Il piccolo principe è cresciuto di Paolo Passarini

Il piccolo principe è cresciutoIl piccolo principe è cresciuto William, prima cerimonia ufficiale personaggio Paolo Passarini corrispondente da LONDRA SARA'una cerimonia di una qual�che importanza. Sarà la prima apparizione ufficiale di Wil�liam maggiorenne, da quando, il 21 giugno scorso, è diventato ufficial�mente secondo dopo suo padre nella linea di successione al trono dei Windsor e da quando lo staff di St. James's Palace è tenuto a chiamarlo «vostra altezza reale». E sarà un momento che marcherà l'inizio di una nuova fase, la probabile fine di un atteggiamento protettivo dei me�dia verso l'adolescente orfano di una madre che era per loro una miniera d'oro e come tale venne avidamente sfruttata. La grande caccia si apre e questo preoccupa molto la famigha reale che, dopo troppi anni orribili, è del tutto consapevole di avere finalmen�te per le mani un gioiello in grado di rinverdire le sorti della dinastia degli Hannover per tutto il secolo, e non vuole farselo rovinare. E' quin�di molto significativo, oltre che perti�nente, che l'esordio di William av�venga oggi a Somerset House, dove un certo numero di ministri e di direttori dei principali giornali con�verranno per celebrare il decimo anniversario della Press Complaints Commission (la Commissione per le lamentele sulla stampa). Qui appari�rà per la prima volta ufficialmente accanto a Camilla Parker Bowles, la compagna del padre. «Partecipare alla cerimonia è il modo del principe di ringraziare tutti i giornali per aver rispettato la vita privata sua e del principino Harry durante gli anni di Eton e questa prima metà di "gap year" (l'anno di intervallo tra superiori e università)», ha informa�to un portavoce di St. James's Pala�ce. C'è evidentemente un messaggio implicito: continuate così, please. Non c'è dubbio, infatti, che finora ha funzionato benissimo e, al momen�to, l'immagine del giovane principe è scintillante e non ha uno screzio. Il ragazzo peraltro ha dei numeri. Non solo è figho della più grande star nella storia dei giornali popolari ed è destinato a diventare re d'Inghil�terra. L'elegante figura di oltre un metro e 85, il ciuffo biondo, lo sfarzoso e accattivante sorriso, l'aria timida ma socievole, la grande versatUità negli sport, il giovane principe è, come dicono le ragazze, decisamente «jolly good looking», proprio molto carino. Forse non è bello come lo sfortunato John John Kennedy, ma dal comportamento scolastico appare intellettualmente più brillante. E sembra anche più brillante del padre, che ottenne fati�cosamente in un cupo liceo scozzese voti più mediocri di quelli consegui�ti nella prestigiosa Eton da William. Mentre Carlo, già da ragazzo, appari�va imbarazzato, un po' scostante e aveva la tendenza a scaricare le colpe sugli altri, William è adorato da amici, coetanei e compagni di studi, che lo hanno eletto nel comita�to dei capi a Eton. L'altro giorno, un portavoce del�l'università di St. Andrews ha dovu�to ammettere il perentorio impatto del «fattore William» sulle domande di iscrizione, che quest'anno sono aumentate del 44,4(X). «Vorrei poter dire che è per il nuovo preside, o per l'eccellente corso di studi...», ha rimuginato l'insegnante, rifiutando�si però di rivelare le percentuah per sesso. William, a dispetto dell'aria giusta da ragazzino, è perfettamente consapevole del suo fascino e comin�cia a coltivarlo. Già da bambino aveva una cotta per il gel, con cui, tra i sorrisi dei servitori della madre, si aggiustava il ciuffo. Carlo ha avuto la fehce intuizione psicologica di non imporgli una rottura del codice di vestiario casual che Diana consentiva ai figli. E cos�William viene spesso felicemente ritratto in jeans, felpa e scarpe da tennis. Tal�volta si permette anche ammennicoli estrosi, come