Appello alla città: attenti agli sconosciuti

Appello alla città: attenti agli sconosciuti Appello alla città: attenti agli sconosciuti I magistrati: avvisate la polizia prima di ogni incontro Guido Ruotalo inviato a PADOVA A sera tira un sospiro di sollievo: «Mi è parsa una giornata lunghissi�ma. Non mi piace il clima. A questo punto confermo l'invito ai padovani a stare attenti, a evitare di andare ad appuntamenti con sconosciuti: se proprio volete andarci avvisate le forze di polizia». Paolo Luca è uno dei tre sostituti procuratori che si occupano dei tre omicidi di Padova. Al momento, i tre relativi fascicoli processuali sono separati, il che vuol dire che al momento la Procura di Padova non ha elementi per parla�re di un unico killer, di un serial killer. Forse, però, gli indizi che lo annunciano già ci sono. Sarebbe un caso a sé l'omicidio del netturbino Dubrini avvenuto il 24 ottobre scor�so alle 4 e mezzo del mattino; avrebbero elementi comuni, invece, quello del tassista Lissandron, fatto fuori poco prima delle otto di sera il 29 gennaio e l'omicidio dell'agente immobihare Boscolo, avvenuto D 10 febbraio in tomo a mezzogiorno. Tre omicidi che lasciano la città perplessa ma che da oggi potrebbe�ro scatenare il panico, la paura. È una corsa contro il tempo per blocca�re l'assassino o gli assassini che potrebbero entrare di nuovo in azio�ne. Le indagini vanno avanti freneti�camente e quelle che sembravano certezze hanno iniziato a sgretolar�si: «Non condivido l'ottimismo del questore», polemizza il sostituto pro�curatore Luca. Il questore, PierfranceSco Galante, incassa il colpo, so�prattutto se la prende con la fuga di notizie: «Qualsiasi notizia sulle inda�gini in corso sull'autore o gli autori dei tre omicidi afferma il questore interferisce, vero o falsa che sia, con il corso delle indagini». È una corsa contro il tempo per chiudere il caso Padova, per evitare che fughe di notizie vanifichino le indagini, neutralizzino un killer che potrebbe continuare ad uccidere. Ci sono ora le lettere scritte con il normografo, con le richieste di dodi�ci miliardi, che fanno parlare di «elementi comuni» negli omicidi del tassista e dell'agente immobihare. E ci sono i due re, i due kappa lasciati sul luogo del delitto, dell'omicidio di Walter Boscolo, in via San France�sco. Due carte da gioco lasciate vicino al corpo del povero agente immobihare che cercava di vendere la casa a quel «signor Pertini», che si è rivelato imo spietato killer, che sembrano lanciare una sfida aperta agh inquirenti. In Procura sottolineano che è ancora presto per sposare la pista di due killer per tre omicidi. Intanto, perché soltanto oggi verranno estratti i due proiettili che hanno centrato in testa l'agente immobiha�re. L'autopsia sarà eseguita dal me�dico legale della Pohzia, Massimo Puglisi, e dalla dottoressa Rossella Snenghi. Solo oggi e la certezza non sarà assoluta sarà possibile capire se è stata utilizzata la stessa arma per l'omicidio del tassista e di Walter Boscolo. «Non credo che siamo in presen�za di uno squilibrato. Le stesse lettere potrebbero essere un depistaggio. Richieste di soldi? Non con�fermo ma se fosse cos�c'è da sottohneare che fino ad ora il killer non si è fatto vivo». L'investigatore è irrita�to per le fughe di notizie. Anche in Procura si ha più di una perplessità sulla tesi del serial killer: «Se pensia�mo al maniaco di Firenze, al serial killer Bilancia, all'omicida di Peru�gia riflette il pm Luca sono evidenti le patologie, le turbe psichi�che che motivano quegli omicidi. In assenza di movente, che sia anche una patologia sessuale, non abbia�mo mai avuto in Itaha un serial killer in azione. Negh Stati Uniti sì, da noi mai. Ma non possiamo esclu�dere alcuna ipotesi, neppure che siamo in presenza di uno squilibra�to. Da qui, ripeto, il nostro appello ai padovani alla cautela». Tre delitti, tre misteri. Si scervel�lano gli investigatori, gh 007 spediti dal Viminale per cercare di trovare una risposta ai tre omicidi. Si analiz�zano tutti gli indizi lasciati dal kil�ler, dai killer sui luoghi dei delitti, si controllano anche i tabulati telefoni�ci dell'agenzia immobihare per capi�re da dove chiamava il «signor Perti�ni». Dei tre omicidi colpiscono gh orari diversi (le 4,30, le 12 e le 20) ; la casualità delle vittime (i tre non si conoscevano); il fatto che le vittime sono state scelte tra diverse profes�sioni (il netturbino, il tassista e l'agente immobihare). «Le analogie degh ultimi due omicidi sostiene il sostituto procuratore Luca sono riassumibih nel fatto che le vittime sono state avvicinate dall'omicida in condizioni di isolamento dal�l'esterno. Una abitazione, nel caso dell'agente immobihare, il taxi in un luogo isolato e buio, nel caso del tassista. La seconda analogia è che le due vittime erano in condizioni di non difendersi: il tassista era al suo posto di guida e il cliente-killer ha potuto puntare l'arma e premere il grilletto senza problemi. Lo stesso vale per l'agente immobihare». Pa�dova, da ieri non è più tranquilla. Il procuratore: le carte da gioco coni due Re lasciate accanto alla seconda vittima sono una sfida del «signor Pertini» «Non possiamo escludere niente Le lettere potrebbero essere un depistaggio oppure sono opera di uno squilibrato» li Caffè Pedrocchi, simbolo di Padova. Ieri dalla Drocura è giunto un invito ai cittadini: siate prudenti

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