Un dialogo tra violini

Un dialogo tra violini CONSERVATORIO: DUESERATE DELL'UNIONE Un dialogo tra violini Brano di Arvo Pàrt perCarmignola e Zanchetta Daltrocanto esegue Monteverdi (da Guarini) IL cognome Guarini, soprattut�to a Torino, evoca immediata�mente l'ombra del grande ar�chitetto autore, tra l'altro, della Cappella della Sindone e della chiesa di San Lorenzo; invece come ben dimostra il nuovo ap�puntamento con la stagione dell' Unione Musicale (serie L'altro suono) in programma al Conser�vatorio luned�5 alle 21 esiste un altro illustre Guarini, Giovan Battista, che visse quasi un seco�lo prima dell'architetto e che fu valente poeta e letterato precur�sore del barocco. Proprio sui testi guariniani s'incentra una parte importante della produzio�ne musicale di Claudio Montever�di, che utilizzò le poesie dell'auto�re ferrarese per i suoi Madrigali. Il concerto di luned�esplora appunto alcuni aspetti di questa collaborazione e propone nume�rose composizioni tratte dagli otto Libri monteverdiani; com�pletano la serata alcune pagine strumentali di Girolamo Frescobaldi, e precisamente la Canzone detta la Tromboncina, una Tocca�ta per clavicembalo e la Sonata detta la Superba. Ne è interprete l'insieme voca�le Daltrocanto diretto da Dario Tabbia, affiancato dal trio costi�tuito da Emilia Gliozzi al violon�cello, da Maurizio Piantelli alla tiorba e da Maurizio Fornero al clavicembalo. In settimana l'Unione Musica�le ha in programma anche un'al�tra serata, dedicata in questo caso a un repertorio del tutto differente: mercoled�7, ancora al Conservatorio, l'Orchestra d'ar�chi italiana diretta da Giuliano Carmignola affronta un trittico strumentale estremamente etero�geneo. Carmignola, come si sa, è stato allievo del grande violini�sta Franco Gulli: proprio a Gulli che avrebbe dovuto essere prota�gonista dell'esibizione, ma che ha dovuto rinunciare all'appunta�mento per ragioni di salute è dedicato l'intero concerto. Il pro�gramma si apre con il nome di Bach, di cui viene offerto il Concerto in mi maggioreBWV 1042; e si conclude con l'Ottetto op. 20 di Mendelssohn. Tuttavia, è soprattutto sulla seconda pagi�na proposta («Tabula rasa» per due violini, pianoforte preparato e archi di Arvo Pàrt; l'altro violi�nista, oltre a Carmignola, è Stefa�no Zanchetta) che si concentrano i maggiori motivi d'interesse. Scritta nel '77 dal compositore èstóne, infatti, «Tabula» rappre�senta l'uscita del suo autore da un lungo periodo di crisi e sanci�sce la rottura definitiva di Pàrt con il linguaggio seriale. Il musi�cista inizia proprio da questo momento un itinerario successivamente percorso con sempre eccellenti esiti attraverso un discorso sonoro semplice, spesso monodico, e nel quale confluisco�no echi arcaici e una crescente attrazione per la spiritualità. I biglietti numerati per le due serate costano 40 mila lire; gli eventuali ingressi 30 mila (tei. 011/54.45.23). Alfredo Ferrerò MERCOLEDÌ'7, OLTRE A BACH E MENDELSSOHN SI ASCOLTERÀ' «TABULA RASA» DEL COMPOSITORE ESTONE. LUNEDI'5 MADRIGALI CONIA DIREZIONE DI DARIO TABBIA jK^ss^jass Giuliano Carmignola, solista e direttore dell'Orchestra d'archi italiana

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