Jet angloamericani colpiscono Baghdad

Jet angloamericani colpiscono Baghdad Jet angloamericani colpiscono Baghdad L'azione voluta da Bush per proteggere le «no-fly zones» WASHINGTON I venti di guerra sono tornati sui cieli di Baghdad. Aerei americani e britannici 24 in tutto, F15, F16 ed F18 con anni a lungo raggio, ha precisato il Pentagono hanno effet�tuato ieri sera improvvise incursioni contro cinque postazioni radar e centri di comando missilistico situa�ti fra 5 e 20 miglia dalla capitale irachena e che, secondo gli alleati, mettevano a repentaglio la vita dei piloti impegnati ogni giorno per fare rispettare le «no-fly zones», le zone precluse agli aerei di Saddam. Radio Baghdad afferma invece che gli obiettivi colpiti erano molto più vicini: per l'esattezza nel quartiere commerciale di al-Mansouri, nella zona meridionale della città. Erano quasi due anni, dal 24 febbraio 1999 quando fu colpita la periferia di Baghdad, che gU abitanti della capi�tale irachena non vedevano il cielo illuminato dai traccianti della con�traerea o udito esplosioni come ai tempi della guerra del Golfo. I cacciabombardieri erano partiti da basi terrestri e dalla portaerei «Truman», in navigazione nel Golfo. L'autorizzazione alile incursioni, che secondo la tv irachena avrebbero provocato 5 morti e numerosi feriti, era stata data 24 ore prima dal presidente George W. Bush. «GU Usa restano impegnati a ima presenza nel Golfo e in Medio Oriente», ha detto ieri il presidente americano nel corso di una conferenza stampa al fianco del presidente messicano Vicente Fox. L'attacco, ha aggiunto, rappresenta un «rafforzamento di routine» della zona d'interdizione. Nella.notte, la risposta, di Baghdad, che ha accusato Israele dell'attacco: «E' un complotto sionista. L'Iraq combatterà gli Usa per mare, terra e aria fino alla vittoria. Gli arabi vince�ranno e la Palestina sarà liberata», ha annunciato il comando della rivo�luzione presieduto da Saddam. L'incursione, durante la quale nessuno degh aerei americani e bri�tannici sarebbe stato colpito, é avve�nuta alle 20,30 ora locale, le 18,30 in Italia. Improvvisamente il cielo di Baghdad si è acceso delle fiammate della contraerea, mentre in lonta�nanza si udivano esplosioni. La città é piombata nell'oscurità, secondo alcuni testimoni sono stati anche lanciati missUi terra-aria. In pochi minuti tutto era finito; ma non alla radio e alla televisione, che avevano dato il via alla trasmissione di marce militari. Pochi minuti dopo le prime notizie provenienti da Baghdad c'è stata la confenna del Pentagono. Con la spiegazione americana: la convinzione che i nuovi impianti radar di Saddam dessero la possibih�tà all'apparato militare iracheno di controllare quasi^ tutta la «no-fly zone» a Sud del 33" parallelo, quindi di poter puntare i missili contro gli aerei Usa poco dopo il loro ingresso per perlustrazione in quell'area. «I nostri aerei non sono mai andati a Nord del 33" parallelo», ha dichiarato a Washington il portavo�ce del Pentagono, generale Gregory Newbold. Ma forse non è così. Il fatto stesso che sia stata necessaria l'autorizzazione di Bush indichereb�be uno sconfinamento dalla zona d'interdizione, dove automaticamen�te i piloti che ne garantiscono il controllo americani, britannici e francesi potrebbero intervenire. Le «no-fly zones» sono due, una a Nord e una a Sud: riguardano più di metà del territorio del Paese e furono istituite dopo la guerra del Golfo per proteggere curdi e sciiti dalle rappre�saglie aeree del regime di Saddam Hussein. In queste zone, oltre a non essere permesso il volo di aerei di Baghdad, non può attivarsi la difesa anti-aerea: se un aereo alleato è «inquadrato» da un radar, è autoriz�zato a sparare perché quello è consi�derato atto di aggressione. La nuova amministrazione americana aveva detto a chiare note, nei giorni scorsi, che intende usare sistemi più duri nei confronti di Baghdad, «sia per mezzo delle sanzioni economiche sia, se necessario, con azioni milita�ri». Ieri non ha avuto dubbi: «L'Iraq ha spiegato il Pentagono stava affinando le sue tattiche contro gli aerei che pattugliano le zone d'inter�dizione». Mosca ha condannato l'at�tacco e ha accusato di Washington di avere ignorato tutte le norme inter�nazionali umanitarie, [e. st.] Impiegati ventiquattro aerei per colpire cinque postazioni radar e centri di comando Forse cinque morti, molti i feriti Nella notte Saddam ha accusato Israele dell'attacco BA5S0RA ARABIA SAUDITA ili ZONA DI ESCLUSIONE AEREA Saddam Hussein (a sinistra) toma nel mirino degli Stati Uniti a meno di un mese dall'inizio della presidenza di George W. Bush. I cacciabombardieri americani e britannici hanno colpito postazioni radar e installazioni di difesa aerea alla periferia della capitale Baghdad. A destra, un iracheno ferito durante i bombardamenti

Persone citate: Bush, George W. Bush, Gregory Newbold, Saddam Hussein, Vicente Fox