Scuola, supplenti in cattedra fino a giugno

Scuola, supplenti in cattedra fino a giugno Dopo le proteste arriva lo stop: precari confermati al loro posto, i vincitori di concorso aspettano Scuola, supplenti in cattedra fino a giugno Venerd�un decreto legge per fermare la girandola degli insegnanti Mario Tortello Stop alla «girandola» degli insegnanti. Dopo le proteste di studenti e genitori, il governo corre ai ripari: venerdì, un decreto legge dovrebbe scrivere la parola fine al «tourbillon» di maestri e professo�ri che sta gettando nello scompiglio le scuole di ogni ordine e grado. In parole povere : i supplenti nominati a settembre da capi d'istituto o Provveditori dovreb�bero rimanere al loro posto sino a fine anno; i docenti freschi di nomina perché vincitori di concorso prenderebbero egualmente servizio, restando però a disposizione dei presidi per supplenze e «conquistando» d�fatto la cattedra solo il T settembre 2001. Domani, alla Camera, nel corso del question time, il ministro dell'Istruzione Tullio De Mauro risponderà a una inter�pellanza urgente presentata da trenta parlamentari, prima finnataria la diessina Chiara Acciarini. «Serve un atto di responsabilità. E serve molto coraggio sostiene la deputata -. Giunti a questo punto dell'anno, bisogna mettere dinan�zi a tutto l'interesse degli studenti, anche se ciò può costare qualcosa allo Stato. Certo: dobbiamo rispettare il diritto a posto e stipendio dei nuovi insegnanti che hanno vinto un concorso. Ma, se non fenniamo il 'balletto' delle cattedre pre�mo quando in classe si fa più intenso il avoro didattico e è stata superata la metà dell'anno, i danni possono essere incalcolabili». Tutto sembra pronto, dunque, per una soluzione di ripiego, in tempo utile per impedire che le imminenti nomine in alcune grandi regioni (Lombardia in te�sta), scompaginino ulteriormente la vita delle scuo e: precari al loro posto fino a giugno, vincitori di concorso a fare a supplenti. Bologna ha già fatto due conti: l'escamotage non dovrebbe costare nulla di più allo Stato, che in opii caso dovreb�be comunque pagare gh stipendi per le supplenze. Duro il giudizio di Giorgio Rembado, presidente dell'Anp, l'associazione dei dirigenti scolastici: «D governo deve mantenere gli impegni assunti. Più volte, il ministro ha assicurato che, in previsio�ne dei ritardi delle graduatorie di aspiran�ti maestri é professori, i supplenti sareb�bero rimasti al loro posto sino a fine anno». Aggiunge Rembado: «Il valzer degli insegnanti è un malcostume, una disfunzione che si ripete puntuale ogni anno; questa volta arriva in ritardo, aggravando ulteriormente la situazione. La soluzione c'è: snellire le operazioni e fare in modo che il reclutamento dei , docenti passi direttamente dai dirigenti scolastici delle scuole autonome». Punta il dito, Rembado; e non man�cherà di far discutere. «A problema dei problemi è lo strapotere dei sindacati». Come? «Sì, lo strapotere di tutti i sindaca�ti. Bisogna avere il coraggio di dirlo. Ci sono due diritti contrapposti: quello del�le famighe e degli studenti di avere una scuola di qualità, dove la continuità didattica possa essere garantita almeno nel corso dello stesso anno scolastico; quello dei docenti a vedersi garantire un posto di lavoro. Sinora, a perdere sono sempre i primi». Ad alzare la voce sono anche gli insegnanti precari. «L'avevamo detto incalza Antonio Antonazzo, del coordina�mento nazionale -. Avevamo denunciato l'assoluta fragilità di un decreto-legge che non teneva minimamente conto dei trasferimenti di decine di migliaia d�colleghi di ruolo e del cambio di provin�cia d�altrettanti precari, i quali si sono visti costretti a rinviare di qualche mese il loro cambio di residenza e d�provincia d�lavoro. Molti colleghi, dopo aver con. tribuito al "regolare" avvio delle lezioni, si vedono ora licenziati in tronco, rima�nendo cos�senza fonte di reddito in attesa di poter essere nominati nella provincia presso la quale avevano pre. sentalo domanda di supplenza. Per alcu�ni, si tratta di aspettare diverse settima�ne se non alcuni mesi. E, quando saran�no nominati, daranno luogo a un nuovo valzer d�docenti e alle inevitabili prote�ste di genitori é allievi». Mettono le mani avanti, i precari: «Chiediamo a tutte le forze pohtiche che, a parole, dicono di considerare la scuola come punto centrale del loro program�ma, di adoperarsi perché il governo vari prima di aprile il decreto sulle assunzio�ni in ruolo per il prossimo anno scolasti�co. Solo così, nel settembre 2001, potre�mo avere un vero e non demagogico "regolare avvio" delle lezioni».

Persone citate: Antonio Antonazzo, Chiara Acciarini, Giorgio Rembado, Mario Tortello, Rembado, Tullio De Mauro

Luoghi citati: Bologna, Lombardia