«la tattica giusta? Copiare Clinton»

«la tattica giusta? Copiare Clinton» «la tattica giusta? Copiare Clinton» Il politologo Schneider: l'America non vuole rivoluzioni intervista WASHINGTON IN un certo senso George W. Bush vuole la botte piena e la •moglie ubriaca», ci dice William Schneider, politologo dell'American Enterprise Institute e popolare analista della Cnn. «Da un lato rassicura la sua base con le sue proposte conservatrici, dall'altro cerca di attirare verso di sé gh avversari con gesti conciliatori. Ma è un gioco difficile. Ronald Reagan ci riuscì. Non sappiamo se ce la farà anche Bush». Qual è lo stato d'animo con cui gli americani accolgono il loro nuovo presidente, dopo la lacerante battaglia eletto�rale? «Gh americani tendono a essere generosi anche con i candidati che non hanno appoggiato. C'è una notevole riserva di buona volontà nei confronti di Bush. Io rimango dell'avviso che gh americani vole�vano un cambio della guardia sen�za un cambiamento politico. Han�no avuto il cambio della guardia. Bush sbagherebbe a spingere per un cambiamento politico». A giudicare dalle prime indi�cazioni il nuovo presidente sembra invece deciso a parti�re in quarta con il suo pro�gramma conservatore. Sba�glia? «Il pericolo più evidente è che Bush creda di avere un ampio mandato. Si è appena insediato alla Casa Bianca, i repubbhcani controllano Camera e Senato e molti, soprattut�to nella destra del partito, lo stan�no incitando a premere sull'accele�ratore. Ma sarebbe un grave erro�re. Quel mandato in realtà non c'è. La maggioranza repubblicana al Congresso è striminzita. E gh ame�ricani non voghono grossi cambia�menti». A suo avviso il presidente Bush è consapevole di questo pericolo oppure darà ascolto alle sirene nell'ala più conser�vatrice del partito? «Non so, lo vedremo nei prossimi giorni. Ma sono piuttosto perples�so. Per esempio, continua a insiste�re che spingerà per il passaggio completo del suo controverso pac�chetto di tagh fiscali. Ma cos�com'è, il Congresso lo boccerà. Allo stesso modo, continua a insistere che vuole accelerare la costruzione di uno scudo missilistico. Ma se continua a spingere in quel modo non lo avrà». Allora come deve comportar�si perché quella riserva di buona volontà non si dilegui rapidamente? «Bush ha un mandato per un pro�gramma di modeste riforme nel campo dell'istruzione e della sani�tà e per un più modesto pacchetto di tagli fiscali. Questo può fare e questo dovrebbe cercare di fare. Se insisterà con il suo programma conservatore perderà rapidamente consensi». In pratica dovrebbe fare quel�lo che già stava facendo Bill Clinton. «L'ho detto prima: gh americani volevano un cambio della guardia ma npn un cambiamento politico. Erano soddisfatti dei programmi di Bill Clinton. Il suo indice di gradimento l'ultimo giorno della sua presidenza era ancora altissi�mo. Anzi, Clinton ha avuto il meri�to di creare un nuovo consenso maggioritario nel Paese a favore di una politica centrista. Poi, purtrop�po, è riuscito a lacerare il Paese sul terreno morale». Bush si presenta come un riconciliatore, l'uomo che ri�comporrà quella divisione. Ci riuscirà? «No, se da un lato dirà che vuole riconciliare il Paese e dah'altro si scosterà dal centro con una politi�ca troppo conservatrice. La gente vuole che governi come Clinton ma senza imbarazzare il Paese». la. d. r.] William Schneider, politologo dell'American Enterprise Institute e popolare analista della Cnn

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