L'opera di Thomas con i due fratelli Joel di Armando Caruso

L'opera di Thomas con i due fratelli Joel AL REGIO AMLETO, CHE LIETO FINE! L'opera di Thomas con i due fratelli Joel AMLETO non ha dubbi: scansa la morte e viene incoronato addirittura re di Danimarca. «Hamlet», l'ope�ra in cinque atti su libretto di Michel Carré e Jules Barbier .tratto da William Shakespeare, musiche di Ambroise Thomas, toma il 23 sulle scene del Tea�tro Regio dopo ima lunga assen�za. E vi ritoma, titolo sconosciu�to ai più, grazie alle riscoperte di Claudio Desderi, direttore artistico del teatro, subito dopo i vivissimi successi riportati dal «Barbiere di Siviglia» e dal bal�letto «Excelsior». La vicenda storicamente e letterariamente è nota: cambia soltanto la conclusione. Il regi�sta Nicolas Joel e lo scenografo Ezio Frigerio (che al Regio ha trascorso una lunga stagione) hanno pensato bene di cambia�re epoca: non più quella storica del principe danese, «ma quella modema, di un art decò da incubo dice Nicolas Joel, fra�tello di Emmanuel che starà sul podio quasi un film muto Anni 20. Gambi di scena a vista, rapidissimi, riferimenti voluta�mente cinematografici, unifica�zione degli atti che sono cos�diventati due a posto dei cin�que. Ma con un'attenzione par�ticolare al testo che Carré e Barbier, assai bravi e letteraria�mente colti, adoperavano con grande abilità, da provetti sce�neggiatori, come fossero padro�ni di Hollywood o Cinecittà». Hamlet si trova al centro della storica vicenda, sta sem�pre in scena, dev'essere un attore consumato oltre che un cantante smaliziato. Un barito�no, insomma, che ha tutte le possibilità di dimostrare le sue doti interpretative. Si racconta che allo Chàtelet di Parigi, Tho�mas Hampson, ascoltando il giovane Ludovic Tézier che lo sostituiva (e che debutterà al Regio), abbia osservato: «Addio amici miei, nei prossimi anni mi dedicherò di più al golf». E pare che avesse ragione, perché Tézier è proprio bravo e domina la scena cos�come voleva il grande Ambrois Thomas, che i patiti della lirica ricordano più per la sua celebre «Mignon» che per «Hamlet». Fortuna vuole che due fratel�li, Nicolas Joel, il regista, e Emmanuel, il direttore, abbia�no lavorato alla medesima pro�duzione: ne è nata una soluzio�ne scenica e naturalmente drammaturgica con ima sua connotazione psicologica. Gene�ralmente Ofelia nella scena del�la pazzia va incontro ad un gruppo di contadini, un po' come avviene nel celebre ballet�to «Giselle». Regista, scenogra�fo, costumista (la bravissima Franca Squarciapino) hanno la�sciato Ofelia completamente so�la con la sua follia. Non si vedrà Ofelia, ma la sua silhouette perdersi in una scena senza apparenti limiti. I limiti stessi, sconfinati, della foiba. I fratelli Joel si trovano d'accordo con Thomas: interiorizzare al massi�mo l'espressività di un cos�importante evento drammatur�gico, che dà all'opera e alla musica un senso di mistero e al tempo stesso di trasparenza. E' la nascita della trasparenza afferma il direttore della musi�ca francese, una premonizione dell'impressionismo di Debus�sy». Protagonisti dell'opera di Thomas saranno Ludovic Té�zier nei panni di Amleto, Gior�gio Surjan in quelli di Claudius, re di Danimarca; Alessandro Calamai interpreterà Polonius, Marcello Lippi Horatio, Alessan�dro Cosentino Marcellus; Jòrg Schneider sarà Laerte, il sopra�no francese Annick Massis in�terpreterà Ofelia, Alessandro Svab il padre di Amleto, Nadine Denize, Gertrude, Enzo Di Mat�teo, primo becchino, Mirko Guadagnini, secondo becchino. Re�pliche: 25-26-28-30-31 genna�io; 1 e 4 febbraio. Per informa�zioni telefonare allo 011/8815.241. Armando Caruso Costume disegnato da Franca Squarciapino Due scene realizzate da Ezio Frigerio per «Hamlet», in cartellone dal 23 gennaio

Luoghi citati: Danimarca, Hollywood, Parigi, Siviglia