Onde e cieli sconfinati dalle venature della roccia

Onde e cieli sconfinati dalle venature della roccia PIETRE DIPINTE/I Onde e cieli sconfinati dalle venature della roccia LA rarità ulteriore di questa mostra di pietre dipinte, cura�ta da Marco Chiarini, uno dei primi studiosi ad interessarsi di questo strana tecnica se vogha�mo di «corte», è che non si tratta qui più di compatta ardesia o di nera pietra del paragone, ad esaltare gb effetti «tenebrosi». Ma si tratta inve�ce di quei curiosissimi marmi, o lapislazzub, o megho tagb di pietra paesina (l'albarese cavata a Volter�ra) che già contengono nei loro raggelati cromosomi quasi un tessu�to narrativo ed un percorso di pittu�ra naturale. E quindi onde, grotte, nuvolagba, e deb sconfinati, che sono in realtà evocati daba stratifi�cazione geologica debo scisto. Per cui al pittore non resta che studiare con attenzione le venature deba pietra o la visionarità naturale di questi «panorami», che già sembra�no aver conosciuto un'intervento del pennebo, per aggiungervi poi figurine svelte che per esempio camminano sub'acqua di pietra o solcano i cieb d'opale, simulando viaggi ariosteschi. E una vera novi�tà, per l'arte, non a caso di gusto manierista. Con enorme anticipo suba poetica surrealista della casuabtà e deba scrittura automatica, dbaga quest'arte «diabobca» di sa�per sfruttare un tracciato preesi�stente, per uniformarvi poi un pro�prio intervento «umano», creativo. Un vero «artifizio intebettuale» che mescola Natura a Cultura, con ope�re «in cui la Natura si palesò già diligentissima pittrice» e in cui si sfruttano prodigi fossib, che diresti «dal Pennello della Natura dipinti». Attribuendo dunque aba Natura una sensibilità ed un intebetto del tutto umani. Non a caso questi (prodigi» che faranno la gioia dai cobezionisti medicei passano prima per le Wunderkammem di grandi umanisti, quab Ulisse Aldovrandi: quasi misteri del creato. Anche se a noi oggi godiamo soprattutto l'invezione fantastica di questi delfini che solcano cavaboni di marmo o strani uomini-uccelb, che vagano in un temporale di paesina. [m.vall.] A Firenze nelle gallerie dell'Accademia sono in vetrina i tesori dei Medici «Visione di Sant'Agostino» di Filippo Napoletano Bizzarrie di Pietre Dipinte dalle Collezioni dei Medici. Firenze. Gallerìa dell'Accademia. Tutti i giorni, dallelOallel?. Finoal20febbraio.

Persone citate: Filippo Napoletano, Marco Chiarini, Pietre, Ulisse Aldovrandi

Luoghi citati: Firenze