Mangime contaminato, cresce l'allarme di Renato Rizzo

Mangime contaminato, cresce l'allarme Mangime contaminato, cresce l'allarme Mucca pazza, verso il bando delle bistecche con l'osso Renato Rizzo BERGAMO Era stato deciso sin dal 94: basta con i bovini cannibali, costretti ad ingozzarsi di mangimi a base di farine animah. Basta con le diete insensate e contronatura che gon�fiano le carni e rischiano di inocula�re nella bestia il morbo della follia: mucca pazza è nata da questa torbida rincorsa al business. E, ancora oggi, nonostante i divieti, continua a circolare foraggio conta�minato: cibo destinato probabil�mente alle «migliaia di bovini» dei quali, secondo il presidente di Confagricoltura, Augusto Bocchi�ni, ogni anno si perdono le tracce e che, in parte, vengono uccisi nei macelli clandestini. Per poi finire sulle nostre tavole di consumatori inconsapevoli. Ieri un rivolo di questa paura è sceso da Rovetta, un paese dell'Al�ta vai Seriana nel Bergamasco. Qui sono stati posti sotto sequestro 65 bovini perché il mangime trovato nel piccolo allevamento era conta�minato: «Contiene frammenti d'os�so animale» è stato il responso dei tecnici Asl. L'inquinamento, forse dovuto ad un errore dell'azienda produttrice, basta ad accendere brividi in una giornata già percor�sa dalle voci infuriate degh alleva�tori che temono il tracollo d'un settore in cui sono occupati 80 mila adetti e da una notizia che potrebbe segnare la fine d'un mito dell'alimentazione: si va, infatti, su indicazione del Comitato scienti�fico della Uè, verso la .messa al bando deUe T-borie steak, le bistec�che con l'osso. L'ostracismo com�prenderebbe anche la celebrata iorentina che, secondo il parere di Agostino Macrì, direttore del labo�ratorio di veterinaria dell'Istituto superiore di Sanità, e di Gianfran�co Piva, docente di scienze degh alimenti alla Cattolica di Piacenza, non sarebbe immune da rischi. A meno di non servirla o completa�mente disossata o tagliata, al mo�mento della macellazione, con par�ticolari lame che ne lascino intatte solo le parti «buone» delle verte�bre. Sarebbe-il crepuscolo d'una leggenda gastronomica. E già c'è chi, come Dario Cecchini, macella�io-poeta di Panzane in Chianti annuncia che, di fronte a un nuovo Medioevo, lui venderà «bistecche di contrabbando». Ma il sussulto più inquietante in questa giornata dello scontento e del timore è avvenuto nella casci�na di Rovetta dove l'Asl ha bloccato alcuni quintali di mangime e sequestrato 65 bovini. «Sui passa�porti d'ogni capo spiegano i tecni�ci del servizio veterinario sarà apposta la dizione "animale a ri�schio Bse". Ed un'analoga dicitura verrà scritta sul registro di stalla dell'allevamento e fatta pervenire al sistema nazionale dell'anagrafe bovina. Un marchio. Vacche e vitel�li, al momento della macellazione, «qualunque sia la loro età», saran�no sottoposti al test rapido per la jfcerca del morbo: «Se l'analisi sarà negativa potranno essere com�mercializzati, altrimenti verranno ..inviatiall'inceneritore». .-■. .nprò'priètàrió^ell'allevatiièhto protesta la propria innocenza: «Pa�go per una cosa di cui non ho colpa. Io ho solo acquistato del mangime, come potevo sapere che fosse con�taminato? Ammesso che, poi, lo sia davvero». La vicenda nasce un paio di mesi fa quando l'Asl di Lodi com�pie alcune analisi di routine in un grosso mangimificio deUa zona. Si scopre che una certa quantità di prodotto ha tracce di farine proibi�te: «Un guaio dovuto probabilmen�te ad una svista spiega oggi uno dei sanitari, il dottor Granata -. Sino al 31 dicembre 2000 era infat�ti consentito utilizzare proteine animah per elaborare alimenti de�stinati ai suini e l'azienda, proprio il giorno prima, sembra avesse realizzato mangimi di questo ti�po». Nei macchinari potrebbe esse�re limasti residui, poi finiti nel cibo riservato ai