Nell'Africa nera ormai si mescolano religione cristiana e antichi culti pagani
Nell'Africa nera ormai si mescolano religione cristiana e antichi culti pagani Nell'Africa nera ormai si mescolano religione cristiana e antichi culti pagani RECENSIONE SE davvero Clau�de Lévi-Strauss abbia ragione sull'attitudine del pensiero umano a esprimersi per mezzo di opposizione binarie è stato ed è oggetto di accesi dibattiti. E' pe�rò vero che, forse per smania semplificatrice o per ragioni di comodo, ci ritroviamo a ridune alcuni fenomeni culturali comples�si a semplici dicotomie. Nel caso delle religioni africane per anni gli studiosi hanno ricalcato le linee dell'opposizione tra cristianesimo e paganesimo, con maggiore o mi�nore accento sull'accezione peggio�rativa del secondo. Due saggi di Valerio Petrarca si propongono di analizzare in modo più approfondi�to questo rapporto tra religioni tradizionali e divulgazione missio�naria. Il primo. Messia nero. Stregone�rìa, cristianesimo e religioni tradi�zionali in Costa d'Avorio, è un RECEN SIONE testo prevalentemen�te etnografico che illu�stra la vita e il pensie�ro di Koudou-Gbahié profeta ivoriano con�temporaneo della re�gione del Lakota, il cui nome è formato dal suo appellativo di na�scita unito a quello del fratello defunto. Ed è proprio dallo spirito di questo fratello (Gbahié) che vie�ne posseduto, dando inizio a una serie di comportamenti inizialmen�te ritenuti irrazionali e bizzarri. La tomba del fratello diventa con il tempo un luogo di culto di cui lui è guardiano e sacerdote e tale culto si trasforma in rivelazione profeti�ca. Al di là dell'accurata analisi etnografica ciò che risulta essere importante è il continuo rimodel�larsi reciprocamente del cristiane�simo e dei culti locali in Africa. Il quadro che ne emerge non riporta un'opposizione tra due mondi, ma piuttosto un continuo riversarsi dell'imo nell'altro, come fossero vasi comunicanti. Ecco quindi che scopriamo come tra queste due realtà ci siano continuamente stati "prestiti inattesi di immagini e interpretazioni". Non a caso la prima parte del secondo libro. Pa�gani e cristiani nellAfrica nera, si intitola "Il cristianesimo allo spec�chio". In questa sezione, dal più ampio respiro teorico, l'autore con�duce una riflessione sul complesso e articolato rapporto tra il messag�gio cristiano, portato in Africa dai missionari e la sua ricaduta sulle varie culture tradizionali. Un parti�colare piuttosto originale è il tema dei teologi africani che se da un lato rappresentano, in quanto afri�cani, un'espressione culturale au�toctona, dall'altro, per dirla con l'autore, "ci parlano di una storia comune" e lo fanno con un linguag�gio a noi familiare. Grazie a un continuo approfon�dimento dei temi via via affrontati e della presa di coscienza della loro complessità, l'autore mette in guar�dia da facili condanne o esaltazioni dell'azione missionaria. Infatti, sebbene nella prima parte del libro si parli di " monoteismo aggressivo e imperialista dell'Occidente", nel�la seconda sezione, dedicata al rapporto con la morte, e sviluppa�ta sulla base di ricerche sul terreno in Costa d'Avorio, la paura della minaccia cristiana sembra stempe�rarsi in quanto, dice l'autore "la minaccia per l'identità africana non viene più dalle religioni stra�niere, perché straniere più non sono. Basta quindi con il porre l'accento sulle diversità, creando barriere culturali che spesso risul�tano più insormontabili nei libri che nella realtà. Le società, in quanto immerse in contesti vari e molteplici e pertanto frutto di con�tatti con l'esterno, vanno studiate nel loro aspetto relazionale e non come monoliti impermeabili. Attraverso l'analisi del rapporto tra cristianesimo e paganesimo, viene messo inevitabilmente in luce il rapporto tra Occidente e Africa e in particolare, sul piano culturale, il rapporto tra chi "osser�va" (antropologi e cos�via) e chi viene osservato. Un problema che coinvolge in modo determinante la maggior parte di coloro che oggi si trovano a fare ricerca antropologi�ca nei cosiddetti paesi del Sud del mondo. Se in passato i ruoli e l'origine di "osservatori" e "osserva�ti" era chiaro e definito, oggi, in una realtà sempre più in movimen�to e sempre più meticciata tale schema, che peraltro rivela una gerarchia di ruoli, non è più valido. Anche in questo ambito, come in quelli analizzati da Petrarca, si assiste sempre di più a un rimodel�lamento reciproco e un riformularsi quotidiano delle diverse realtà locali e globali. Un antropologo studia il ruolo dei missionari: l'Occidente non è più una «minaccia straniera» Valerio Petrarca Pagani e cristiani nellAf rica nera Sellerio, pp. 216, L. 30.000 Valerio Petrarca Messia nero. Stregoneria, cristianesimo e religioni tradizionali in Costa dAvorio Viella. pp. 254, L 34.000 SAGGI
Persone citate: Costa Davorio Viella, Petrarca, Sellerio, Strauss, Valerio Petrarca
Luoghi citati: Africa, Costa D'avorio
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