Conflitto d'interessi, l'Ulivo accelera di Enzo Biagi

Conflitto d'interessi, l'Ulivo accelera Conflitto d'interessi, l'Ulivo accelera D'Alema: Berlusconi vuol fare il premier? Rinund alle tv ROMA Mentre Massimo D'Alema tor�na a parlare del problema del conflitto d'interessi, intervi�stato da Enzo Biagi nella trasmissione II fatto, al Sena�to il centrosinistra sta proce�dendo a tappe forzate per far arrivare in aula, entro la setti�mana, la nuova legge che regola la materia. L'intenzio�ne dell'Ulivo è quella d�giun�gere ad approvare il provvedi�mento a Palazzo Madama in questa legislatura. Si dà inve�ce per scontato che alla Came�ra la normativa si arenerà. Il nuovo testo è ben più rigido d�quello approvato a Montecitorio, tant'è vero che il Polo grida air«esproprio». In sostanza, il problema vie�ne risolto con un aut-aut: o si vende l'azienda o la si affida a un gestore scelto dall'Anti�trust insieme alla Consob, sulla cui nomina non s�può esprìmere alcun diritto d�ve�to. E' previsto anche un giro di vite per evitare la cosiddet�ta vendita simulata, per evita�re, cioè, che l'azienda venga ceduta al coniuge, ai parenti o a società collegate. In questi casi, infatti, scatterebbe una maxi multa che può andare dal dieci al cinquanta per cento del valore dell'impresa. Il centrosinistra, che sta lavorando su questa legge in commissione Affari costitu�zionali del Senato, punta a far giungere il provvedimento in aula già domani, ma non è detto che ci riesca. Mentre a Palazzo Madama, l'Ulivo procede spedito, nel mondo politico non si è anco�ra spenta l'eco delle dichiara�zioni rilasciate l'altro ieri dal presidente della Quercia. L'ineleggibilità di Berlusconi, invocata da D'Alema, non tro�va d'accordo la maggior parte del centrosinistra. Dopo che Rutelli e Parisi hanno «corret�to» l'ex premier, anche Scalfa�ro, adesso, interviene sulla vicenda, criticando la presa di posizione di D'Alema. Ai microfoni di «Radio anch'io» l'ex presidente della Repub�blica sottolìnea che quello del conflitto è «un tema essenzia�le» per la vita democratica del Paese, ma definisce di una «inopportunità assoluta» la questione dell'ineleggibilità, spiegando che «incontrereb�be l'incomprensione della gente». Non solo: Scalfaro non risparmia una frecciata anche al centrosinistra, e, in�direttamente, al presidente dei Ds, per la decisione, presa all'epoca della Bicamerale, di mettere «nel cassetto a dormi�re» il tema del conflitto d'inte�ressi. E D'Alema? Il giorno dopo quella sortita che ha provoca�to tante polemiche, il presi�dente della Quercia sembra un po' più cauto, quanto me�no sulla questione dell'ìneleggibilìtà. «Berlusconi dice l'esponente diessino intervi�stato da Biagi se vuole davvero guidare il Paese, ri�nunci a essere proprietario delle televisioni». Quindi ag�giunge. «Io non credo che siamo nelle condizioni di fare una legge, e ritengo che sareb�be sbagliato fare una legge per proibire a Berlusconi d�essere candidato. Il problema è che il codice stabilisce già che chi è titolare d�una concessione pubblica non può essere eletto. Berlusconi ha aggirato questa norma per�ché ha ottenuto dalla giunta per le elezioni della Camera una sentenza che dice che chi è avvantaggiato dalle conces�sioni è Fedele Gonfalonieri. Quindi il Cavaliere ha aggira�to la legge». Al presidente della Quercia risponde il forzista Giuliano Urbani, con queste parole: «I comunisti per eliminare �loro avversari ricorrono a proces�si pohtici e a strumenti liberti�cidi», [r. r.] I presidente dei Democratici di sinistra Massimo D'Alema

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