«Pago qualsiasi cifra, rivoglio mio figlio» di Lirio Abbate
«Pago qualsiasi cifra, rivoglio mio figlio» «Pago qualsiasi cifra, rivoglio mio figlio» La disperazione dei parenti: trattati come bagagli Lirio Abbate PALERMO Al furto delle urne i familiari delle quattro vittime non vo�gliono credere. Accusano però e istituzioni per il poco interes�samento alla tragedia aerea in Venezuela, avvenuta il 26 gen�naio scorso, e inoltre sostengo�no che i resti dei loro cari sarebbero stati trattati come bagagli. Il padre dei due ragazzi mor�ti. Orlando Lanuti, di Ariccia, in provincia di Roma, lancia un appello: «Sono disposto an�che a pagare e a fare qualsiasi cosa purché mi ritornino quei pochi resti dei miei due figli. E' stato un mio vicino a informar�mi di che cosa è accaduto ieri. Per tutta la giomata hanno impedito a me e a mia moglie di guardare la televisione e di rispondere al telefono per evi�tare che apprendessimo la noti�zia della scomparsa dei conteni�tori con le ceneri dei miei due figli, Pierluigi e Roberto». La famiglia Lanuti ha chie�sto aiuto alle autorità italiane per chiarire i termini della vicenda. Un loro amico, saba�to, ha trascorso quasi tutta la giornata all'aeroporto di Fiumi�cino in. attesa di notizie da Malpensa. t)olore e ira anche in Sicilia, a Cerda, il paese in cui viveva�no i coniugi Peri. Per i familiari il dramma che si è aggiunto alla morte di Giuseppe Peri, 49 anni, e Benedetta Castrogio�vanni, di 45 anni, continua con la scomparsa delle urne. Uno dei tre figli della coppia, Fran�cesca Peri, 27 anni, toma ad accusare lo Stato, «colpevole di essersi disinteressato fin dall' inizio della tragedia». Francesca sostiene che nes�sun organismo istituzionale si è messo in contatto con loro. Anche da sabato, dopo che si è diffusa la notizia che le ceneri non si trovavano. «Non so aggiunge se si è trattato di un furto. Forse qualcuno ha credu�to che il contenuto delle urne fosse prezioso. Ma a me questo non interessa. Nessuno ha ga�rantito l'arrivo dei resti dei miei genitori in Italia. Doveva�no essere accompagnati da un funzionario dello Stato. Nessu�no si è messo in contatto con noi per farci avere notizie, per darci un pò di solidarietà. Ma chi erano i miei genitori: due animali?» Le uniche notizie che i fami�liari della coppia riescono ad avere sono quelle rilanciate dai telegiornali o apprese con rapide telefonate all'aeroporto di Malpensa. La famiglia Peri è propensa a chiedere i danni morali e civili ai responsabili di questa seconda puntata del loro dramma. L'ipotesi del furto in casa Peri non è creduta. Enzo Baro�ne, genero della coppia, dice che la loro «è una famiglia di lavoratori e tutti sono impegna�ti nella conduzione del risto�rante a Cefalù». «Non siamo ricchi aggiunge -. In ogni caso, mi sembra anormale ru�bare dei resti umani. E comun�que, se c'è un ladro, come mai non si è fatto vivo finora, restituendo le urne con le cene�ri o chiedendo un riscatto? Ma forse tutta questa vicenda è paradossale e non ci stupirem�mo di niente». «L'ipotesi che le urne prose�gue potessero essere state usate per trasportare droga non cambia il problema. Dov' era chi è preposto ai controlli, dov'erano poliziotti, Finanza, carabinieri, cioè lo Stato? In ogni caso conclude a noi non interessano ipotesi di reato o le denunce dell'Alitalia. Noi sap�piamo che due nostri congiunti sono morti a Caracas e che le autorità preposte non hanno curato come si deve, e come prevede un minimo di sensibili�tà, il loro rientro nella nostra nazione. Se ladro c'è, ma non credo ci sia, ha meno colpa di chi non ha saputo riportarci i resti dei nostri familiari». Benedetta Castrogiovanni, moglie di Giuseppe Perl Giuseppe Perl, morto II 26 gennaio assieme alla moglie e ad altri due Italiani nell'incidente aereo In Venezuela
Persone citate: Benedetta Castrogio, Benedetta Castrogiovanni, Enzo Baro, Giuseppe Peri, Giuseppe Perl, Giuseppe Perl Giuseppe, Lanuti, Orlando Lanuti
Luoghi citati: Ariccia, Caracas, Cerda, Italia, Palermo, Roma, Sicilia, Venezuela
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