Ricordo di Tota Germana

Ricordo di Tota Germana CHI non ricorda Tota Germa�na, l'indimenticabile pro�prietaria della storica carto�leria di via Po 18, morta qual�che settimane fa? Ne parla Nico�letta Spallitta, vice presidente dell'associazione Ca Nostra. «Sarebbe ingiusto non dedi�carle un ricordo speciale, pro�prio a lei che era custode di memorie infinite, e anche quel�le se ne sono andate con la cara Germana Levi. La sensibile Lui�sella Re ha scritto un commosso addio sulla Stampa, che ha per�messo ai più fedeli frequentato�ri della bottega di ritrovarsi per un ultimo affettuoso saluto. Nella cartolibreria di Tota Germana s�entrava solo se si aveva il tempo per ima sosta. Non avveniva mai un prendi-paga e fuggi. Infatti lei indagava sui perchè delle richieste e vi aderiva secondo criteri persona�lissimi, ma se lo faceva erano poi sorrisi e un sovrappiù di doni: la recita di una poesia o il racconto di un pezzo di storia vissuta. Germana aveva una memoria ricca e sempre eserci�tata. Proprio perchè non avreb�be mai ceduto un cimelio (tali erano i suoi libri, le cartoline, le stampe...), se non fosse stata certa dell'interesse e della serie�tà dell'acquirente; ognuno usci�va con una nozione nuova. Il locale poteva essere considera�to di avanguardia, per questa impostazione teatrale e salottie�ra, ma l'arredo, rimasto intatto per decenni, finiva per collocar�lo nella tradizione, piemontese in particolare, perchè Germana amava esprimersi in dialetto e spiegare il significato di parole dimenticate. Adesso ci pare di non averla visitata abbastanza. Era un riferimento per le ricerche di associazioni cultura�li. Gli stranieri in visita si ferma�vano, incuriositi dalle vetrine un poco polverose, ma con belle Ricordo di Tota Germana La sua storica cartoleria di via Po era un mondo speciale e affascinante 1996. Germanatevi nella sede dei Marinai d'Italia, tra i reduci Soldatini e Penna stampe e fotografie, le migliori sulla città, di musicisti, sporti�vi. Da Germana si trovavano riproduzioni raffinate di quadri noti, perchè sapeva scegbere fornitori eccellenti. Era cos�attenta a cogliere le occasioni giuste che a me, appena tornata da Santiago de Compostola, mo�strò subito due stampe ottocen�tesche raffiguranti due giovani pellegrini con bastone e borrac�cia. Le estrasse adagio da sotto il bancone e ne diede una spiega�zione garbata e competente. Con un fisico all'apparenza fra�gile, ha resìstito sessant'anni in una gestione che, verso la fine, cominciava a diventare rischio�sa. E' inevitabile che cos�tanti anni s'intreccino con la storia cittadina...Gonforta vedere il ne�gozio riportato alla sua facciata originaria, a perenne memoria/.. Una storia di Germana mi è stata appena raccontata. Prima dell'ultima guerra, era saUta sulla nave Zara della Regia Marina, e un marinaio le aveva regalato il nastro nero del ber�retto con il nome in giallo della nave. Il 28 marzo del 1941, l'incrociatore Zara fu affondato dagli inglesi a Capo Matapan, nelle acque della Grecia: ci furono tremila morti. Un cacciatorperdiniere inglese recuperò un naufrago, Idilio Soldatini. Anni dopo la fìgba di un ufficia�le di marina frequentando la cartolibreria, raccontava a Ger�mana vicende marmare, finché venne fuori il ricordo della nave Zara. E Germana volle subito regalare il nastro al superstite Soldatini, che le propose una cerimonia di consegna, magari nel negozio. Ma Germana non amava il clamore e l'ufficialità, offr�al�l'amico il nastro col nome della nave che lui aveva visto affon�dare, e accettò l'invito a visita�re l'Associazione Marinai d'Ita�lia al Ponte Isabella. Cos�un bel giorno di giugno del '96, Tota Germana venne fotografata sor�ridente fra l'ex naufrago Solda�tini e il marinaio Serafino Pen�na, lei con le scarpe da tennis, loro con le decorazioni sul pet�to. Alle spalle il sommergibile intestato ad Andrea Provana, combattente per i Savoia alla battagba di Lepanto nel 1571. Sotto il pavese e la bandiera, in un giorno solare lei sorride, imo dei suoi ultimi teneri sorrisi. E in questa luce mi è caro metter�la tra le persone da amare per sempre.

Luoghi citati: Grecia, Italia, Santiago De Compostola