Bush; operazione fascino di Andrea Di Robilant

Bush; operazione fascino Bush; operazione fascino Tratta con i democratici su scuola e tasse Andrea di Robilant corrispondente da WASHINGTON George W. Bush intensifica la sua «charm offensive» l'operazione seduzione che ha scatenato verso il Congresso per ottenere un pri�mo rapido successo scuola o tasse che dia agh americani l'immagine di un'amministrazio�ne collaborativa e vincente. Per il secondo giomo di fila il presiden�te ha ricevuto i capi repubblicani e democratici della Camera e del Senato per favorire un chma di intesa. E far dimenticare i rappor�ti tesi e spesso difficili che regna�vano tra Casa Bianca e Congresso ai tempi di Bill Chnton. Bush pare a volte cos�preso dal desiderio di apparire come l'anti-Clinton che la sua insisten�za sulla sua volontà di collabora�re è a tratti quasi eccessiva. «Spero che la gente cominci a capire che quando dicevo che il ramo esecutivo lavorerà con il ramo legislativo per fare il bene del Paese non si trattava di parole ài vento», è tornato a ripetere ieri il presidente dopo la riunione con i deputati e senatori. E ancora: «Manterrò l'abitudine di queste riunioni perché è giusto lavorare insieme». In realtà i contrasti in materia di scuola e di tasse rimangono e non sarà facile superarli nelle prossime settimane. Al di là della buona volontà dimostrata dal pre�sidente e del clima cordiale che si è effettivamente instaurato, biso�gnerà vedere se Bush è anche disposto a fare compromessi con un Congresso che oggi è dominato dalle forze di centro. Nell'immediato l'unica zeppa ghela sta infilando un altro repub�blicano il suo ex rivale John McCain. Il senatore deh'Arizona è deciso ad andare avanti da subito con la sua riforma sul finanzia�mento dei partiti riforma che non piace a Bush anche se finirà per intralciare l'agenda del presi�dente. Ieri sera Bush ha ricevuto Mc�Cain alla Casa Bianca proprio per cercare di smussare gli angoh di un rapporto che promette comun�que di rimanere spinoso nei pros�simi mesi. Alla fine i due hanno siglato una tregua. McCain ha promesso che non lavorerà con�tro il presidente, ma ha insistito che la sua riforma non può aspet�tare e che se la Casa Bianca cercherà di fermarlo allora sarà guerra. I democratici, da parte loro, concentrano il loro fuoco sulla nomina di John Ashcroft, il con�troverso ex senatore del Missou�ri, a Guardasigilli. Il voto per la sua conferma era previsto per ieri, ma la sinistra democratica, guidata da Ted Kennedy, ha mano�vrato per tenere Ashcroft sulla graticola per un'altra settimana. «La conferma non è in dubbio», assicurano fonti del Senato. «Ma i democratici vogliono farlo soffri�re ancora un po'». Nel frattempo Bush è già alle prese con la sua prima crisi inter�na i black-out in California. La Casa Bianca ha deciso di prolunga�re di altre due settimane le forni�ture energetiche d'emergenza per dare tempo alla Stato di trovare soluzioni. Ma Bush ha promesso che le forniture non saranno ga�rantite oltre quel periodo, per non ridurre le risorse energetiche de�gli Stati limitrofi. Passate le due settimane, insomma, la Califor�nia dovrà cavarsela da sola per risolvere una crisi provocata da un eccesso di deregulation in un periodo di enorme consumo. Sul fronte intemazionale (men�tre il leader cubano Fidel Castro si augura che il presidente degli Stati Uniti «non sia cos�ignorante come sembra né tanto mafioso come lo presentano») sono cominciati i primi contatti con Mosca. Bush ha ricevuto una lettera da Vladimir Putin in cui il presidente russo ha fatto le congratulazioni per il suo insediamento ed ha tracciato un possibile percorso per intensificare al più presto i rapporti tra Russia e Stati Uniti, inclusa la possibilità di un vertice in tempi relativamente brevi. Pu�tin ha anche mandato una lettera a Clinton ringraziandolo per la sua disponibihtà al compromesso forse un modo per incoraggiare Bush a non procedere con il suo piano controverso per uno scudo missilistico? U ex rivale McCain insiste con la legge sul finanziamento dei partiti Una lettera di Putin che propone subito un vertice Usa-Russia George W.Bush, già alle prese con i problemi di politica interna e con la grande politica internazionale: la lettera di Putin riapre il dialogo con il Cremlino

Luoghi citati: California, Mosca, Russia, Stati Uniti