Anche il pm indaga sull'ipotesi del delitto di Vincenzo Tessandori

Anche il pm indaga sull'ipotesi del delitto Anche il pm indaga sull'ipotesi del delitto E i carabinieri passano al setaccio la villa della contessa Vincenzo Tessandori inviato a PORTOFINO Brutto affare, un rompicapo. Pessimo, quando lo è giudiziario. Ancora peggio�re so si pensa che la soluzione dovreb�be, da un lato, gettar luce sulla morte di una contessa non più giovane e un po' bizzarra, dall'altro sulla strada non per Damasco ma per Mosca presa da fortune immense un tempo legate al partito socialista e poi passate di mano. Quanto tutto sarebbe più facile, se si avesse la certezza che Francesca Vacca Agusta si è ammazzata, oppure è volata in mare per disgrazia. Anche se lo pensa, il sostituto procuratore Margherita Bavera deve aver indivi�duato qualcosa che la costringe a non sposare quell'ipotesi. L'intimo convin�cimento delgiudice, lo chiamano. Chis�sà qual è il suo: fatto sta che ora al vecchio fascicolo aperto per la «scom�parsa di una persona» ne ha affiancato un secondo. Ma, subito mette le mani avanti: «Non voglio dire per che cosa procedo». Non per la persona scompar�sa, evidentemente, considerato che l'hanno ritrovata. Morta ma ritrovata. D'altra parte, le notizie rimbalzate dalla Francia dicono che sì, le fratture sul corpo sono compatibili con la caduta dalla scogliera, ma non chiari�scono se qualcuno abbia spinto l'ex stella di Portofino oltre lo strapiombo; e poi, Pierre Cortes, procuratore ag�giunto di Tolone, ha buttato l�che causa della mortale frattura al capo può essere s�stata la caduta, ma pure «un corpo contundente». E cos�siamo tornati al punto di partenza. Anche se la dottoressa Ravera ripete che «inda�gati non ce ne sono», appare impazien�te come se avvertisse che il tempo della meditazione è finito e questo è quello dell'azione. Ma occorrono gli strumenti, per dare una scossa, e cos�lei aspetta i rapporti degli investigatori. «Prima di esprimenni vorrei il parere dei medici per avere ima posizione ufficiale: in mancanza di questo non posso dire niente». Aspettano un po' tutti, in queste ore. «I colleghi francesi attendo�no il deposito di un primo elaborato leritale effettuato dal loro medico egale e quindi mi aggiorno alla prossi�ma settimana». E prosegue, come se dicesse una cosa da nulla: «Se e quan�do vorrò fare, dovrò avere dati certi, preferisco avere elementi fondati in mano». Nell'attesa ha nominato un'equipe di medici legali, tutti scienziati di fama preclara, come si dice : «Il profes�sor Marcello Carnevale, direttore del dipartimento di medicina legale del�l'Università di Genova; il professor Carlo Torre, responsabile del laboratò�rio di scienze criminalistiche dell'Uni�versità di Torino, colui che ha compiu�to gli esperimenti balistici nel caso di Marta Russo, la giovane uccisa da un colpo di pistola all'Università di Ro�ma, e, trent'anni dopo la tragedia aerea, gli esami autoptici sul cadavere di Enrico Mattei, presidente dell'Eni. Della squadra fa parte anche Roberto Testi, chimico. Carnevale è stato in Francia e ha preso contatto con i medici legali che hanno effettuato l'autopsia sul corpo della sconosciuta finito fra gli scogli presso Gap Benat. Ma il professor Torre non può dare risposte ai quesiti proposti dal magi�strato per il semplice motivo che da oltrefrontiera quel corpo non è ancora arrivato. Per ora rimbalza la notizia che sarebbe in pessime condizioni, tali, secondo i francesi, sempre gelosi del proprio lavoro, da sconsigliare nuovi esami autoptici. Sia come sia, aggiungono che il corpo non è privo di piedi, come era stato detto. Tornerà, la contessa, dubbi non ce ne sono. Ma quando? «Presto, spero presto, non oggi o domani, magari martedì», sospi�ra la dottoressa Ravera. Al professor Testi toccherà lo studio delle micro�tracce individuate nell'accappatoio, alcune delle quali potrebbero anche esser di sangue. Ma è un lavoro lungo, reso ancor più complicato dal fatto che l'indumento è rimasto in acqua due giurai e, ha saputo 0 magistrato dai tècnici dei raggruppamenti investi�gazioni scientifiche dei carabinieri di Parma, «qualcosa nella composizione chimica potrebbe essere cambiato». C'è stata riunione, l'altro giorno, fra investigatori e magistrato. ((Abbiamo più che altro studiato una strategia operativa, siamo in una prima fase». Ora ci si chiede se magione Altachiara abbia svelato tutti i suoi miste�ri. Non lo crede nessuno, e ieri i carabinieri sono saliti sul promonto�rio e hanno setacciato per ore. Quando sono riemersi dal lavoro, stringevano una borsetta di plastica bianca, gon�fia. E ad attenderli hanno trovato la multa che gli inflessibili vigili urbani avevano appiccicato al parabrezza del�la loro Punto rosso-metallizzata par�cheggiata nella proibita piazza della Libertà. La villa, sembra, verrà passa�ta al setaccio, rivoltata. E il giorno più lungo sarà martedì, quando gli investi�gatori arriveranno in massa con un obiettivo preciso: cercare tracce di sangue. Verranno usate apparecchia�ture sofisticate, in grado di individua�re anche un solo ((ricordo» di sangue, quegli stessi strumenti che erano stati indispensabili per arrivare alla prova che avrebbe incastrato Ferdinando Carretta, il giovane di Parma che, accoppati i genitori, era fuggito in Inghilterra e per un anno nessuno lo aveva visto. Perché non c'è niente da fare: se ci sono, le microtracce saltano fuori, sotto quelle lampade, non basta�no né detersivi né gli acidi a cancellar�le. Insomma, di qui a martedì, non ci sarà modo di cambiare la situazione. Ma poi, chi lo dice che, se esiste un assassino, questi abbia colpito in ca�sa? Dunque, tutto rinviato alla prossi�ma settimana. Poi la contessa potrà riposare in pace? «Certo non verrà fatto qui, il funerale»: parola di Mauri�zio Raggio. Il procuratore di Tolone vuole appurare se le fratture sono compatibili con i colpi inferti da un corpo contundente Nell'equipe italiana che attende di poter esaminare il cadavere c'è anche l'esperto dell'omicidio di Marta Russo Villa Al tachiara: la residenza di Portofino di Francesca Vacca Agusta