«lo, cassintegrato da Bse nel mio macello deserto»

«lo, cassintegrato da Bse nel mio macello deserto» SENZA UVVORO «LA NOSTRA ATTIVITÀ E CROLLATA DAL 95 PER CENTO» «lo, cassintegrato da Bse nel mio macello deserto» testimonianza ìolo Baroni H O dovuto convincere anche i miei figli e mia moglie. È stato difficile, ma ho detto: o mangiate la carne o mangiate la verdura! Per me la carne bovina come alimento è insosti�tuibile. Certo, poi bisogna preten�dere che sia buona e soprattutto sana. I macellai? Loro mi guarda�no con occhi disperati e mi chiedono "cosa faremo?", oppure "cosa succederà?"». «Mi chiamo Davide lori, lavo�ro come venditore al macello di Pegognaga, il terzo impianto più grande d'Italia, dal 1978. Da questa settimana siamo fermi. Eravamo abituati a lavorare a regime 2500 capi la settimana, adesso non arriviamo a 200. Un crollo spaventoso, superiore al 950Zo». «Il colpo di grazia ce l'ha dato la scoperta del primo caso italia�no di Bse; fino ad allora, invece, eravamo riusciti a reggere. Ades�so poi che è stato scoperto anche un secondo caso... Da questa settimana si fa cassa integrazio�ne: si va a lavorare, si fa quello che c'è da fare e poi, per il resto delle ore, c'è la cig. Che arriva anche all'80 per cento dell'orario di lavoro. Con i miei colleghi qui siamo in tutto 120 ci sentiamo delle vittime. Non ab�biamo la sensazione che la vicen�da sia gestita. Cosa faranno, quando decideranno?». «Con mucca pazza noi abbia�mo cominciato a combattere dal '94, quando il caso è scoppiato in Inghilterra. Per fortuna, la filoso�fia della nostra azienda, che ha come soci sono circa 1500 produt�tori-allevatori delle province di Mantova, Cremona, Modena, Ve�rona, Vicenza e di tutta la parte medio-alta della pianura pada�na, non punta al guadagno, ma mira essenzialmente a dare conti�nuità ad ima serie di tradizioni. Ci ha sempre guidato la logica della qualità del prodotto. Que�sto non significa che abbiamo la certezza matematica su tutto, ma per buona parte sì. Siamo infatti in grado di controllare a 360 gradi tutta la filiera, dal produttore, ai trasformatori, si�no alla carne che arriva sul punto vendita. I nostri allevatori si sono dati delle regole molto precise, dei capitolati, ed in base a questi operano. Il nostro mag�gior cliente è la Coop, e anche con loro sono stati fissati dei paletti ben precisi sulla qualità delle carni per garantire al massi�mo i consumatori. Si va dal tipo di alimentazione degli animali, agli standard di allevamento, sino ai controlli periodici da effettuare. Abbiamo anche un laboratorio intemo, dove svolgia�mo sistematicamente controlli sui campioni degli animali che ci vengono fomiti». «I primi segnali di crisi vera li abbiamo avuti a novembre del�l'anno scorso. Abbiamo risolto smaltendo le ferie arretrate e riducendo l'orario di lavoro. Poi le feste di fine anno hanno fatto ripartire i consumi e siamo torna�ti alla normalità». «Ma sabato scorso, quando il primo caso italiano è diventato ufficiale, la situazione è letteral�mente precipitata. I consumi si sono fermati: la gente si è sentita presa in giro, buggerata, perché fino a quel momento gli era stato spiegato che il «problema Bse» non ci toccava, stava fuori dai nostri confini. Adesso però sia�mo al secondo caso ed è naturale che la gente sia sempre più allarmata e disorientata». «Il problema è che dal '94 le farine animali non dovrebbero più circolare, e invece... Invece c'è chi imbroglia, c'è chi importa carni non garantite dall'estero. Esiste un problema di controlli, che o sono pochi o addirittura non vengono effettuati. Per que�sto la nostra azienda ha denun�ciato due ministri, Veronesi e Pecoraro Scanio, e il direttore dell'istituto zooprofilattico di Brescia da cui dipendiamo per i controlli. Denunce con richiesta di danni, per come hanno gestito il caso in queste settimane. Vero�nesi, che si definisce un vegeta�riano, è chiaramente un nostro nemico; quanto a Pecoraro Sca�nio, è chiaro che non sa di cosa si stia parlando... Non a caso hanno dovuto nominare un commissa�rio speciale che di came ne capisse qualcosa. Da questa setti�mana intanto, come ritorsione, non macelliamo più gli animali che hanno più di 30 mesi. Non escludo che se non ci saranno delle decisioni concrete arrivino anche azioni molto più pesanti. La svolta può arrivare solo se saremo in grado di dare garanzie di sicurezza al consumatore, il primo che deve essere convinto che da adesso in poi la came è sicura, garantita». «Superata la crisi inglese der94 ci è arrivata questa mazzata e oggi i consumi sono inesistenti Ho faticato a tranquillizzare persino i miei figli e mia moglie»

Persone citate: Ades, Pecoraro Sca, Pecoraro Scanio, Veronesi

Luoghi citati: Brescia, Cremona, Inghilterra, Italia, Mantova, Modena, Pegognaga, Vicenza