuovo quel che Rutelli aveva sapulo indirettamente: il segretario di Stato, per il ruolo che svolge, non ha gradi�to l'etichetta che lo vuole soste�nitore del centro-destra. E pro�prio in questa chiave si spiega quell'anteprima concessa a Ru�telli: con atto volutamente sim�bolico, il Vaticano ha iniziato gli incontri con i politici italia�ni proprio con il candidato premier del centro-sinistra. Ma l'approccio pragmatico della Chiesa nella stagione post-Dc è stato confermato nell'incontro di ieri. Sodano ha spiegato con grande chiarezza che c'è una questione che inte�ressa più di tutte le altre alla Chiesa italiana: il finanziamen�to alla scuola cattolica. E dalle poche parole pronunciate in treno, si può intuire che un eventuale governo-Rutelli po�trebbe regalare qualche soddi�sfazione oltre Tevere: «Abbia�mo alle spalle una collaborazio�ne molto solida e trasparente e l'esperienza di grande serenità vissuta in Italia durante il 2000, vorremmo che ci aiutas�se a risolvere le ultime...», qui Rutelli si è fermato e ha prose�guito così: «... questioni prati�che tra Stato e Santa Sede». Questioni che Rutelli con frase rivelatrice sostiene «si possono sciogliere nella prossi�ma legislatura: credo che ce ne siano tutte le condizioni». Più aperturista di cos�Rutelli non poteva essere, anche se è pro�babile che nell'incontro con Sodano, il Candidato abbia spiegato che le innovazioni nel campo dei finanziamenti alla scuola cattolica saranno possi�bili soltanto dopo le elezioni. Accompagnato nel giro abruz�zese dal ministro delle Finan�ze Ottaviano Del Turco (Rutel�li che lo ha definito «galantuo�mo, uomo di cultura»), il lea�der dell'Ulivo nei tanti comizi abruzzesi di ieri (Avezzano, Sulmona, Popoli, Vasto) ha spa�ralo una gran quantità di fuo�co su Berlusconi («l'Italia non ha bisogno di padroni») e sulla Lega: «precedente pericolosis�simo l'ostilità all'usciere sici�liano da parte della Lega in Trentino». Anche se alla fine la battuta che ha fatto l'onda ò stata un'altra. Rutelli era alla stazione di Avezzano: «Un bambino mi ha raccontato una barzelletta: la Repubblica di San Marino ha fatto dei franco�bolli con Berlusconi e però li ha dovuti ritirare subito per�ché c'era un mattacchione di nome Fede che andava in giro e li leccava dalla parte sbaglia�ta...». Una barzelletta non par�ticolarmente spiritosa, ma Fe�de ha replicalo dal Tg4; «A Rutelli farebbe bene una lunga vacanza a San Marino», ren�dendo nota anche una lettera di ringraziamento che Michele Anzaldi, portavoce di Rutelli, spedi a Fede in occasione di un'intervista del sindaco al Tg4. E Anzaldi ha controrepli�calo; «In quella solitaria appa�rizione Rutelli fece un ascolto di 1.818.000 spettatori, sur�classando Berlusconi che gio�cando in casa, raggiunse quota 1.444.000». Una barzelletta su Emilio Fede e un attacco al Polo: «All'Italia non servono padroni» Il candidato premier del Centrosinistra Francesco Rutelli. Ieri l'Ulivo Express era in Abruzzo