Cossiga punisce lo «sgarbo» di Aznar di Giovanni Cerruti

Cossiga punisce lo «sgarbo» di Aznar Cossiga punisce lo «sgarbo» di Aznar «E' solo un piccolo impiegato, figlio di un franchista» Giovanni Cerruti inviato a BILBAO Le buone maniere, per comincia�re, come si deve. Un saluto al Re, all'amico Juan Carlos. E al pre�mier Aznar e alla sua signora? Niente di niente, «tanto l'etichet�ta non lo prevede». E poi, insom�ma, io sono un ex Capo di Stato e solo in questa sua Spagna mi capita di essere ricevuto senza il doveroso riguardo. Francesco Cossiga atterra nel Paese Basco e tiene il piccone pronto in valigia. «Gh insulti di Madrid li ho lasciati a Roma», assicura subito subito. Resterà almeno tre giorni, forse troppi per una promessa cosi impegnativa. For�se troppi per non cedere alla tentazione di sfruculiare «quel piccolo impiegato figlio di un impiegato franchista che, mi dicono, girava con la rivoltella e faceva lo sbruffone». Chi è? Az�nar. Quando era premier, nel '98, Massimo D'Alema pregò Aznar di seguire un suo consigho: «Cos�siga? Megho farselo amico». Allo�ra il premier spagnolo prendeva per l'ingresso di Forza Itaha nel Partito Popolare Europeo. Come è andata si sa, ha vinto il figlio dell'impiegato e adesso, dall'ulti�mo congresso di Berlino, Silvio Berlusconi è un popolare euro�peo. A Cossiga, quando riceve nella sua stanza d'albergo, basta un accenno per aprire la valigia: «Aznar vuole impadronirsi del Partito popolare europeo! E non ha nulla, non c'entra nulla con le nostre radici. Non esiste paragone(:tra lui e Berlusconi! Per questo ho detto a Silvio che mi auguro diventi il leader popola�re più votato e forte d'Europa!». Per ridimensionare Aznar, si capisce. Quando arriva in albergo lo accolgono come un vero amico del popolo basco. Il «dantzari» salta un'indiavolata «Aurresku», la danza di benvenuto. Ci sono i giomalisti'baschi che lo aspettano e i titoh dei quotidiani spagnoli che annunciano l'ulti�mo attentato dell'Età, un morto e tre feriti a San Sebastian. Cossiga è qui per ricevere il premio deha fondazione Sabino Arana, il padre del Partito nazionahsta basco. Uno xenofobo raz�zista, secondo il partito di Az�nar. E il Pnv, sempre secondo la medesima vulgata, sarebbe fian�cheggiatore dei terroristi del�l'Età se non peggio, il sostegno, la copertura etnica e ideologica. Indirettamente Cossiga viene in�dicato come il complice. Rispon�derà con un minuto di silenzio, in preghiera. «A me?». E' convin�to che l'accusa venga dalla Moncloa, il palazzo del premier Aznar. E la valigia si riapre. «NeUa mia vita pohtica sono stato tut�to, ma in particolare un implaca�bile ministro degh Interni. Ero KoSSiga. Ma in Itaha non ci sono mai stati squadroni della morte e mai i terroristi sono morti in carcere». E allora, dice, poche storie, questa dell'Età è una pessima storia, «ma per Aznar più che il terrorismo il pericolo è il nazionalismo basco, intende la lotta al terrorismo come lotta pohtica di parte». Insomma, non ha capito «che il terrorismo è frutto di idee impazzite e non può essere sconfitto se non si eliminano le ragioni pohtiche. Guai a confondere le cause con l'effetto. Non si può battere il terrorismo dividendo un Paese». I suoi amici del Partito nazio�nalista basco sono in difficoltà. Governano, ma non hanno più la maggioranza. Le elezioni, for�se a primavera, potrebbero an�dar male. L'Età che ha rotto la tregua, 40 attentati e 22 assassi�nati l'anno scorso, certo non aiuta. «Come dice un proverbio sardo, "gh amici si conoscono nelle necessità"», dice Cossiga. E dunque sia benvenuto questo scomodo premio, anche perché scomodo più per Aznar che per Cossiga. «So bene che hanno fatto di tutto per impedire que�sto viaggio, mi hanno perfino contattato per sapere cosa inven�tarsi per impedirmelo. Avevano la strada aperta: "Dite che non mi volete!". Non hanno avuto nemmeno questo coraggio». Co�me diceva D'Alema? «Megho farselo amico». Più che un premio questo di Bilbao sembra un regalo, l'occa�sione per infastidire Aznar. Lui «è un post-franchista che accet�ta la Costituzione perché non esiste altro». La sua signora «una prepotente maleducata» che manco risponde ai saluti personali e ai mazzi di rose. Ce n'è anche per chi è rimasto a Roma: da Amato che ha preso le distanze da questa visita alla «nota scritta da quella caricatu�ra del marito deha signora Zincone che sbanda tra Milosevic e i post-franchisti» (Lamberto Dini). Ma l'obiettivo vero è Aznar. Oggi ringrazierà per il premio Arana con una dedica di 13 pagine. «Al confronto anticipa le parole di Pajetta trasudereb�bero simpatia nei confronti del�la Repubblica di Salò». Gh sta venendo la voglia di insistere. «Quanto costerà affittare una casa a Madrid?». L'ex Capo dello Stato premiato a Bilbao come «amico dei Baschi» L'ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga ha ricevuto a Bilbao un premio della fondazione Sabino Arana padre del partito nazionalista basco