Mercato nero di bovini, 60 indagali a Venezia di Pierangelo Sapegno

Mercato nero di bovini, 60 indagali a Venezia Mercato nero di bovini, 60 indagali a Venezia «Migliaia di capi rubati per evitare i test anti-mucca pazza» Pierangelo Sapegno inviato a VICENZA All'improvviso, siamo diventati un Paese di mucche pazze e mucche morte, un Paese di vac�che rubate, di macelli clandesti�ni e di allevamenti pirata, un Paese dove persino la camorra si interessa alle mandrie e dove l'età dei vitelli conta quasi come i titoli in Borsa. Probabilmente, è la solita Italia. Solo che adesso c'è qualcuno che denuncia e inda�ga. A Camisano, nel vicentino, hanno trovato 107 carogne di vitelli abbandonate nei campi della Cascina Giuliana. Il tenente dei carabinieri Paolo De Grassi, dei Nas, dice che «non si può escludere un traffico clandestino di animali». Pochi chilometri più in là, altra indagine, a Venezia, del sostituto procuratore Emma Rizzato. Di nuovo i Nas, questa volta di Bologna: migliaia di bovini immessi sul mercato con documenti falsificati per nascon�dere che si trattava di animali rubati. Con questi furti si posso�no macellare le bestie senza al�cun controllo dell'autorità sani�taria: il consumatore, chi se ne frega. Sessanta indagati: associa�zione per delinquere finalizzata al furto e alla ricettazione. Molti di loro sono nomadi di origine slava. Ma gli organizzatori del traffico sono itahanissimi e lo gestiscono con allevatori e macel�latori compiacenti: quanti di lo�ro stanno protestando in questi giorni contro i giornali e la pohticà che uccidono la mucca italia�na? A sfogliare la cronaca, altre notizie come queste si accumula�no, dal Nord al Sud. Una stalla di Piazza Armerina (Enna) aveva mangimi alla farina di carne (vietati da sei anni), acquistati dalla ditta Marina di Ragusa: da sabato sotto vincolo sanitario. Pare che la Asl li avesse già individuati, ma la Regione aves�se taciuto. A Villa Litemo (Caser�ta) i carabinieri hanno scoperto un macello clandestino. Pnoprietario del Ghana, gestione della camorra. Poi c'è il caso dei mangi�mi fuorilegge prodotti a Forl�e Cuneo e venduti a Pierre Moynier, da Gap (Francia): lui li dava alle sue mucche che cresceva e poi vendeva in Italia. Giro chiu�so, tutti contenti. Certo, a rileg�gersi queste nuove, la sensazio�ne è che la frisona 103 di Pontevico non debba restare per tanto tempo l'unica mucca pazza della storia italiana. Là, nella campa�gna bresciana, la situazione non è cambiata, 60 trattori davanti alla cascina, i Cobas del latte che fanno presidio e protesta, spargendo lacrime amare. Per tutti, Giovanni Lisioli: «La carne italia�na è sicura. Al macello i bovini vengono controllati tutti. Non c'è pericolo che una bestia mala�ta finisca sul mercato». Come la mettiamo con i vitelli rubati a Venezia? Alcune migliaia, specifi�cano i carabinieri. E con l'alleva�mento di Camisano? L'indagine, guarda caso, è scattata proprio da Brescia. Seguendo ima pista che viene dalla Malpensata? La notizia oggi è che gli inquirenti hanno disposto le analisi sui mangimi e sui vitelli vivi della fattoria: non vuol dire che stan�no cercando il prione della Bse? Danilo Serafin, imo dei titola�ri, dice che tutte quelle mucche erano state abbandonate sui cam�pi «perché non ci sono più le ditte che smaltiscono gli animali mor�ti». Vero. Prima, quelle carcasse venivano usate per la farina, che adesso è vietata. Piccolo partico�lare: non è vietata da oggi. Ag�giunge Serafin: «Le carcasse so�no di vitellini da latte, tolti preco�cemente alle madri destinate al�la produzione industriale; picco�li di poche settimane in genere sottopeso, morti per malattie ne�onatali». Il sindaco di Camisano, Prezalis Eleutherios, spiega che «Serafin ha un giro di nulle vitelli alla settimana. Li commerciahzza, li prende e li rivende o li porta al macello». Qui, dice, ci sono 440 aziende agricole e allevamen�ti: è la fabbrica dei campi. Un po' fuori, sulla statale per Padova, Drima di entrare a Camisano, c'è a cascina Giuliana, di Tarquinia Serafin e dei suoi figli. Un debole sole, luce fioca. L'ingresso è impe�dito dai nastri tracciati fra gli alberi. Per vedere le bestie acca�tastate sul prato come in un grande cimitero a cielo aperto, bisogna puntare l'obbiettivo del�la macchina fotografica. Scena�rio agghiacciante. Camisano sta diventando un po' il simbolo di quello che sta succedendo. Ma nessuno se n'era mai accorto prima? Possibi�le? E perché cos�all'improvviso? Secondo gli inquirenti, «la deci�sione di abbattere tutti i capi a Pontevico, ha spinto alcuni alle�vatori disonesti, che hanno dato da mangiare ai loro animali an�che delle farine di carne, a na�scondere le loro bestie per evita�re che facciano la fine di quelle dei Greci». Così, «i più spregiudi�cati inscenano finti furti, guarda caso di vecchie mucche da latte che nessuno penserebbe mai di rubare, o comunque di animali oltre i 30 mesi, da spedire in macelli clandestini o in qualche discarica, lontano dall'alleva�mento di provenienza che sarà cos�salvo». Un'altra possibilità è proprio quella su cui indagano a Camisano: cambiare le targhet�te. Cos�venderebbero le mucche come se avessero meno di 30 mesi, o le spedirebbero ai macelli clandestini: ci penseranno loro a immettere la carne in circuito. A fame le spese sarebbero sempre i consumatori. Ma evidentemen�te, fino a oggi, questo non è stato un problema per nessuno. L'indagine è in corso con la collaborazione dei Nas di Bologna Per ora le ipotesi di reato sono furto e ricettazione Dopo il ritrovamento di 107 vitellini morti da oggi nel Vicentino al via controlli sui mangimi e sugli animali vivi della cascina Emergenza mucca pazza: resta sempre alta la tensione davanti alla cascina di Pontevico, nel Bresciano, dove gli allevatori mantengono i loro presidi VENETO LA MAPPA DEI SEQUESTRI Cascina Malpensata a Pontevico (Brescia): sequestrati i 191 capi, 171 saranno abbattuti, 20 destinati alia ricerca Cascina Giuliana a Camisano Vicentino (Vicenza): trovate 100 carcasse di vitelli, allevamento sequestrato Allevamento vicino a Venezia: 60 indagati per un traffico di bovini rubati Allevamento a Piazza Armerina (Enna): sono stati bloccati 18 capi di età inferiore ai 24 mesi perené nella stalla sono sta^i trovati mangimi animali Due allevamenti, quello di Francesco Fiore e quello di Alba Stravato, a Fondi (Latina) sono stati sequestrati: i proprietari aveva acquistato capi dalla cascina Malpensata di Pontevico Cooperativa Agricola "Marina" a Marina di Ragusa sotto sequestro: da questo stabilimento proverrebbe una partita di mangime, contenente farina animale, sequestrata nell'allevamento di Piazza Armerina A Villa Literno (Caserta) scoperto un macello c/andestino gestito dalla camorra CAMPANIA