A Bergamo maxi sequestro di farine animali sospette

A Bergamo maxi sequestro di farine animali sospette A Bergamo maxi sequestro di farine animali sospette MILANO Nel filmato dei carabinieri si vede un tecnico in tuta, stivali gialli, masche�rina e guanti che rovista in ima montagna sabbiosa e giallina: venti�mila tonneUate di farine animali, le più sospettate di provocare il morbo deUa mucca pazza. E' un sequestro record, quello avvenuto aUa «Nuova LGZ» di Cividate al Piano (Bergamo); solo nelle prossime settimane i carabinieri e i tecnici dell'Asl diranno se è diretta�mente ooUegato aUa sindrome Bse. Per ora l'unico reato contestato è violazione del decreto Ronchi e deten�zione non autorizzata di scarti di macellazione. Denunciata a piede li�bero Simona Mercandelli, 29 anni, legale rappresentante della società ma non titolare dell'azienda che ap�partiene a suoi parenti. Le indagini, fanno sapere i caiabinieri del Nucleo ecologico di Milano e di Treviglio, andavano avanti da un anno, daUe prime segnalazioni che in quei campi di Cividate erano stoccate sostanze inquinanti. Ecco quindi il sequestro e i sigilli ai tre capannoni, dopo i controlli sulle aziende specializzate neUa lavorazione di scarti animali. Al telefono deU'azienda risponde qualcuno che ha poca vogha di parla�re: «E' tutto in regola, non abbiamo niente da dire. Aspettavamo solo di incenerire quel materiale stoccato». Una strategia difensiva che si basa su una legge cambiata più volte negli ultimi anni. Spiega l'avvocato Giambattista Scalvi di Brescia, che difende la Nuo�va LGZ: «La normativa sullo smalti�mento deUe farine in Italia non è ancora chiara. Spetta aUo Stato ritira�re e distruggere le farine animali. Fino aUo scorso dicembre, quel�l'azienda era perfettamente in rego�la». In effetti la Nuova LGZ ha le autorizzazioni del ministero deUa Sa�nità per lo smaltimento di carcasse residue da aUevamenti avicoli. Però nei container dell'azienda sono state trovati resti non sole di polli, ma anche di suini e conigli, genericamen�te definiti «mammiferi di terra». Dai primi accertamenti sembra che la Nuova LGZ si rifornisse dai macelli di tutto il Nord Italia e che la farina animale, ufficialmente da uti�lizzare come fertilizzante, venisse poi commercializzata in Lombardia, Veneto, Piemonte e pure all'estero. [f.pol.]

Persone citate: Giambattista Scalvi, Ronchi, Simona Mercandelli