«L'America deve continuare a guidare il mondo» di Franco Pantarelli

«L'America deve continuare a guidare il mondo» «L'America deve continuare a guidare il mondo» Laddio di Clinton: lascio un 'economia ancora più forte Franco Pantarelli NEW YORK j Bill Clinton ha dato l'addio agli americani nella sua I penultima serata alla Casa Bianca. Lo ha fatto in diretta j tv, con un discorso di pochi minuti sette per l'esattezza ! nel quale non ha mancato di elencare i numerosi j «successi» ottenuti negli otto anni che ha trascorso a Washington e ha detto che gli Stati Uniti devono ! continuare a guidare il mondo. Sul fronte intemo, | Clinton, il cui mandato scade domani, ha invece invitato l'America ad essere «una» e a superare le proprie differenze. Con un riferimento indiretto al programma di tagli fiscali del suo successore, il presidente uscente ha anche invitato l'America a mantenere «la propria respon�sabilità fiscale». E per quanto riguarda la politica estera ha dato una seconda stoccata a Bush dicendo che gh Stati Uniti devono, continuando a guidare il mondo, mantene�re i loro impegni intemazionali: un chiaro riferimento alle truppe americane nella ex Jugoslavia che Bush vuole ritirare. Clinton ha iniziato il discorso con il proprio bilancio: ha detto che, in tutta la sua azione da presidente, ha cercato di dare agli americani «gh strumenti» per «costrui�re il futuro» e reaUzzare i propri sogni. E s'è mostrato soddisfatto di lasciare al suo successore un Paese «in cos�buona salute». Il presidente ha ricordato i risultati raggiunti, nell'economia («Non siamo mai stati cos�prosperi e non abbiamo mai avuto una crescita cosi continua»), nell'istruzione, nel sociale o anche in pohtica estera. Nel fare gh auguri al suo successore, Clinton s'è congedato dicendo che lascia la presidenza «più idealista» e «con più speranza» di quando l'aveva assunta. Ancora ieri, nell'ultimo (ormai è ultima qualsiasi cosa) sondaggio che lo riguarda, gh americani hanno conferma�to che alla Casa Bianca ce lo hanno tenuto volentieri: il 65 per cento di loro ritiene che abbia fatto un ottimo lavoro, soprattutto nella gestione dell'economia. Non hanno mostrato di apprezzarlo, prevedibilmente, sul piano della «moralità personale», e già nelle rievocazioni che si leggono o che si vedono alle tv si dice che un giorno, quando bisognerà dare un giudizio storico, si parlerà probabilmente dei «due presidenti» degh anni '90, quello (ottimo) pubblico e quello (pessimo) privato. Da domani, comunque, tutto questo finirà e prowederà George Bush a restituire aha Casa Bianca la sua «integrità», come ha promesso alcune migliaia di volte. Lui i suoi peccati ha cessato di commetterli il giomo in cui comp�40 anni, ha raccontato, adesso è un integerrimo padre di famigha e lo dirà chiaro e tondo nel discorso che pronuncerà domani davanti al Campidoglio, dopo aver giurato sulla Bibbia (tenuta in mano dal presidente della Corte Suprema William Rehnquist, uno degh artefici della sua conquista della presidenza) di difendere la Costituzione. Quel discorso durerà dodici minuti, hanno detto i suoi uomini, cioè cinque minuti più di quello di Clinton, e ieri anche lui era impegnato a fare le prove, parola per parola. Bill Clinton a Little Rock, nell'Arkansas, di cui è stato governatore, davanti al cartello che indica una strada recentemente intitolatagli

Luoghi citati: America, Arkansas, Jugoslavia, Stati Uniti, Washington