Rutelli: i finanziamenti o me ne vado di Fabio Martini

Rutelli: i finanziamenti o me ne vado Rutelli: i finanziamenti o me ne vado Il candidato s'impunta e dal vertice dell'Ulivo escono 15 miliardi Fabio Martini ROMA Nel piano «nobile» del risto rar»te-pizzeria Le Lanteme, i capi dell'Ulivo guardano tutti Fran�cesco Rutelli e lo guardano con un filo d'ansia: «Credetemi sta dicendo il Candidato non è facile andare avanti nella cam�pagna elettorale senza soldi. I partiti non hanno disponibilità? Me lo potevate dire prima...». II crescendo ruteUiano culmina nella frase-clou: «Con Berlusco�ni che spende quel che vuole, noi non possiamo rinviare un'al�tra volta» e dunque «se non si risolve il problema, ne trarrò immediatamente le conseguen�ze». Certo, all'ipotesi di un auto�licenziamento in tronco, non crede nessuno. Ma la durezza delle parole di Francesco Rutel�li fa capire a tutti che il proble�ma dei soldi c'è ed è serio. Per qualche minuto una corrente di gelido imbarazzo attraversa il tavolo attorno al quale sono seduti Giuliano Amato, Massi�mo D'AIema, Lamberto Dini, Enzo Carra, Pierluigi Castagnetti, Roberto Villetti, Fabio Mus�si,'Grazia Francescato, Oliviero Diliberto, Piero Fassino. Da quel momento, da quando Rutelli scandisce quelle parole, trascorrono due ore. Due ore di discussione, di lamenti sinceri sulla mancanza di soldi, vengo�no persino convocati d'urgenza alcuni tesorieri di partito per trovare un escamotage e alla fine si sigla l'accòrdo: per la campagna elettorale del Candi�dato-premier, l'Ulivo stanzia 15 miliardi. Un finanziamento cos�suddiviso: 9 miliardi e 300 milioni con anticipazioni banca�rie sul rimborso previsto al Senato per la coalizione, i re�stanti 5 miliardi e 700 milioni saranno versati direttamente dai partiti. E le quote più rile�vanti se le accolleranno i due gruppi parlamentari più forti: quello dei Ds e quello dei Popola�ri che fino a ieri erano stati i partiti più propensi a far slitta�re la decisione. Certo, anche la riunione di ieri del Coordinamento dell'Uli�vo è caduta in una fase politica avvelenata dalle divisioni inter�ne e con un Candidato-premier che appare sempre più come r«uomo solo al comando» evoca�to per Fausto Coppi dal radiocro�nista Mario Ferretti. Certo, l'in�cipit di Rutelli con quella velata minaccia è stato bruciante, ma dopo tre ore e mezza di riunio�ne, ha prevalso l'istinto di so�pravvivenza. E così, la riunione si è conclusa con due decisioni operative: Io sblocco dei finan�ziamenti e il via libera al nuovo simbolo dell'Ulivo, quello che apparirà sui manifesti e soprat�tutto sulle schede elettorali: in un cerchio il nome, l'Ulivo (scrit�to in blu); sotto, in grande «per Rutelli» (rosso) e poi ancora: Insieme per l'Italia (nero). Visto che anche sul simbolo del centro-destra comparirà il nome di Berlusconi, alle prossi�me elezioni si consumerà una riforma istituzionale occulta: sulla scheda elettorale si con�fronteranno infatti i leader dei due schieramenti, cosa che non avvenne nel 1996, visto che cmque anni fa nei simboli degli schieramenti non era presente né il nome di Berlusconi, né quello di Prodi, che compariva invece sul simbolo proporziona�le dei popolari. Nella riunione del Coordina�mento sono stati soltanto sfiora�ti i temi più delicati la dissiden�za dei Verdi, la leggina per le Uste-civetta, la grana-Rifondazione mentre sulla data delle elezioni. Giuliano Amato ha rac�contato di disporre di un son�daggio in base al quale il 59 per cento degli italiani sarebbe favo�revole aÌTelection-day. Ma non c'è stata alcuna decisione: «Non spetta a noi», ha puntualizzato Massimo D'AIema. E alla fin fine la discussione più interes�sante si è sviluppata sul pro�gramma. Stavolta sulla elaborazione di temi-forti si sta concentran�do un'attenzione speciale e il coordinatore del Programma Igino Ariemma ha svolto una lunga relazione, densa di spun�ti. Sono intervenuti quasi tutti e l'obbligo di trovare un «collan�te» ai diversi temi è stata sugge�rita da Roberto Villetti: «In fondo Berlusconi suscita insicu�rezza, mentre il nostro filo ros�so deve essere la sicurezza: individuale, sociale, alimenta�re, istituzionale». Davanti ai cronisti Rutelli ha ripreso il concetto: «Contraste�remo una destra che punta sull'insicurezza piuttosto che sull'innovazione». Alla fine, trai più soddisfatti Enzo Carradell'Udeur: «Una riunione danon sottovalutare: sul pianodella creatività ma anche delprogramma e dei valori stiamofacendo più passi avanti diquanto non appaia».

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