Ai prof 300 mila lire lorde in più da aprile

Ai prof 300 mila lire lorde in più da aprile Ai prof 300 mila lire lorde in più da aprile Sindacati divisi. Confindustria: l'Europa s'allontana Accordo fatto per il personale della scuola. Trecentomila lire lorde in più in busta paga, a far data dal gennaio scorso, forse già nello stipendio di marzo (ma è più probabile in quello di aprile). Il nuovo contratto nazionale che riguarda 1 milione di perso�ne, tra docenti e amministrativi è stato siglato l'altra notte al�l'Aran, l'agenzia per le trattative nel pubblico impiego. La vera innovazione è legata alle nuove fasce retributive: chi è all'inizio della carriera porta a casa un ritocco più piccolo, a vantaggio dei colleghi con mag�giore anzianità. Obiettivo: realiz�zare cos�gradualmente un «consi�stente riallineamento» delle retri■buzioni degli insegnanti italiani a quelli degli altri Paesi europei, come fortemente richiesto da tut�te le organizzazioni sindacali.vecchie e nuove. Il contratto prevede inoltre risorse finanziarie da de�stinare alle singole scuole; 416 miliardi, per remunerare le attivi�tà didattiche dei docenti che po�tranno essere diversificate anche in relazione alla domanda forma�tiva proveniente dalla realtà loca�le in cui si opera. C'è voluto più d'un mese per trovare l'intesa. Ma solo Cgil Cisl e Uil scuola hanno messo la loro firma sotto il testo. Dice «no» lo Snals, guidato dal nuovo segreta�rio Fedele Ricciato; si inalberano Cobas, Unicobas e Gilda: «Contri�buirà ad accrescere il livello di cdifflittuatità, confusione è insod�disfazione presente nelle scuole». E' poUice verso anche dalla Cónfindostria; mentre si dice sod�disfatto il ministro della Funzio�ne Pubblica, Franco Bassanini, e il presidente dell'Aran Guido Fantoni avverte: «Bisogna far Capire fino in fondo all'opinione pubbli�ca i motivi di fondo che hanno portato a questo contratto». INVESTIMENTO STRATEGICO. «Rico�noscendo aumenti retributivi superiori all'inflazione, l'accor�do testimonia la scelta fonda�mentale del governo di comin�ciare a adeguare le retribuzioni italiane alla media di quelle europee, anche mediante ulte�riori finanziamenti affidati alle scuole sostiene il ministro Bassanini -. L'istruzione e la formazione diventano investi�mento strategico in una società sempre più attenta e sensibile alla crescita culturale del Pae�se». CONFINDUSTRIA. «Ancora ima vol�ta è stata fatta una scelta che ci allontana dall'Europa». Cos�Gui�dalberto Guidi, consigliere inca�ricato di Confindustria per le relazioni industriali, commenta il rinnovo del contratto della scuola. Secondo Guidi, il nuovo contratto «rischia di far saltare il patto di stabilità e di concorre�re alla crescita dell'inflazione». C'è di più: «Non solo si insiste nel perseguire una strada perico�losa che porta all'aumento dell' inflazione e alla rincorsa salaria�le, ma si mette ima pietra tomba�le sui primi timidi tentativi di introdurre anche in Italia una vera camera degli insegnanti fondata sul merito». CORSA AGLI AUMENTI? Perché i con�cordati aumenti possano entrare in busta paga, l'accordo dev'esse�re ancora sottoposto al vaglio del Consiglio dei ministri e della Corte dei conti. Ma l'avvocato Guido Fantoni, presidente Aran, è fidu�cioso: «Le cifre previste nella ipo�tesi di accordo puntano a adegua�re le tendenze delle retribuzioni italiane a quelle europee. L'opinio�ne pubblica deve capire la delica�tezza del settore scuola e le sue peculiarità». Nessun timore di in�nescare la corsa alle richieste di aumento salariale? «Chi, come noi dell'Aran, è chiamato a gestire una pluralità di contratti deve fare i conti anche con questi aspetti. Ma ci stiamo ponendo il problema; tenteremo di spiegare i perché di questa intesa». IL FANTASMA DEL CONCORSONE. 11260 miliardi che fanno parte del pac�chetto di aumenti agli insegnanti sono i medesimi che, collegati al fallito «concorsone» su professio�nalità e merito, costarono il posto di ministro a Luigi Berlinguer. Ma l'interessato non demorde: «Le buone idee possono essere rallenta�te, non bloccate. Nell'accordo fra sindacati e Aran ci sono oltre 416 miliardi da affidare alle scuole, che li assegneranno ai docenti con criteri di incentivazione. E questo è un buon primo passo nella dire�zione che io avevo individuato assieme ai sindacati». [m. tor.] Gli industriali: ora partirà la rincorsa ai ritocchi salariali Fantoni(Aran): sì, avremo problemi ma bisogna spiegare il perché dell'intesa SCUOLA PRIMARIA COMPENSO ANNUO Inizio carriera Fine carriera FRANCIA GERMANIA GRAN BRETAGNA ITALIA PAESI BASSI SPAGNA SVEZIA 41.070.000 76.790.000 60.000.000 82.000.000 41.000.000 63.000.000 37.000.000 55.000.000 49.000.000 73.000.000 52.000.000 78.000.000 34.000.000 SCUOLA MEDIA COMPENSO ANNUO nizio carriera Fine carriera 44.000.000 82.000.000 65.000.000 87.000.000 40.000.000 63.000.000 40.000.000 60.000.000 51.000.000 80.000.000 51.000.000 78.000.000 37.000.000 FRANCIA GERMANIA GRAN BRETAGNA ITALIA PAESI BASSI SPAGNA SVEZIA lls: SCUOLA SUPERIORE COMPENSO INIZIO CARRIERA COMPENSO FINE CARRIERA Annuo Orario Annuo Orario 46.000.000 73.000 83.000.000 130.000 69.000.000 103.000 100.000.000 149.000 40.000.000 63.000.000 40.000.000 65.000 64.000.000 103.000 52.000.000 71.000 107.000.000 151.000 60.000.000 95.000 88.000.000 140.000 40.000.000 76.000 FONTE: OCSE, 1999