«Se lo chiedono i soci, retromarcia su Telecom»

«Se lo chiedono i soci, retromarcia su Telecom» Contrasti sulla conversione delle risparmio. Il consulente Lehman peggiora le previsioni sui risultati «Se lo chiedono i soci, retromarcia su Telecom» Colaninno: quando non c'è intesa, le proposte si ritirano Mario Sensini Inviato a FIRENZE «Non ci faremo spaventare da comportamenti speculativi e di parte». La Borsa non riesce anco�ra a digerire la maxi operazione annunciata ieri da Telecom Ita�lia, i fondi americani protesta�no, le polemiche cominciano a lambire anche il mondo politico, ma Roberto Colaninno e i suoi uomini insistono nel difendere il progetto di conversione delle azioni di risparmio e il buy back sul 100Zo del capitale ordinario. «Se le proposte non sono condivi�se si ritirano, e l'abbiamo già dimostrato» ha detto ieri a Firen�ze Colaninno prima di congedar�si dagli analisti. Questa, però, «è una proposta equa, che rispetta tutti gli azionisti e permette lo sviluppo della società». La rea�zione del mercato e le critiche non lo spaventano: Telecom fa�rà marcia indietro, ha ribadito anche ieri, solo se in assemblea la maggioranza degli azionisti diversi da Olivetti dirà di no. «Noi ci crediamo, andiamo avanti, lo riteniamo un piano industrialmente valido, perchè la finanza come la concepiamo noi è una finanza a sostegno dell'industria» ha detto ieri a Radiocor il direttore della finan�za di Telecom, Massimo Brunelli, rephcando cos�alle critiche di alcuni fondi di investimento americani e soprattutto a quelle di Carlo De Benedetti, secondo il quale «si tratta solo di im'opera�zione finanziaria, che non crea valore se non per una parte, non per l'azienda, non per il sistema e neanche per i consumatori». La confusione, il giorno dopo il grande annuncio, regna sovra�na. La Borsa continua a reagire in modo scomposto. A poco servono i buoni dati di bilancio annunciati da Seat e da Tim, che chiude il 2000 con un utile netto di 1,9 di euro, in crescita del 200Zo. Telecom ha lasciato sul terreno quasi il 207o, scendendo a 12,93 euro, mentre le azioni di risparmio, dopo il tracollo del�l'altro ieri, hanno recuperato quota 6,54 euro con un rialzo dello 0,890Zo. Guadagna invece l'Olivetti (molti la considerano come il vero beneficiario dell'in�tera operazione), che chiude con un più 2,150Zo. Anche ieri Tele�com è stata regina dei volumi scambiati, con oltre mille mihardi, seguita da Tim (che ha perso lo 0,2507o a 8,24 euro) e dall'Olivetti. Le banche d'affari esprimono valutazioni contrastanti. Dopo Moody's e Standard and Poor's, che avevano rivisto in megho il giudizio sul merito di credito di Telecom Italia, ieri l'agenzia Fitch Ibca ha definito l'operazio�ne una «mossa positiva», ma ha confermato l'attuale rating dell'Olivetti e le previsioni per il futuro. Per Lehman Brothers le azioni Telecom sono da «com�prare», ma le sue previsioni sui margini operativi del 2001 sono più prudenti rispetto a quelle di Telecom. Nulla di strano, se non fosse per il fatto che la Lehman è anche advisor di Colaninno per l'operazione annunciata ie�ri. Anche per il Credit Lyonnaise le azioni Telecom sono appetibi�li: perché la società, riduce il rapporto tra capitale e debito, ma anche perchè diventa «più contendibile» dopo la diluizione della quota di controllo Olivetti, e perchè la conversione delle risparmio rappresenta una sor�ta di dividendo per Telecom con cui procedere al successivo buy back. Argomentazioni in parte simi: li a quelle che stanno alla base delle critiche di alcuni fondi americani, che da tempo hanno il dente avvelenato con Colanin�no. «L'operazione proposta è un superdividendo nei confronti de�gli azionisti ordinari di Tele�com» hanno osservato. Gordon Singer, gestore del fondo Liverpool che ha un contenzioso giu�diziario aperto con Telecom sul precedente buy back delle azio�ni di risparmio, è andato giù pesante, definendo la doppia operazione sul capitale «illegitti�ma». «Il progetto è iniquo, non attraente e non aderiremo» ha detto Singer, che ha detto di rappresentare altri 50 fondi americani possessori di un nu�mero ancora imprecisato di azio�ni di risparmio Telecom, e ha lamentato di essere stato lascia�to fuori dalla porta del meeting di Firenze. Osservazioni, secondo Tele�com «destituite di qualsiasi fon�damento»: «L'acquisto di azioni proprie ordinarie non costitui�sce giuridicamente né una distri�buzione di dividendi, né ima distribuzione di capitale». Pecca�to che Singer, parlando di divi�dendo, si riferisse alla conversio: ne a pagamento delle risparmio. Nella polemica si inserisce an�che Antonio Di Pietro: «Colanin�no commenta vuole ripianare i debiti con i soldi dei risparmia�tori: è un'operazione di alta ingegneria finanziaria per ra�strellare dal mercato oltre 20 mila miliardi. Il prezzo di con�versione per le risparmio, se è conveniente per Telecom, non lo è per i risparmiatori e i fondi di investimento». La Borsa premia ancora Olivetti e penalizza il titolo ordinario Il Fondo Liverpool lancia una minaccia «Progetto iniquo e non attraente Non aderiremo» UN FUTURO DI RICAVI Dati in miliardi di euro CRESCITA AnESAI V'' 13.1 ...•;:> ^w: 3^ A A i INTERNET/MEDIA ALTRI 35-400Zo INTERNAZIONALE 15-200Zo MOBILE 10-1207o FISSO 2-3yo 1999 2000 2001 2002 2003 Fonte: Telecom Italia Il numero uno della Telecom Italia Roberto Colaninno

Luoghi citati: Firenze, Liverpool, Seat