un gilet con la bandiera nazionale alla Austin Powers, e questo lo rende simpatico. Ma gli piaceva molto anche 0 modo in cui la marsina con le code di Eton affilava la sua figura. E, il 7 febbra�io, a Somerset House, indosserà certamente uno dei vestiti che ha cominciato a ordinare da AndersonSSheppard a Savile Row, sopra ima camicia acquistata da Tumbull&Asser a Jermyn Street. Come suo pa�dre, ha cominciato a ostentare una «pochette». E, come suo padre, ha scoperto gli incontri di polo, dove si trova immediatamente al centro del�la manifesta concupiscenza di drap�pelli di giovani nobUdonne compren�sibilmente scatenate, che si chiama�no Iona, Zara, Sybilla, Davina e hanno più cavalli che libri. William ama le feste e spesso gli viene concesso di rientrare abbastanza tardi, dopo qualche sigaretta e qual�che birra. Il rischio è in agguato. Carlo vorrebbe tanto che il figlio potesse godere della franchigia fino ai 23 anni, quando si sarà già presu�mibilmente laureato in storia dell' ar�te e quando la divisa delle Guardie Gallesi una scelta di William, si dice lo avrà reso più uomo. Deside�rio comprensibile, visto che si sa da tempo che i principali quotidiani scandalistici inglesi, «Mail» e «Sun» in testa, hanno affittato appartamen�ti nei pressi di St. Andrews, dove William arriverà solo dopo l'estate. I «William-watchers» sono già in ag�guato. E' chiaro che la stessa stampa, per non autosconfessarsi, dovrà mantenere una certa misura, dopo essersi attenuta in questi anni ai limiti suggeriti dalla Press Complain�ts Commission. Del resto si è tratta�to di una autoregolamentazione, poi�ché direttori di giornali costituirono volomariamente la commissione per evitare certi eccessi scandalisti�ci degli anni passati. Di questo ha particolarmente beneficiato Wil�liam, prima perchè era piccolo (la pubblicazione di una sua foto a sette anni mentre faceva pip�dietro una siepe fin�per costare il posto al direttore di «People») e poi perchè era rimasto tragicamente orfano. E cos�il giovane principe è stato tratta�to con i guanti, se si eccettua un articolo indiscreto sui suoi sentimen�ti di sedicenne pubblicato dal «Mail on Sunday» (per il quale il direttore fu costretto a scusarsi), alcune inno�centi fesserie su pretese fiamme mai incontrate (come Britney Spears o la nipote di George Bush), o l'intervista volgarotta concessa da una ragazza norvegese con cui aveva ballato in una discoteca di Klosters (un inciden�te da play-boy in erba, peraltro). Ma ciò che sta funzionando piut�tosto bene dal punto di vista di Carlo è la strategia messa a punto alla corte di Saint James per difendere l'immagine di William nel difficile passaggio alla maggiore età. L'idea è questa: offrire ai media famelici ogni tanto, e a sorpresa, cibo abbon�dante e di buona qualità. L'esempio da manuale è stata l'inondazione di foto sul recente soggiorno del giova�ne principe in un campo di lavoro in Cile. Fu Carlo a convincerlo a spende�re parte del «gap year» in una dura spedizione benefica, piuttosto che consumarlo, come voleva William, a giocare a polo tra l'Argentina e l'Australia. E i servizi sul «camp» sono stati un vero successo: William che porta tronchi, dorme per terra, guida i compagni in una spedizione di «survival», gioca a battimano con i bimbi indio e si fa chiamare Will. Un vero «blockbuster». Ma, come sanno Elisabetta, Filippo, Margaret, Carlo, la povera Diana, Andrea, Edo�ardo, Anna e Fergie, purtroppo non sarà sempre così. Oggi l'esordio ufficiale accanto a Camilla Parker Bowles, compagna del padre Quella per i cavalli è una passione di famiglia: William, nella foto, gioca anche a polo e non esita a partecipare alle battute di caccia alla volpe, nonostante le polemiche che inevitabilmente ne scaturiscono

Luoghi citati: Argentina, Australia, Cile, Londra