Un tranquillo sabato da presidente di Maria Laura Rodotà

Un tranquillo sabato da presidente . . , -——,—.—.—~——.—. .—^ —'———— IL CAMBIO DELLA GUARDIA TRA POLITICA SPETTACOLO E FOLCLORE Un tranquillo sabato da presidente L'insediamento tra inni, contestazioni e sorrìsi al veleno reportage Maria Laura Rodotà i dal nostro inviato GLI eventi pohtico-spettacolari negli Stati Uniti ricorda�no sempre agli stranieri l'ambaradan multicolore, multivoci, comico e tragico di film come «Nashville» di Robert Altman. L'insediamento di George W. Bush, come si dice, non fa eccezione. Il cast da Altman c'è; incluse giornaliste europee che si aggirano nell'ambaradan appun�tandosi riflessioni improbabili sull'America. Ma è stato davvero un sabato americano. Ecco come è andata. 8.10. Nelle strade tra il CampidogUo e la Casa Bianca comincia�no ad arrivare esponenti della conclamata «America spaccata in due» dopo il voto. Ragazzi dei college in giacca a vento venuti a protestare, fans di Bush vestiti opulenti con bandierine america�ne. «Devi accendere?», chiede a tutti un barbuto di aspetto ultra tanto per tirar fuori la polemica su chi brucia la bandiera. I busliiani rispondono sorridendo, «no, grazie». Il barbuto, che ha legal�mente cambiato il suo nome in Vermin, verme, viene dal Massa�chusetts ed è qui come clown anarchico, per far ridere su que�sta «elezione schifosa e su quello scemo assassino di Bush». 9.15. Altri dimostranti si diver�tono. In un bar dietro Pennsylva�nia Avenue fa colazione un grup�po della Florida. Hanno felpe bianche con «Bush» davanti e «estremista di destra» scritto die�tro. Gh anti-Bush h fotografano. Poi escono in corteo e si riarrab�biano. Hanno cartelli con la fac�cia di Bush e la scritta «Wanted» per omicidio, o «Niente mandato per Bush», o «Non è il mio presi�dente», o «Sei patetico». Quelli della Florida li guardano e grida�no «tagliatevi i capelli», che è sempre un classico. Intorno ci sono scout in giacca a vento gialla, senzacasa che parlano da soli,' cadetti, texani assortiti, poli�ziotti in quantità, limousines ulti�mo strillo lunghe otto mètri affit�tate da repubbhcani abbienti, donne ispaniche che fanno le pulizie negli uffici e dicono «Bush non ci piace, ma ci piace ancora meno metterci due ore per torna�re in Virginia con l'autobus», gior�nalisti tv già truccati che si Utigano i posti buoni da cui fare la diretta. Intanto Bush è andato in chiesa. 10.25. I due Cheney, Bush e Laura Bush escono dalla chiesa episcopale di St.John, la chiesa dei presidenti. La nuova first lady, come da tradizione, ha una mise terrificante: vestito e palton�cino turchese con colletto scuro. Alla Casa Bianca li aspettano i Clinton e i Gore, si fanno l'ultima foto. Gore è dignitoso ma prova�to, per fortuna deve accogliere Cheney e non Bush. Saluti corte�si. Come quelli Clinton-Gore. Hil�lary fa a Laura un sorriso fintissi�mo, Laura fa a Hillary un sorriso di odio. I quattro uomini vanno nella Blue Room. 10.45.1 quattro escono incolu�mi. Si va in Campidoglio. 11.05. Presidenti e vice arriva�no sul portico nord. C'è Bush senior che aveva detto «fatemi sedere dietro perchè di sicuro mi commuovo» ed è già commosso. C'è Barbara Bush in impermeabi�le di cellophane perchè piove. Ci sono le fighe di Bush, Barbara e Jenna. Somigliano alle fighe texa�ne di Richard Gere nel «Dottor T e le donne», ultimo film di Altman, ovvio. Poco lontano vari loro coe�tanei vengono arrestati dopo scontri con la polizia. Ma non sono tantissimi, per via della piog�gia gelata bipartisan. 11.45. Dick Cheney giura da. vanti al chief justice della Corte Suprema, William Rehnquist. Me�tà delle autorità si sono incellofa�nate. 12.00. George W. Bush giura, fradicio, e diventa presidente. Nuova commozione in famigha: moglie e fighe, genitori, e 155 parenti venuti per l'occasione. Clinton ridacchia col bushiano James Baker, si tratta freddamen�te con Gore; secondo lui, si sa. Gore ha sbagliato strategia e non ha usato lui, Clinton, abbastanza. 12.05. Bush fa il suo discorso. E' breve, molti non si accorgono che presto ha finito. Papà Bush si commuove di nuovo. C'è l'inno nazionale, poi Bush va in Campi�doglio a firmare le prime carte da presidente. Clinton continua a chiacchierare con tutti. 13.00. Colazione ufficiale nel�la Rotonda del Campidoglio: ostri�che, manzo, pudding e George senior commosso. 13.20.1 Clinton partono. Clin�ton tiene un discorso alla parten�za dalla base militare di An�drews, poi mi discorso all'arrivo dall'aeroporto Kennedy di New York. A Andrews tutti si commuo�vono. Clinton dice: «Ho lasciato la Casa Bianca ma sono ancora qui». 15. Parata inaugurale. Trup�pe, bande, carri patriottici, fred�do. In tv i commentatori non si mettono d'accordo: il discorso di Bush era più a destra o più a sinistra di quello del padre? Intan�to, nevica su tutti i Bush. Gli anti-Bush hanno cartelli con scritto: sei patetico Gli altri replicano «Tagliatevi i capelli» Da sinistra Hillary e Bill Clinton, Laura è George Bush

Luoghi citati: America, Florida, New York, Stati Uniti, Virginia