Il coro degli alpini commuove i re d' Europa di Pierangelo Sapegno

Il coro degli alpini commuove i re d' Europa NELLA CHIESA DI ALTACOMBA E' L'AUDIENCE IL NUOVO PRINCIPE Il coro degli alpini commuove i re d' Europa Cerimonia blindata per la paura di un attentato dell'Età reportage Pierangelo Sapegno inviato a ALTACOMBA «tfla ARIA José l'hanno seppelBmBlita cantando Montagnes ■ WBvaJdotames, È morta più vicina alle cime bianche che ai principi che l'hanno pianta. Non è un peccato, non è nemmeno ima condanna. E non è una retroces�sione. Quando hanno portato la sua bara sotto l'altare, c'era il signor Giacomo Zoppi di Zolasco, Genova, che correva a sostenere la coda per farsi vedere alla televi�sione. E finito il rito fimebre, Vittorio Emanuele ha annunciato di veder l'Italia più da vicino, adesso. Maria José è stata molto equanime nello spartire i suoi favori, salutando tutti i figli e gli altri, dal suo posto nel cielo. Giaco�mo Zoppi s'è dannato ima vita in questi giorni, dietro a taccuini e telecamere. Vittorio Emanuele è da una vita che. si danna per rientrare. Umberto n nel marzo dell'83 non aveva avuto tanta tivù. Aveva avuto Umberto Agnel�li, aveva avuto i duchi di Kent, Ranieri di Monaco, aveva avuto Edgardo Sogno, e anche Enzo Tortora, che usciva dai suoi guai con la Giustizia, non con la vita. Per Maria José ieri c'era re Juan Carlos come allora, c'era il re Alberto di Belgio al posto di Baldo�vino, il principe Alberto di Mona�co al posto di Ranieri. C'erano duemila persone al posto di venti�mila. Ma per Maria José, ieri, c'era soprattutto un ospite che segna il tempo e scandisce gli onori: l'audience. Il principe del Duemila. Davanti alle tivù che si accalca�vano, di fronte ai cameramen arrampicati sul coro e le colonne. Maria José è ritornata regina, e i duchi e i titoli sono tornati nel mondo. Su un sito Internet, l'Età annunciava un attentato a Juan Carlos durante i funerali. La poli�zia ha bloccato la strada e gli incroci, ha chiuso l'abbazia, ha circondato la valle, non per aiuta�re i funerali, ma per servire me�glio l'audience. Soltanto qualche vecchietto in chiesa, e qualcuno del seivizio d'ordine o dell'ufficio stampa ha intralciato il lavoro delle telecamere. Tutti gli altri hanno capito benissimo che solo accendendo questa scatola nera. Maria José è tornata alla vita, Vittorio Emanuele tornerà in Ita�lia, e i principi torneranno princi�pi, anche se per finta, anche den�tro a una soap opera, anche solo dentro a una diretta tv. L'occhio di ima telecamera poteva insegui�re le donne Savoia tutte velate di pizzo, il collier di brillanti di Marina Doria, i tre fili di perle di Paola del Belgio o le strisce di lustrini della granduchessa del Lussemburgo. Però, contavano di più le guardie del corpo di Juan Carlos, ingresso alle 15,14, e passi lai-ghi e veloci come dei robot gonfiati dai giubbotti antiproiettii. Durante la cerimonia hanno percorso la chiesa, scrutato gli astanti, superato i blocchi. Il prin�cipe Audience ha tanto bisogno di loro. Vittorio Emanuele ha pian�to: se non fosse vero, basterebbe dirlo alla tv. Lo diventerebbe. Se c'è il principe Audience, anche nella morte, il potere continua a vivere. Non c'è bisogno di un rito e delle sue immagini. E non è perché, ad Altacomba, 18 anni fa, per Umberto II erano 20imla a pregare sotto la pioggia, mentre adesso non sono più di duemila a guardare da lontano re Juan Car�los che abbraccia Vittorio Ema�nuele e la regina Paola del Belgio che parla a lungo con Maria Ga�briella, sotto questo cielo freddo, questo cielo di frastaglie e nuvole, mentre il tempo è già finito e quando le televisioni spegneran�no le luci, anche i re saranno andati via, e le illusioni e le fiabe non avranno più pagine da sfoglia�re. Il potere continua a vivere perché c'è chi lo guarda. Povera regina, che si negava agli sguardi. La tv, Internet e la rivoluzione mediatica non hanno bisogno del�le illusioni della gente per raccon�tare. Quando gli invitati più anzia�ni brandiscono il loro invito, «La Signoria Vostra è invitata al termi�ne della funzione a salutare Sua Altezza il principe...», e cercano di passare i posti di blocco, i gendar�mi caricano senza troppo rispetto e spingono malmenando via i capelli bianchi. A casa del princi�pe Audience, gli spettatori devo�no stare al loro posto. Marina Doria alla fine chiederà scusa: «per i disagi e se qualcuno è stato trattato male». Ma c'è qualcosa di due mondi che si staccano, nelle mantelle e negli stemmi, nella pompa e nello splendore che ac�compagna i nomi e i cognomi, «Sua Altezza Reale Beatrice di Borbone Sicilia», come se tutta questa fosse solo una fabia in un castello con il cerimoniere che batte la mazza e dove la morte consacra, ma non uccide, e nella durezza dei gendarmi inflessibili che chiudono i greggi con i vecchi infreddoliti e le signore impellic�ciate, trattando questo mondo come un residuato di ricordi. E anche le minacce che da Internet annunciano un attentato dell'Età hanno questa stessa bivalenza, questo incrocio un po' triste di passato e futuro. Paola e Alberto di Belgio arrivano sull'elicottero che plana sul prato scosceso vorti�cando le pale come succede in un film di James Bond. Gli attentati ai reali degli anarchici e dei terro�risti facevano parte di un mondo che aveva le carrozze e non gli elicotteri, e che assaliva con un coltello le regine in toupet, men�tre oggi le vede sfilare in televisio�ne per aggregare o servire l'au�dience, non gli ideali o il potere. Cannine Passalacqua, 32 anni, bancario da Alessandria, è torna�to qui dov'era venuto il babbo, e il pullman di papà Danilo era cos�pieno che qualcuno dormiva sul pianale quando a mezzanotte la�sciò Altacomba per far ritorno a casa sotto i lampi e i tuoni. Ieri, invece sono arrivati alle 4 del mattino e hanno dormito nella corriera prima di salire a piedi fin quassù. Questa volta Cannine è entrato, non ha dovuto aspettare fuori pregando nella pioggia. C'era molta meno gente. Invece, c'era il piazzale piene con i ca�mion perla trasmissione satellita�re. L'ingegner Benoit Sartoretti della Television Consulting ha fatto l'eurovisione apposta per i Savoia: gli hanno dato 50 iniboni. Poi c'erano le tv ufficiali. Monta�gnes Valdotaines è passata jopra la rassegna di altezze reali. Era un canto, ima voce. Non una tosa da vedere. Era il sentimento vero di Maria José. Il suo addio. Le guar�die dei jorpo di Juan Carlos si muovevano con le giacchette che schiacciavano i muscoli di metal�lo e gli auricolari dlle orecchie, guardandosi in gho. Body guards, come il film. De Sica e BolcQ fanno cassetta. Anche loro, quelli veri, sono venuti bene. Il caos organizzativo irritai duemila fedelissimi. Gioielli veli neri e tante guardie del corpo