Un quadrumvirato per il nuovo Psi di Giovanni Cerruti

Un quadrumvirato per il nuovo Psi Un quadrumvirato per il nuovo Psi Berlusconi: voi siete il socialismo delle libertà Giovanni Cerruti MILANO A Paolo Pillitteri vien quasi da ridere. «Adesso bisognerebbe met�ter su il disco dell'Intemazionale e stare a guardare l'effetto che fa!». Finisce il primo congresso del Nuovo Partito Socialista e accla�mato, osannato, incitato, bandie�re e braccia che si agitano per lui, sul palco c'è Silvio Berlusconi, il laico Salvatore. Il taxi che li porte�rà in Parlamento. Claudio Martel�li aveva appena detto «siamo una forza extraparlamentare». Su con la vita, Berlusconi mantiene quel che promette: «Sarò felice ed orgo�glioso di fungere da levatrice per rendere i socialisti delle libertà forza parlamentare». E' fatta. Su�perati equivoci ed incomprensio�ni. I nuovi socialisti andranno alle elezioni con Berlusconi leader, il loro simbolo nel proporzionale, un paio di candidati che arriveran�no a Roma con facilità (anche se Martelli, doverosamente, invoca «solo collegi di battaglia, a rischio, non quelli sicuri e salvavita»). E' andata. Bentornati Socialisti delle libertà e benvenuti nella Casa delle libertà. Perché la Casa delle Libertà, come ha detto il delegato di Caserta, «è il nuovo Comitato di liberazione naziona�le!». Avesse parlato un'altra mez�z'ora, Berlusconi li avrebbe pure chiamati compagni. «Quando ho letto i sacri testi della sinistra mi sono sentito di sinistra anch'io. E' un emozione essere qui». E via con i punti del suo programma e l'attacco a «quella sinistra Pci-PdsDs» che non è garantista, non è solidale, solo mestieranti e profit�tatori del potere. Essere eh sini�stra, spiega il compagno Berlusco�ni, «vuol dire lottare per i diritti, per le libertà e per una giustizia che non sia usata per eliminare gli avversari politici». Il vostro porto «non è con la mslasinistra, è nella grande Casa delle libertà dove può stare benissimo il socialismo delle libertà». In forse fino all'ultimo, l'arrivo di Berlusconi non può che mettere in ombra il congresso, l'arrivo di Stefania e il bacio con il fratello Bobo, l'elezione dei dirigenti, le parole di Martelli, il dibattito che è stato più che acceso. Come dice Bobo Craxi, per raggiungere il massimo di unità possibile c'è slato un rimescolamento del maz�zo e il risultato è questo. Gianni De Michelis segretario, Bobo presi�dente, Martelli portavoce e Rober�to Spano tesoriere. Un quadrumvi�rato che dovrà portare il nuovo Psi alle elezioni, obiettivo il 4 per cento dei voti. «Difficile, ma non impossibile», secondo De Miche�lis, forse l'unico ad avere rapporti diretti, e ottimi, con il Cavaliere. Saranno loro a trattare, a decidere chi e dove candidare i rappresen�tanti del garofano. Sanno che non sarà facile, ma Berlusconi ha dato la sua parola al congresso. Se la prima era stata quella della nostalgia, della rabbia, del rimpianto, del dolore vero per la morte di Bettino Craxi, quella di ieri è stata la giornata delle speran�ze. «Da questo momento bisogna guardare avanti dice Giulio Di Donato -. Basta con il sindaco di Aulla che dedica piazze a Bettino, basta con il reducismo, non possia�mo celebrare un funerale conti�nuo». E la speranza, fatti i distin�guo, precisato che Alleanza Nazio�nale non è più il fascismo e al massimo può ricordare una corrente di destra della vecchia De (Martelli), ricordato che sarà Ber�lusconi ad arginare razzismo e xenofobie leghiste (idem), la spe�ranza è solo nel Cavaliere. Il congresso ha processato e condan�nato i governi deU'Ulivo e «la favola del risanamento. «Ma ora è tempo di votare...», sta dicendo Martelli. Entra Berlusconi e il saluto chiude la frase: «Grazie Silvio». E' come se il primo anniversa�rio della morte di Bettino, e questo primo congresso del Nuovo Psi, avessero liberato i vecchi sociali�sti dalle paure, forse dai pudori, certo dall'isolamento. Hanno di�scusso, litigato anche, ma assicu�rano con Giusy La Ganga di voler dimenticare i rispettivi rancori e giurano air«Osservatore Roma�no», con Martelli, «che questo non sarà il partito dell'astio». Hanno applaudito, in piedi, Giovanni Fal�cone «e il suo coraggio nel difende�re la lotta alla mafia dalle strumen�talizzazioni politiche». Hanno ap�plaudito Chiara, la figlia di Sergio Moroni, galantuomo socialista morto suicida, anche quando ha detto «non dobbiamo diventare il partito dei figli di chi è vivo o morto per occupare spazi». L'ha appaludita anche Bobo, il più provato alla fine del congresso. Da oggi avrà una gran voglia di non sentirsi solo figlio di Bettino. Ma Vittorio Craxi, presidente dei so�cialisti. Il leader del Polo «Il vostro posto non può essere con la malasinistra Sarò la vostra levatrice per il Parlamento» I due figli di Bettino Craxi, Bobo e Stefania, si abbracciano sul palco del Palavobis dove ieri e l'altro ieri si è svolto il primo congresso del Nuovo Psi

Luoghi citati: Aulla, Caserta, Milano, Roma