Al Centrale e a Collegno la rassegna dell'lrssae

Al Centrale e a Collegno la rassegna dell'lrssae FILM DA MONDI LONTANI Al Centrale e a Collegno la rassegna dell'lrssae N! ELL'ANNO in cui un film iraniano ha vinto il primo premio alla Mostra di Vene�zia e la Benetton ha dichiarato che investirà congrue risorse per la pro�duzione di film che provengono dai Paesi del Terzo mondo, diventa an�cor più importante seguire con atten�zione quanto arriva dalle cinemato�grafie lontane. Dopo un lungo perio�do nel quale questi film erano patri�monio di pòchi specialisti e veniva�no sistematicamente ignorati dal mercato, è ormai evidente che la crisi (di idee, non di soldi) della cinematografia hollywoodiana apre sempre maggiori spazi di mercato a film che sappiano raccontare mondi sconosciuti, e lo facciano in modo originale e creativo. Se si è creata questa inversione di tendenza, il merito lo si deve ai festival specializ�zati e a rassegne come «Mondi lonta�ni, mondi vicini», da sempre attenta a questo tipo di produzioni. «Mondi lontani, mondi vicini» è un appunta�mento annuale che per il 2001 rad�doppia le sedi: al torinese Centrale (via Carlo Alberto 27) si aggiunge il cinema Stazione di Collegno. Gli appuntamenti, mensili, co�minciano mercoled�24 gennaio e terminano mercoled�23 maggio. La proiezione serale (ore 22,30 al Cen�trale, ore 21,30 a Collegno) è aperta a tutti, mentre in giornata (ore 9-15 a Collegno; ore 9,30-15-17,30-20 al Centrale) si tengono proiezioni dedi�cate alle scuole e all'Università della Terza età (per le scuole c'è obbligo di prenotazione). L'ingresso è sempre gratuito. Il 24 gennaio al Centrale sarà" proiettato un film argentino, «Mundo Grua» di Fabio Trapero, cui faranno seguito «Le cri du coeur» (Burkina Paso) il 20 febbraio a Colle�gno e il 21 al Centrale; «Luna papa» (Georgia) il 21 marzo al Centrale; «L'estate di Kikujiro» (Giappone) il 18 aprile al Centrale e il 19 aprile a Collegno; «Gregorio» (Perù) il 22 maggio a Collegno; «Civilisées» (li�bano) il 23 maggio al Centrale. Tutti film meritevoli di segnalazione, an�che se parleremo qui dei due più eccentrici. «Luna papa» è una com�media scatenata, surreale e diverten�te, girata con ritmi da western e piena di trovate che tengono lo spettatore incollato sulla sedia. Chi ha detto che per divertirsi ci voglio�no star famose e copioni elaborati? «Luna papa» è un film tutto visivo, riesce a raccontare posti e situazioni non noti che affascinano però sin dal primo minuto (ed è notevole proprio la sequenza iniziale, con un lungo carrello che spazia avanti e indietro e che ricorda certi straordi�nari inizi dei western all'italiana). «L'estate di Kikujiro» è invece il penultimo dei film di Takeshi "Beat" Kitano, regista e interprete noto qui da noi per i suoi film a sfondo poliziesco ma in patria soprattutto per essere una star dei talk-show televisivi. Kitano ha una regia secca e piena di improvvise accelerazioni, ed è superbo anche come interprete. Basterebbero questi due fihn per giustificare una bella rassegna orga�nizzata da Comune di Torino, Irrsae e altre associazioni. Per informazio�ni telefonare al Centro intercultura�le della città di Torino (tei. 011/442.97.00). Stefano Della Casa

Persone citate: Fabio Trapero, Grua, Kitano, Mundo, Stefano Della Casa