Un giorno disse: il Papa può dimettersi

Un giorno disse: il Papa può dimettersi PER TRE VOLTE «BOCCIATO» DAGIOVANNI PAOLO Un giorno disse: il Papa può dimettersi Aborto e sessualità, le sue campagne controcorrente personaggio Giacomo Gaicazzi ALLE elezioni inteme dell'ulti�mo sinodo dei vescovi europei è stato il più votato. Per tre quinquenni consecutivi i presuli tedeschi lo hanno scelto come loro leader. Nonostante da 19 anni guidi un'antica sede cardinalizia co�me Magonza e ima delle conferenze episcopali più influenti del mondo, il nome di Karl Lehmann è legato principalmente ad una dichiarazio�ne e ad una controversia. Un anno fa affermò: «Credo che Giovanni Paolo n se avesse l'impressione di non essere più in grado di guidare autore�volmente la Chiesa, avrebbe il corag�gio di prendere le decisioni conse�guenti. Ma non so se i suoi vicini e tutti quelli che di solito lo consighano sarebbero d'accordo con tale decisione». L'intricata questione che ha vi�sto il nuovo principe della Chiesa al centro del dibattito ecclesiale, inve�ce, ha inizio nel 1995 quando in Germania, depenalizzato l'aborto, viene attribuito ai consultori il com�pito di rilasciare il certificato richie�sto per le interruzioni di gravidan�za. Tra i quasi duemila centri auto�rizzati dallo Stato, 300 sono ecclesia�stici. Scoppia la polemica. Da Roma arriva l'ordine di impedire ai consul�tori cattohci di emettere il via libera all'aborto. Lehmann e la maggioran�za dei vescovi replicano che in que�sto modo la chiesa rischia di perdere la principale opportunità di dialogo con le donne intenzionate ad aborti�re. Il braccio di ferro si protrae fino al mese scorso. Dal primo germaio dai consultori cattolici non esce più alcuna documentazione utile ad in�terrompere la gravidanza senza in�correre in sanzioni. Nell'interminabile disputa attor�no alle consulenze rilasciate dalle strutture religrose autorizzate dallo Stato, sembravano essersi smarrite le residue possibilità di cardinalato per il 65enne vescovo di Magonza. Nei mesi scorsi, poi, il neo-cardinale è stato con John Raphael Quinn, Pierre Eyt e Timothy Radcliffe, tra i pochi ad appoggiare la proposta di un Concilio Vaticano IH lanciata dal card. Martini. Su punti caldi come molo della donna, sessualità, disci�plina del matrimonio, rapporto tra leggi civili e morali, le posizioni di Lehmann vengono definite progres�siste. Nel dibattito intemo alla Chie�sa, il presule è favorevole ad un confronto libero, non influenzato dal centralismo papale. Nelle deci�sioni più importanti ritiene utile la collegialità episcopale per fare in modo che i vescovi non percepisca�no la curia come un ostacolo tra loro e il Papa, evidenziando il tema della centralizzazione nell'esercizio del primato papale. Lehmann affianca il maestro ge�nerale dei domenicani, Radcliffe nel denunciare i timori di un'autorità ecclesiale spesso sentita come op�pressiva e distruttiva della libertà dai fedeli. Non è riaffermando i principi con sempre maggior forza e ficcandoli in testa agli altri, sostie�ne, che si può rispondere alla crisi sperimentata nella chiesa odiema. Sulla questione aborto, il presidente della conferenza episcopale tedesca fa discutere e spinge altri a manife�stare le proprie perplessità rispetto al divieto assoluto del Vaticano. A Genova un prete di frontiera come don Andrea Gallo parla della necessi�tà di strutture cattoliche per dialoga�re con le donne intenzionate ad abortire. «Invece di promuovere cro�ciate afferma il parroco occorre incontrare le dorme disperate per ascoltarle, per convincerle a mutare decisione e a far nascere il bambino. Io resto vicino a chi ha la coscienza tormentata e soffre. Anche se decide ugualmente di interrompere la gra�vidanza. L'importante è non smette�re di confrontarsi con questa dimen�sione della sofferenza umana». Poi don Gallo confessa di aver indirizzato ad ima clinica dove si eseguono le interruzioni di gravidan�za alcune prostitute albanesi prese a calci in pancia dai loro protettori per essere rimaste incinte dopo rapporti senza protezione. «Non rinuncio ai miei principi si difende il sacerdote l'aborto è un peccato grave ma non potevo lasciare quelle ragazze nella disperazione». Per manifestare soli�darietà si alzano voci autorevoli del cattohcesimo democratico come don Ciotti e il vescovo di Foggia, Giuseppe Casale. Per quanto riguar�da i cattolici di base vengono attribu�ite al vescovo di Magonza simpatie per il movimento intemazionale «Noi siamo Chiesa», influente so�prattutto il Germania ed Austria, favorevole ad un ridimensionamen�to del potere centrale a beneficio delle diocesi. Nel generale orientamento mode�rato-conservatore delle ultime nomi�ne di Wojtyla, il conferimento della porpora a Lehmann va nella direzio�ne di una completa valorizzazione del molo insostituibile di dialogo con la modernità svolto in tutto il mondo da presuli autorevoli come Vincent Nichols, ausihare a Westminster, Michael Fitzgerald, pro�motore di importanti iniziative a favore dell'ecumenismo o Raul Vera Lopez, prezioso portavoce insieme a Samuel Ruiz Garcia del sottoproleta�riato messicano. Lehmann ha nel cardinale austriaco Konig, predeces�sore progressista dell'arcivescovo di Vienna Schònbom, uno dei suoi principali maestri. Karl Lehmann, vescovo di Magonza, in Germania

Luoghi citati: Austria, Genova, Germania, Magonza, Roma, Vienna