Rutelli alla prova dei collegi

Rutelli alla prova dei collegi Rutelli alla prova dei collegi Ulivo, oggi il vertice per placare il centro Maria Teresa Meli ROMA Si terrà oggi pomeriggio alle sei il vertice dei segretari di maggio�ranza con Rutelh. Ma quell'incon�tro, in cui si affronterà la quanto mai delicata e complessa questio�ne della distribuzione dei collegi, ieri stava per saltare, perché nel�la coalizione si sono aperte ferite difficili da rimarginare. Per tutta la giornata Mastella è stato lette�ralmente subissato di telefonate: candidato premier, vice candida�to premier, e poi Arturo Parisi hanno chiamato il leader dell'Udeur nel tentativo di ridurlo a più miti consigh. «Ma che me ne importa rispondeva quello dal�l'altro capo del filo anche se mi offrite ottanta collegi la questio�ne non cambia: la gente del cen�tro se ne sta andando». Il riferi�mento è anche a quell'Ortensio Zecchino che non ha ancora pre�so una decisione definitiva, ma che ha già chiesto al suo sottose�gretario Luciano Guerzoni di son�dare Tullio De Mauro per ottener�ne la disponibilità a guidare ad interim il ministero della Ricerca Scientifica. E se l'esponente popo�lare sta addirittura valutando l'ipotesi di dimettersi dal dicaste�ro, è segno che la sua trattativa con D'Antoni è quanto meno an�data molto avanti. Ieri, dunque, l'Ulivo era in fibrillazione. E la Margherita ri�schiava di saltare, ancor prima di nascere formalmente, perché Ma�stella poneva la questione della ragione sociale di questa aggrega�zione e invitava gh altri leader del cartello ad appoggiarlo nella sua richiesta di un ridimensiona�mento dei ds nella distribuzione dei collegi. Né Parisi né Castagnetti, però, lo hanno seguito, perché di fare la guerra alla Quer�cia, che ha in mano la maggior parte dei posti sicuri del centrosi�nistra, non ha voglia nessuno. E i leader di Ppi e Democratici non hanno nemmeno intenzione di accontentare un'altra richiesta dell'Udeur; quella di compensare la mancata candidatura di Ma�stella a Napoh tramite una redi�stribuzione delle quote all'inter�no della formazione di centro dell'Ulivo. Un pasticcio, insom�ma. Ghe alla fine si è risolto con la decisione di convocare un prevertice, nel primo pomeriggio, a cui prenderanno parte i numeri uno della Margherita. Un chiari�mento inevitabile, senza il quale il successivo summit non si po�trebbe tenere. Ma il fatto che la riunione si faccia non significa che i proble�mi siano risolti. Tutt'altro. L'Udeur è sempre sul piede di guerra, soprattutto dopo che il segretario regionale della Quer�cia campana, Gianfranco Nappi, ha sostenuto che in seguito alla decisione di candidare la Jervoli�no a Napoh ci dovrà essere un riequilibrio nei collegi parteno�pei a favore dei ds e a discapito del centro della coalizione. «Que�sto è inaccettabile», ha fatto sape�re il partito del Campanile. Non solo: l'Udeur ha il dente avvelena�to con De Mita, che viene visto come l'artefice dell'operazione che ha portato al siluramento della candidatura Mastella. Per�ciò ieri alarne frasi pronunciate dal segretario del Ppi campano («è più facile che vinca la Jervoli�no piuttosto che vinca Rutelh»; «vorrei non candidarmi: l'unico motivo che mi spinge è il piacere di fare l'opposizione a Berlusco�ni») facevano il giro dei mastelhani e venivano esibite come prova della malafede di De Mita. L'agitazion e del centro dell'Uli�vo, quindi, è ormai permanente. E più si avvicina il giorno della distribuzione dei «seggi» sicuri, ossia dei posti di capohsta sul proporzionale, le cose peggiora�no. Mastella vorrebbe guidare la Margherita in Campania sud, ma De Mita lo accetterà? Tra Salvato�re Cardinale e Sergio MattareUa si è già scatenata la guerra su chi dovrà capeggiare la lista nella Sicilia Occidentale. Anche in Emilia Romagna c'è una poltrona per due: chi ci andrà, Castagnetti o Parisi? Le grane per Rutelh sono tante. I ds, per il momento, guar�dano a quel che accade nella Margherita senza intervenire. Ie�ri Veltroni si è limitato a dare qualche suggerimento al candida�to premier per calmare gh animi e smussare gh angoli. Ma di tutto questo travaglio non vi era traccia alcuna nel Rutelh pùbblico, che, con la stes�sa «nonchalance», citava un pas�so di una canzone di Tonino Carotone, «Me cago en el amen), e poi annunciava la nascita di un nuovo ministero, quello della Tu�tela dei consumatori, alla faccia della legge Bassanini che non prevede l'istituzione di nuovi di�casteri. Ma poco importa, quella di Rutelh è una mossa propagan�distica azzeccata. E il candidato premier del centrosinistra sa se ce ne vogliono di mosse come questa, per un Uhvo che stenta ancora a dare di sé l'immagine di uno schieramento compatto e unitario. Ottimismo per le elezioni «Farò un ministero per la tutela dei consumatori» I J f!. Francesco Rutelli con il numero due dei ds Pietro Polena

Luoghi citati: Campania, Roma, Romagna, Sicilia Occidentale