Ramasso: zoologia e libertà

Ramasso: zoologia e libertà Ramasso: zoologia e libertà Rivive l'eterna poetica «pièce» naturale degli animali sorpresi nel loro ambiente FINO al 6 di febbraio espone negli spazi di Fogola Galleria Dantesca (piazza Carlo Felice 19) il pittore Marco Ramasso (orario dalle 10,30 alle 19,30, la domenica dalle 10,30 alle 13). L'artista va annoverato nella schiera degli «animalier»: oggetto della sua ricerca e della sua produzione è la natura, soprattutto quella rappresentata da animali selvatici in piena libertà. Ogni lavoro di Ramasso è per prima cosa frutto di attente osservazioni di viaggio, in base alle quali vengono acquisisci fin nei minimi particolari gli aspetti veristici del soggetto: ma sia questo sia l'ambiente circostante diventano poi attore e scena di quell'eterna e inesauribile «pièce» che è appunto la storia naturale. Ecco allora la maestosa tigre accucciata regalmente su un ramo, la lepre bianca che fugge terrorizzata dinanzi alla lince, pacifici mufloni del Montana, cormorano e gabbiani in sosta su uno scoglio macchiato di licheni. Gli effetti di luce, di colore e psicologici sono ottenuti con infallibile tecnica grazie alla scelta del fondo (tela, carta, masonite, pergamena) e del materiale usato (olio, acrilico, tempera all'uovo). [1. e] «Macchie nel blu» di Marco Ramasse è una tempera all'uovo su masonite

Persone citate: Fogola, Marco Ramasso, Ramasso

Luoghi citati: Montana