Pacchetto sicurezza centrosinistra battuto di Guido Ruotolo

Pacchetto sicurezza centrosinistra battuto Pacchetto sicurezza centrosinistra battuto Sdi e Verdi votano no. L'opposizione: elezioni subito Guido Ruotolo ROMA La disfatta della maggioranza si con�suma poco dopo le undici, quando il presidente di turno della Camera, Lorenzo Acquarono, legge i risultati: «202 sì, 195 no, 2 astenuti. La Camera approva». Quel che viene approvato è l'emendamento Pisapia che sopprime l'articolo uno del pacchetto sicurezza. Dai banchi dell'opposizione si leva un coro: «Elezioni... elezioni». La maggio�ranza incassa il colpo, la prima reazio�ne è quella di chiedere un nuovo voto perché ci sarebbero stati molti «piani�sti» all'opera, molti deputati che avrebbero votato per i colleghi assen�ti. Ma la richiesta non passa. Qualche mugugno e qualche indice puntato dalla maggioranza (divisa: perché Sdi e Verdi votano con l'opposizione) con�tro gh assenti della maggioranza: 19 Ds (tra questi Veltroni e D'Alema); 6 dei Comunisti itahani, compreso il segretario Diliberto; 12 del Ppi, De Mita, Russo Jervolino, Carotti.... Ma i leader della maggioranza attaccano la Casa delle libertà. In serata, intervie�ne persino il presidente del Consigho, Giuhano Amato: «Il centrosinistra vie�ne accusato dal centrodestra ogni giorno di essere troppo garantista sul problema sicurezza. Stamani (ieri mat�tina, ndr) l'opposizione si è accodata alla frangia più garantista della mag�gioranza bocciando l'articolo meno garantista: si tratta di una formidabi�le strumentalizzazione del Polo». L'articolo bocciato in una seduta che ha visto molte polemiche nei confronti del ministro dell'Interno, Bianco è quello che avrebbe reso molto più complicata la concessione della sospensione condizionale della pena, prevedendo delle restrizioni: il giudice avrebbe dovuto motivarla spe�cificando gh elementi che lo portava�no a ritenere che il colpevole si sareb�be astenuto dal commettere ulteriori reati. Vendi e Sdi sono contrari a queste restrizioni, lo dicono aperta�mente e concordano con il governo di far esprimere il voto a favore del�l'emendamento soppressivo di Pisapia (Rifondazione Comunista) soltan�to da due esponenti per ogni gruppo (sui venti voti a disposizione, sulla carta): Paissan e Cento per i Verdi, Villetti e Crema per lo Sdi. Si giustifica Crema: «I socialisti hanno dissentito rispetto a tm testo in cui la limitazione della sospensione condizionale si pre�stava a equivoci e generalizzazioni». E Paissan, dei Verdi: «Sul complesso del provvedimento la maggioranza è d'ac�cordo, e il no all'articolo 1 non pregiu�dica il provvedimento. E' penosa la strumentalizzazione...». Per tutta la giornata i leader dell'Ulivo ripetono le critiche alla Casa delle libertà: «Nelle piazze il Polo infiamma la folla al grido tolleranza zero e in parlamento fa il contrario» (Mussi, Ds); «La destra parolaia e trasformistica predica la tolleranza zero nelle piazze sostiene la pena virtuale per tutti in Parlamento» (Soro,Ppi). L'opposizione rivendica la boccia�tura dell'art. 1 del pacchetto sicurezza e critica l'insieme delle misure: «E' un palliativo». Sul dietrofront rispetto all'accordo raggiunto l'altra sera nel comitato ristretto, Alfredo Mantova�no, An, ricorda che l'accordo prevede�va l'introduzione di un comma aggiun�tivo all'articolo 1 che non c'è stato: «Questo pacchetto è senza novità. Sugli altri articoli ci siamo astenuti )erché è difficile essere contro il nula». Passano gh altri articoli, non tutti, oggi si devono approvare gh ultimi cinque articoli e i due accantonati ieri sera, il 4 e il 13. Passano con l'asUnsione della Casa delle libertà. Ma il clima tra maggioranza e opposizione resta teso per tutta la giornata. In Aula, dai banchi della Casa delle libertà è pole�mica aperta contro il ministro Enzo Bianco, che viene contestato perché al «Question timo» non risponde sull'ag�gressione torinese al parlamentare leghista Boi^ghezio. Il ministro dell'In�terno commenta la soppressione del�l'articolo 1 del pacchetto sicurezza: «E' un clamoroso autogol del Polo: forcaioli nelle piazze e ipergarantisti in Parlamento». Il ministro Fassino: «Ma sono state approvate diverse novità: si inaspriscono le pene per il furto in appartamento e lo scippo; si riducono i casi per cui è ammesso il ricorso in Cassazione; si riducono i tempi dei ricorsi in Cassazione per rendere più rapida la conclusione dei processi; vengono amphati i poteri di indagine della polizia giudiziaria». Troppi assenti nella maggioranza: 19 ds, 12 popolari eódiRifondazione

Luoghi citati: Crema, Roma