bovini. Come mai la contaminazione, avvenuta in un ditta che serve moltissimi allevatori ha riguarda�to solo i pochi quintali acquistati poi dalla cascina della Valle Seria�na? Oualcuno è sfuggito ai control�li? Ci potrebbero essere altri capi dalla dubbia salute in quest'angolo di Lombardia? L'interrogativo prende forza da voci su ipotetiche divergenze di vedute e d'interpreta�zione delle norme fra l'Asl di Lodi e quella di Bergamo: la seconda, più «zelanteCavrebbe deciso il seque�stro anche se gli elementi fuorileg�ge nel mangime erano presenti in... quantità'ihfinitesimàli. La «malignità» è prontamente smentita dal dottor Granata: «Noi non abbiamo ordinato blocchi nel�la nostra zona semplicemente per�ché tutto era regolare. Nfessuna divergnza nella lettura delle dispo-, sizioni sanitarie». A Rovetta il pro�prietario dei bovini «sub judice» parla di caccia alle streghe: «Noi, alle vacche diamo fieno e da una certa età in poi aggiungiamo mangi�me. Ma poco, perché, al quintale, costa quasi 48 mila lire contro le 22-25 del fieno, e se non stiamo attenti ci mangiamo tutto il guada�gno». Oualcuno, tra gli allevatori più arrabbiati, cita gh effetti per�versi della globalizzazione «che ci obbliga a competere con le carni dell'Est rincoirendo i prezzi al ri�basso». Davanti alla «prigione» dei 65 bovini la discussione corre. Cer�casi Bove italiano, disperatamente. È risultato positivo alle analisi un primo stock di prodotti forniti da uno stabilimento in Alta Valle Seriana nel Bergamasco Sequestrati 65 bovini Il padrone: «Pago per una colpa che non è mia» Polemiche per la «fiorentina» Bisogna usare particolari lame per lasciare intatte solo le parti buone delle vertebre I macellai toscani: «La venderemo di contrabbando» I Bovini LA SPESA A PROVA Dl MUCCA PAZZA Età Rischio Bse Vitello maschio o femmina Età inferiore ai 12 mesi. Di solito viene macellato a circa 4 mesi Carni sicure Vitellone maschio o femmina Abbattuto fra i 12 e i 18 mesi Carni sicure Manzo maschio castrato o 3/4 anni femmina che non ha mai partorito Carni a rischio. La malattia si sviluppa infatti in animali da 28 30 mesi in su Bue maschio castrato Più di 4 anni Carni a rischio Vacca È la mucca da latte, che ha avuto vitelli Può arrivare anche ai 10 anni Carni a rischio IN MACELLERIA I tagli tradizionali che si acquistano in macelleria 21 Spinacino 1 Fiocco 2 Brione 3 Fusello 4 Collo 5 Reale 6 Biancostato di Reale 7 Cappello del Prete 8 Geretto 9 Fesole di spalla 10 Coste della croce 11 Biancostato di croce 12 Punta di petto 13 Pancia o Bamborino 14 Biancostato di pancia 15 Costata 16 Controfiietto (lombata) 17 Filetto 18 Sea If o 19 Scamone 20 Noce 22 Pesce o Piccione 23 Girello o Magatello 24 Rosa 25 Culaccio o Scamone 26 Codone UI : Co» e a rischio Costata La bistecca con l'osso è a rischio. Le terminazioni nervose che attraversano l'osso possono essere un canale di diffusione della malattia Intestino L'agente infettivo è statò rinvenuto nell'ileo. Insieme a milza e ghiandole è a rischio Cervello e midollo spinale Queste parti, che sono le più a rischio, vengono distrutte ; Cosa non è «.rischio Dadi L'estratto di carne contenuto proviene dai pascoli del Sud America Hamburger Se composto da solo muscolo è sicuro. Atten�zione quindi a controllare che non vi siano parti meno nobili. Stesso discorso per il ripieno dei tortellini Omogeneizzati Le etichette sono poco chiare, ma anche in questo caso vige il divieto di utilizzare parti a rischio Tagli di muscolo Non sono mai stati rinvenuti prioni in questi tagli, per cui il rischio è giudicato pressoché nullo. Lo stesso vale per la bresaola Latte Sono previsti nuovi test per verificare possibili rischi, che però vengono esclusi da più parti

Persone citate: Agostino Macrì, Augusto Bocchi, Bove, Cervello, Dario Cecchini, Fusello, Granata, Piccione, Piva