«Mio marito non indagava sul golpe»
«Mio marito non indagava sul golpe» «Mio marito non indagava sul golpe» EldaDe Mauro respinge la pista Borghese Guidò Ruotolo ROMA SONO passati trent'anni da quando mio marito non è più tornato a casa. Trent'anni per sentirsi dire da un pentito che Mauro è stato ucciso per il golpe Borghese. A me sembra un racconto stra�no, non vorrei che fosse un'al�tra azione di disturbo». Pensa al depistaggio la signora Elda De Mauro, vedova del giornali�sta de «L'Ora» Mauro De Mau�ro, scomparso la sera del 16 settembre del 1970. Da un mese la procura di Palermo ha ricevuto gli atti spediti da Pavia, dal giudice Calia che, indagando sulla strage di Bascapè, sulla morte del presiden�te dell'Eni Enrico Mattei avve�nuta la sera del 27 ottobre del 1962, si è imbattuto nel seque�stro De Mauro. L'ipotesi di Pavia è che il giornalista sicilia�no sia stato eliminato perché sapeva del mistero di Bascapè. Una settimana fa la procura di Palermo ha sentito un pentito di Altofonte, Francesco Di Car�lo, che ha raccontato che a uccidere De Mauro fu Cosa nostra su indicazione anche di pezzi delle istituzioni, dei ser�vizi segreti, perché il giornali�sta sapeva del golpe che il Principe nero, Junio Valerio Borghese, stava preparando nell'estate del 1970.. ^ . -p Signora De Mauro, crede alla storia del golpe Bor�ghese? Suo marito, che aveva fatto parte della Decima Mas, conosceva il principe Junio Valerio Borghese? «Non aveva questo onore. Il Principe mi scrisse una lette�ra, dopo la scomparsa di Mau�ro, augurandosi la sua libera�zione. No, alla pista Borghese non ci credo. Ricordo bene quell'estate, l'ultima estate di Mauro. Mio marito era immer�so nel lavoro commissionato dal regista Franco Rosi, che doveva girare un film su Mat�tei. Mauro non parlò altro che di Mattei, quell'estate». Il pentito Di Carlo ha det�to che suo marito andava spesso al Circolo della Stampa di Palermo, pro�prio per raccogliere noti�zie sul golpe Borghese... «Non sta in piedi questa storia, è ridicola. Lo sannòHutJji a Palermo che in agosto il Circo�lo è chiuso. E poi mio marito metteva piede al Circolo solo due volte l'anno, quando con le nostre bambine andavamo a prendere, a Natale, i regalini sotto l'albero, e a Pasqua l'uo�vo di cioccolata». L'estate'del 1970. Mauro si occupava d�Mattei per Rosi: perché escludere che pensasse anche al gol�pe Borghese? «Ogni pentito dice la sua. Ini�ziò Buscetta prima tacendo perché i tempi non erano matu�ri e poi, parlando di Mattei, ha ipotizzato il ruolo delle Sette Sorelle. Poi sono venuti i Mannoia e anche Mutolo a dire la loro su mio marito. Mi dispia�ce che qualcuno si presti a fare da megafono a quésti pentiti. Sono certarche lui stava lavo�rando solo sul caso Mattei:Quell'estate, prima che partis�si con mia figlia Junia per l'Austria mio marito rimase a Palermo con nostra figlia più grande, con Franca mi pare che fosse giugno, Mauro ebbe l'offerta di collaborare con Ro�si. Era molto contento di farlo, ha lavorato solo a questo in quelle settimane». Nel diario, sua figlia Junia accenna a. quell'ultima volta che suo padre, suo marito, a tavola parlò del�la morte di Mattei. Ricor�da? «E come potrei non ricordarlo? Era quel famoso martedì. Il sabato si sarebbe dovuta sposa�re Franca, mio marito scom�parve il mercoled�sera. Dunque, quel marted�a tavola si parlò del caso Mattei. Mauro disse che aveva finito il suo lavoro, che aveva saputo che a decidere la morte di Mattei era stato il presidente...». Con i magistrati, Junia ha parlato del presidente Cefis. «Mio marito stava per pronun�ciare quel nome quando trillò il campanello. Con il senno di poi, ci siamo convinti che il riferimento fosse a Cefis». In quei giorni suo marito usò mai delle espressioni forti del tipo: «Ho scoper�to qualcosa che farà tre�mare l'Italia...?». «Qualcosa del genere lo disse un mese prima della sua scom�parsa, al mare. Usò quel�l'espressione riferendola esclu�sivamente al caso Mattei». Signora De Mauro, più di trent'anni sono passati dal 16 settembre del 1970, quando scomparve suo marito. Guai è il suo ulti�mo ricordo di Mauro De Mauro? «Che sofferenza non sentire più quel campanello. Lui ave�va le chiavi ma ogni sera, quando tornava a casa, si an�nunciava suonando il campa�nello. Più che una immagine, l'ultimo ricordo di mio marito è quella telefonata che mi fece. Era rattri^tj&Qjperché era an�dato allo staBlmnento per farsi un bagno e sperava che Fran�ca, nostra figlia, si fermasse con lui a fare un tuffo. E invece Franca lo lasciò solo». Un pentito: aveva scoperto l'accordo tra Cosa Nostra e i cospiratori La moglie: Mauro era totalmente immerso nel lavoro sul caso Mattei A sinistra Elda De Mauro nel i 970 con II cognato Tullio, attuale ministro della Pubblica Istruzione. Sotto, Valerio Junio Borghese, il principe che tramò un golpe di estrema destra nell'estate del 1970 US Mauro De Mauro il giornalista deir«Ora» di Palermo assassinato il 16 settembre 1970
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