Riondino trombettiere di Silvia Francia

Riondino trombettiere A BARO O N E C C H I A Riondino trombettiere Anche Enrico Rava nella strana storia del «suonatore ignoto» di Custer CME' anche il mitico Enrico " Rava, in scena, nel nuovissi�mo spettacolo «Il trombet�tiere», firmato e interpretato da David Riondino. A completare il cast, oltre all'irriverente cantasto�rie fiorentino e al grande jazzista triestino, anche il pianista Stefano Rollani e Antonio Catania, attore tra i prediletti di Gabriele Salvatores. «Il trombettiere», che sarà in scena al Palazzo delle feste di Bardonecchia sabato 3 febbraio alle 21 (tel.0122/99032), nato come evento a metà strada tra teatro e musica, è prodotto dal TSR/Teatro Stabile in Rete di Fano-Cagli. E proprio la musica, in questo caso non limitata al consueto ruolo di commento dell'evento teatrale, costituisce, in certo modo, la strut�tura portante dello spettacolo, che è articolato in 10 quadri, scanditi, appunto, da altrettanti interventi musicali originali, composti per l'occasione da Rava e Bollani. Non manca ima chicca: ovvero un omag�gio di Rava, nel suo personalissimo stile, al Puccini di «E lucean le stelle». Se la partitura è di quelle blasonate e già di per sé accattivan�ti, e l'incontro di personalità artisti�che tanto lontane, certo non può che incuriosire il pubblico, la tra�ma punta su una fascinazione tut�ta sua e si presenta come una sorta di picaresca odissea ambientata all'epoca in cui «si faceva l'Italia». Il protagonista, Giovanni Martini, è un trombettiere che, ai tempi di Garibaldi, dopo un passato di amo�ri leggeri e avventure giovanili, decide di imbarcarsi con i Mille per difendere e costruire la Patria. Di guerra in guerra, questo «suonato�re ignoto» decide di andare sino in America, e di arruolarsi nel plotone del generale Custer, che soccombe�rà nella cruciale sfida con gli India�ni. Ma il trombettiere evita questa ennesima turbolenza bellica solo per ima fortunosa circostanza: Martini, infatti, aveva ricevuto l'or�dine di portare un messaggio ad un altro generale, che, però, rilarderà il soccorso a Custer: evento che costerà al nostro un processo. Da qui in avanti, la vita di questo antieroe viene ricostruita, in un clima da leggenda, sulla base dei «si narra» e «si dice». Tutto finirà con una fuga nelle praterie, insie�me con Lunaluz, l'indiana di cui Giovanni si era innamorato, e per la quale aveva suonato una serena�ta notturna alla luna. E proprio su questo episodio tenero e divertente Riondino concede qualche anticipa�zione. «Giovanni si avvicina alla ragazza (...) Senza capire la lingua, nasce un dialogo. 0 meglio, un monologo, perché la ragazza guar�da fisso Giovanni e cerca di inter�pretarlo. Il nostro eroe straparla come al solito di sé, guarda la luna, cerca di rendersi simpatico... capi�sce che l'unica cosa che incuriosi�sce la ragazza è la sua trombetta. Sapendo di fare una cosa vietata, ma deciso a dare una dimostrazio�ne di indipendenza e di sfrontatez�za, suona alla luna. Prima piano, poi forte. La ragazza ride. Giovanni si lancia in un enigmatico assolo tipo Chet Baker». Stile Riondino, non c'è che dire. Silvia Francia Enrico Rava, David Riondino e il pianista Stefano Bollani durante le prove

Luoghi citati: America, Bardonecchia, Fano, India, Italia