Galapagos, la macchia si allarga

Galapagos, la macchia si allarga Arrestati il comandante e l'intero equipaggio. Già versati 863 mila litri di petrolio Galapagos, la macchia si allarga Le onde hanno aperto altre falle nella nave QUITQ La forza distruttiva del mare ha aperto ieri nuove falle nella petroliera «Jessica» arenatasi una settimana fa, nell'arcipela�go delle Galapagos, al largo dell' isola di San Cristobal. Secondo le ultime stime, ammonterebbe�ro ormai a 863.000 i litri di petrolio che minacciano l'ecosi-. stema della inestimabile riserva naturale. Ieri il comandante del�la nave, Tarquinio Arevalo, e l'intero equipaggio sono stati arrestati. Prima che la nave venisse ulteriormente danneggiata dal�la forza dell'acqua che si infran�geva sul relitto, le squadre di soccorso, con l'aiuto della guar�dia costiera americana, sono riuscite a pompare via una par�te del combustibile rimanente. Ma alcuni soccorritori sono ri�masti feriti da un'onda gigante, che é andata a schiantarsi con�tro la prua della petrohera. Le altre squadre addette all'opera�zione di disinquinamento tenta�no nel frattempo di contenere la macchia, utilizzando sostanze assorbenti. Nelle ore precedenti una mano insperata era stata data loro dai venti e dalle corren�ti, che avevano spinto la chiazza verso Nord. La notizia dell'arresto del capitano e dei suoi uomini é stata resa pubblica dal direttore della marina mercantile ecuadoriana Gonzalo Vega. Il comandante Arevalo, e i marinai, ha detto Vega, non potranno parlare con i giornalisti prima di essere interrogati perché potrebbero subire delle pressioni e fare dichiarazioni «non pienamente rispondenti al vero» sull'inciden�te e sulla susseguente fuoriusci�ta di petrolio. Da luned�scorso a ieri l'incli�nazione della «Jessica» é aumen�tata da 40 a 60 gradi e la petroliera, gravemente danneg�giata, è molto instabile. Secondo ' gh esperti il petroho non dovreb�be raggiungere le spiagge, ma il combustibile nel frattempo ha già avuto tempo di danneggiare alcuni uccelli e mammiferi di questo ecosistema unico al monSecondo il governo dell'Ecua�dor, l'emergenza ambientale du�rerà almeno tre mesi, anche se sempre secondo le autorità di Quito non é ancora il caso di «gridare al disastro». «Non par�liamo ancora di tragedia né di disastro afferma il. consighere del ministero dell'ambiente Mauro Servino bens�di un grave problema ambientale». Bi�sogna essere grati degh aiuti intemazionah e delle condizioùi meteorologiche favorevoli, ag�giunge Servino, perché hanno contribuito a limitare le conse�guenze ambientah di un inciden�te che altrimenti avrebbe ri�schiato di provocare una cata�strofe. Tuttavia, ha aggiunto sempre Servino, la fragilità eco�logica dell'arcipelago richiede una vigilanza costante, per cui l'emergenza potrebbe anche du�rare anni: bisognerà verificare continuamente le riptercussioni della fuoriuscita delle centinaia di mighaia di litri di petroho sulla fauna e la flora della zona. La chiazza contaminante s�è estesa su un braccio di mare fra i mille ed i tremila chilometri quadrati, anche se per ora non é arrivata a danneggiare le zone più delicate ad alta biodiversità, soprattutto sulla costa delle iso�le. Da Bruxehes, intanto, la Commissione dell'Unione Euro�pea ha annunciato l'invio di tre esperti per contribuire alla boni�fica, [e. st.] Alcuni soccorritori sono rimasti feriti da un'onda gigante che ha colpito la prua durante l'intervento Una scena del disastro ecologico alle Galapagos. Un iguana, in primo piano, sembra ignaro del relitto della petroliera «Jessica» che continua a versare carburante in mare

Persone citate: Arevalo, Gonzalo Vega, Mauro Servino, Tarquinio Arevalo, Vega

Luoghi citati: Quito