Cartoni scatenati

Cartoni scatenati Cartoni scatenati SE il buongiorno si vede dal mattino, si può dire che il Massimo 3 (e cioè la sala che il Museo Nazionale del Cinema programmerà in proprio) ha iniziato alla gran�de, con la bella retrospettiva su Chuck Jones proposta dà Fabrizio Liberti e Michele Fadda. Anche se il nome di Jones non è certo straconosciuto (persino tra gli addetti ai lavori), lo sono sicuramente i personaggi da lui inventati. Bugs Bunny il coniglio e Daffy Duck il paperotto, infatti, sono tra i più famosi cartoni animati prodotti dalla War�ner: hanno fatto ridere intere generazioni e mantengono in�variato il proprio fascino an�che presso i bambini di oggi (ma gli adulti non sono da meno). La comicità surreale, il rit�mo scatenato, le trovatescoppiettanti che li caratterizza�no costituiscono imo dei risul�tati più elevati mai raggiunti dal cinema di animazione: e lo dimostra il fatto che questi personaggi, che prendono il via nei lontani-Anni Quaran�ta, mantengono intatto il pro�prio fascino. Dovendo espri�mere una preferenza persona�le, la palma del divertimento va sicuramente a Willy il coyote: ingegnoso e sfortuna�to, è l'esempio di personaggio negativo molto più simpatico del suo rivale buono Beep Beep (che in originale si chia�mava Road Runner). Ma l'attività di Chuck Jo�nes travalica i suo personaggi più famosi. E' da poco tempo uscito sugli schermi italiani «Il Grinch», interpretato da un irriconoscibile Jim Carrey: bene, questo personag�gio che vuole rubare il Natale deve la sua popolarità ameri�cana (mentre qui da noi era fino ad adesso sconosciuto) iroprio grazie a un memorabie cartoon diretto dallo stesso Jones. E' proprio questa sua versatilità ad attirargli l'am�mirazione dei maggiori regi�sti della Hollywood di oggi: a parte Ron Howard (che ha firmato questa nuova versio�ne di «il Grinch»), lo adorano Steven Spielberg (che lo omag�gia ripetutamente in «1941: allarme a Hollywood» e che vuole con sé sul set mentre sta girando il film) e Joe Dante (che gli chiede di reahzzare le sequenze d'animazio�ne per «Gremlins 2»). Quella del Massimo è la classica rassegna che accon�tenta contemporaneamente i cinefili più spinti e gli amanti del divertimento: infatti, sa�rebbe bello vedere in sala padri intellettuali e figli ra�gazzini, uniti di fronte a uno dei grandi nomi dell'anima�zione intemazionale. La rassegna è cominciata mercoled�24 (il giomo del�l'apertura della sala), e conti�nua fino a luned�29 gennaio. In agenda, a pagina 31, riportiamo i titoli dei cartoons in programma. Chi volesse sapere di più sull'opera di Jones può leggersi il bel libro che accom�pagna la rassegna e che sarà presentato sabato 27 alle ore 18, con una tavola rotonda al Massimo, dagli autori Fad�da e Liberti, dal regista di animazione Guido Manuli, dai critici Alfio Bastiancich, Luca Raffaelli, Ronnie Scheib e Chiara Magri e da Gianni Rondolino, storico del cinema e vero e proprio genius loci: si deve a lui e alla sua storia del cinema d'animazione se i cartoni animati, fino a quel momen�to considerati cinema mino�re, hanno finalmente ottenu�to l'importanza che merita�vano nella storia del cinema. Stefano della Casa LA PRIMA RASSEGNA DELNUOVO MASSIMO E' DEDICATA Al CARTOON DI UN GRANDE AUTORE DEL CINEMA AMERICANO Cartoni scatenati Beep-Beep e Willy il Coyote: un'infinita «sfida infernale» ad alta velodtà nata dalla fantasia di Chuck Jones

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