«Le regole non sono chiare» di Roberto Ippolito

«Le regole non sono chiare» IL MINISTRO DELL'INDUSTRIA LA MAGGIORANZA E' STATA TROPPO CONSERVATRICE «Le regole non sono chiare» Letta: c'è il vizio del conflitto d'interesse Roberto Ippolito ANCHE per la tv non posso che ripetere la mia fede nella concorrenza» dice Enrico Letta, ministro dell'Industria do�po la sentenza del Tar che riapre la possibilità di creare il terzo polo con l'operazione TelecomTmc. Ministro, lei apprezza allora la sentenza del Tar? «Non mi chieda di commentare una sentenza. Non sarebbe corret�to farlo. Ma è importante osserva�re tutto quello che la sentenza mette in luce». E che cosa mette in luce? «Mette in luce che in campo televisivo c'è un duopolio, basato sulla Rai e su Mediaset, l'azienda del leader dell'opposizione. Un duopolio che deve essere supera�to perché è la negazione del pluralismo. La vicenda del Tar è il frutto del conflitto di interessi fra Berlusconi politico e Berlusco�ni imprenditore. E quindi è il frutto dello stallo legislativo che si è creato». Con queste affermazioni non sta facendo campagna eletto�rale? «Assolutamente no. Sto rico�struendo la storia degli ultimi anni. L'imprenditore Berlusconi ha una posizione dominante nella televisione ma ha anche una pre�senza (non importa di quale peso) nelle telecomunicazioni. Ma il politico Berlusconi si batte con�tro la possibilità di un'azienda di telecomunicazioni di entrare nella televisione. Le sembra poco?». Sta dicendo, ministro, che è sempre tutta colpa di Berlu�sconi? «Sin dall'estate scorsa il governo disse che sarebbe stato opportu�no chiarire le regole per telecomu�nicazioni e televisione. Ma quanti ostruzionismi abbiamo visto in parlamento! Il conflitto di interes�si di Berlusconi ha impedito alla camera e al senato di adeguare le norme per tenere il passo della frenetica evoluzione del mercato. La lagge Maccanico al centro della disputa su Tmc è del 1997, ma ha già bisogno di tener conto della nuova realtà. Fu concepita nell'era del monopolio della Tele�com; oggi ci sono invece oltre cento operatori di telefonia fis�sa». Insomma per lei il conflitto di interessi potrebbe anche bloc�care tutto? «Il conflitto di interessi è un macigno che blocca la strada che porta alla creazione di un merca�to più aperto. A parole il Polo di Berlusconi si dichiara per le libe�ralizzazioni, ma non vedo traccia del suo impegno in questo cam�po». Ma la maggioranza non ha proprio nulla da farsi perdona�re? «E' necessaria un'autocritica del�la maggioranza per il fatto che ha prevalso al suo intemo la linea conservativa. La Rai è stata man�tenuta forte e tutta pubblica». E ora cosa bisogna fare? «Bisogna innanzitutto riflettere sui tanti guai della situazione che ho descritto. In nessun settore è più accettato dall'opinione pubDlica qualsiasi posizione domi�nante: perché deve essere perpe�tuato il duopolio Rai-Mediaset? Dobbiamo tutti impegnarci per uscire dàll'emp'asse)). In che modo? ' :'«Dobbiamo favorire la piena inte�grazióne fra i diversi mezzi di comunicazione, tra telefoni, inter�net e tv. Dobbiamo consentire a tutte te .aziende di investire e di scomméttere su :ufa mercato che offre 'ampi s^jazi. Ma dobbiamo dare lóro certézze». I ritardi della politica sono stati compensati dal Tar che ha garantito il pluralismo: è così? «Le ripeto che non. è mio compito commentare 11 Taf; Prendo atto delle sue decisioni, come ho detto nei giorni scorsi di rispettare quelle dell'Autorità delle comuni�cazioni: sotto il profilo formale, le valutazioni di entrambi gli organi sono corrette. Ci sono ragioni valide a sostegno delle loro tesi diverse. Ma ora è il momento di favorire la piena integrazione dei mezzi di comuni�cazione che è un bene per la democrazia e un vantaggio per l'economia». Come concretizzare l'integra�zione? «Il regolamento messo a punto per la nascita del nuovo ministe�ro delle attività produttive (che fonde industria, commercio este�ro e comunicazioni) prevede un dipartimento per le reti che mette insieme comunicazioni ed ener�gia. Poi bisogna affrontare il nodo dei rapporti fra l'Antitrust e le autorità di garanzia di settore: come si raccordano e a quali livelli di antitrust scatta la compe�tenza. E poi c'è la delicata questio�ne delle regole del mercato». Si può correggere subito la legge Maccanico? «La situazione oggi è troppo con�fusa. E' indispensabile fare' chia�rezza per impedire interpretazio�ni diverse delle stesse norme. Il Parlamento deve dare una parola certa: questo è l'ideale. Il plurali�smo farebbe bene a tutti e sicura�mente si creerebbero nuove op�portunità di lavoro». Ma un intervento legislativo prima delle elezioni è possibi�le? «Temo di no. Il conflitto di interes�si di Berlusconi è sempre qui, davanti a noi». Il ministro dell'Industria Enrico Letta invita a fare chiarezza sulle regole sulle telecomunicazioni

Persone citate: Berlusconi, Enrico Letta, Maccanico