Verdi solfo tiro, gli Ogm spaccano i Poli

Verdi solfo tiro, gli Ogm spaccano i Poli Verdi solfo tiro, gli Ogm spaccano i Poli Berlusconi «con la scienza» ROMA Una giomata «eroica» per i Verdi che hanno sopportato l'offensiva degli scienziati, della destra e anche della sinistra. La leader dei Verdi, Grazia Francescato, ha retto bene alle borda�te, restituendole «questo è un attac�co orchestrato contro Pecoraro Sca�nio e contro chi ha sollevato il velo dicendo che gran parte della ricerca non è libera ma legata alle multina�zionali» mentre il presidente dei senatori, Maurizio Pieroni, ha minac�ciato l'estremo atto di orgoglio, l'usci�ta dalla coalizione di governo. E sarebbe certamente un gran favore a Berlusconi che si schiera a fianco dei ricercatori facendo sapere che favorirà «la libertà di ricerca, uno dei cardini irrinunciabUi delle socie�tà emancipate e moderne». Il leader del Centrodestra condanna «la deci�sione del governo della sinistra di bloccare tutte le ricerche in campo agricolo che utilizzano organismi ge�neticamente modificati», una cosa «gravissima» che -«non trova prece�denti nella storia recente del paese». «Cpme leader dell'opposizione continua il candidato premier sono al fianco dei nostri ricercatori ai quali viene chiesto di rinnegare la propria professionalità e la propria identità intellettuale. Interrompere i progetti di ricerca significa anche rinunciare a raccogliere i frutti dei fondi già investiti». Per Berlusconi, «è indispensabile impegnarsi nella ricerca senza preconcetti per difende�re la competitività del settore agricolo italiano. La comunità scientifica italiana nella sua interezza non può accettare che il governo strangoli la ricerca sulla base di pregiudizi ideolo�gici. Per questo favoriremo la libertà di ricerca, e, attraverso nuovi investi�menti, eviteremo la fuga dall'Italia dei giovani ricercatori». Più o meno gli stessi concetti da Pierferdinando Casini, presidente dei Ccd, che ha bollato l'accordo raggiun�to con Amato «un palliativo, un escamotage dell'ultima ora». «Quello che emerge con chiarezza ha detto è che i Verdi sono un freno allo sviluppo del Paese. Ieri erano un freno alle grandi infrastrutture, co�me il raddoppio della Bologna-Firen�ze, in nome di un ricatto ambientali�sta, oggi sono un freno allo sviluppo della scienza e della ricerca scientifi�ca». Antonio Tomassini, responsabile del settore Sanità di Forza Italia, si è spinto oltre chiedendo le dimissioni del ministro dell'Agricoltura. E l'altro candidato premier? «Sto dalla parte del governo», ha risposto ieri Francesco Rutelli a chi gli chiede�va da che parte stesse, se con gli scienziati o con Pecoraro Scanio. «Penso che l'esecutivo abbia chiarito in modo efficace l'orientamento di responsabilità, che vuol dire precau�zione rispetto alle novità della scien�za, che possono avere un impatto negativo sull'ambiente, ma anche l'orientamento di grande innovazio�ne». Una voce «contro» è, invece, quel�la di Antonio Di Pietro secondo cui il ministro dell'Agricoltura «fa solo pro�paganda elettorale». «È importante dichiara il leader del Movimento Italia dei valori che la ricerca non abbia limiti, mentre deve averne l'utilizzo che poi se ne farà». Per Rocco Buttigliene, leader del Cdu, tra gli scienziati e il ministro «hanno torto tutti e due». «La scienza è libera spiega ma quando uno scienziato viola i diritti della persona e la dignità umana è dovere della morale della politica intervenire. Non esiste la libertà della scienza di mettere ^ HR* -sotto i piedi la dignità umana, come non c'è la libertà assoluta della politi�ca di proibire senza avere motivi forti». Su tutti, la voce del Vaticano che chiede cautela; Monsignor Elio Sgrec�cia, vicepresidente della Pontificia Accademia per la vita e direttore dell'Istituto di Bitetica dell'universi�tà cattolica, ha parlato della «gravità delle accuse mosse da alcune perso�nalità del mondo scientifico alla fede, religiosa e alla Chiesa cattolica», accu�sata di «voler ostacolare là ricerca nel campo della cura delle malattie». . «La scienza sperimentale, come ogni altra attività dell'uomo ha detto Sgreccia deve essere orientata al bene dell'uomo e al rispetto di ogni singolo uomo, sia quanto ai fini che persegue sia quanto ai mezzi che impiega; e deve sempre rispettare ogni soggetto umano impheato nella sperimentazione, specialmente nelle fasi di vita più fragili e quando il soggetto non può dare il consenso. Una scienza che pretendesse di pre�scindere dall'esame rigoroso di carat�tere etico sugli obiettivi, i metodi e le conseguenze ha sottolineato non sarebbe degna dell'uomo e si espor�rebbe al rischio di essere impiegata contro i più deboli e indifesi. Tale impiego deteriore della scienza ha scritto pagine buie nella istoria non lontana». [m. cor.] Rutelli difende il governo Il Vaticano respinge le accuse di oscurantismo Mons. Sgreccia: «La scienza rischia di essere usata contro i più deboli» Il corteo dei Verdi Ieri nelle strade della capitale

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