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Il mistero dietro la Hgjgq «Archeologia» delle scritte murali in via Napione Il mistero dietro la targa DeAmicis e quella «virile» palestra VIA Giovanni Napione collega Piazza Vittorio Veneto a Corso Regina Margherita. Non è una via più importante delle altre né più bella. Ha un elemento in comune: le scritte. Come avviene per una ricerca archeologica, più si scava e più la città che emerge è antica. Cos�si trovano i messaggi dei contemporanei: i vari insulti, dichiarazioni di ogni sorta, saluti, grafie compren�sibili solo agli esperti del settore. E poi stelle, un topo blu su un pezzo di formaggio dello stes�so colore. Tutto è affian�cato dalle insegne dei negozi di oggi. Ma pro�prio da uno cu quei can�tieri nominati comin�ciano a scoprirsi gli strati di via Napione. Le impalcature circondano per qualche mese un palazzo grigio e insignificante. Quando vengono smon�tate ci si rende conto della patina di smog che l'aveva nascosto tanto tem�po. In alto appare una decorazione dipinta che cinge tutto il palazzo in stile liberty. Al centro la prima scritta è una data: 1908. Se ci addentriamo in Alia ridi una mtrascma «fas cerca emoria urata cinosa» un portone sempre aperto che fa da ingresso ad un garage, oltre alla di�chiarazione della superiorità della Ju�ventus sul Toro, si può vedere, nasco�sta da un albero, una targa in bronzo. Reca il volto di un uomo illustre e la scritta «A Edmondo De Amicis, che di questa virile palestra...». H resto non è leggibile. Come c'è finita all'ingresso di un garage? E dov'è la palestra? Nel frattempo i cantieri ri�coprono di vernice le parole scritte di recen�te (per ospitare quelle della futura generazio�ne?) . E mentre le opere •di stratificazione e de�stratificazione di que�sta via continuano, non possiamo che chie�derci (con disappunto di coloro che queste cose le condannano): sarà for�se il caso di lasciare qualche messag�gio o una targa di fianco alla panette�ria nella speranza che i posteri li riportino prima o poi alla luce? Simone Lattea Liceo Classico «Gioberti» Classe IV E (sezione linguistica) Alia ricerca di una memoria trascurata ma «fascinosa»