«Solite accuse, ridicole e strumentali»

«Solite accuse, ridicole e strumentali» DAL VATICANO «TEMONO LA RINASCITA SPIRITUALE Di QUELLE POPOLAZIONI» : :—: —— — . . . ~ i ' : — , —— 1 . ' ' -^ ^ «Solite accuse, ridicole e strumentali» Il Centro Missionario: qualche equivoco, tanta malafede analisi luigi la Spina ROMA LA sfida ora sembra assoluta�mente in stallo, ma le due grandi, millenarie diploma�zie possono contare sul tempo, molto paziente con loro, alme�no quanto è lunga la distanza che separa Roma da Pechino. Tra Vaticano e Cina la partita a scacchi dura da secoli, da quan�do, alla fine del '500, i primi missionari gesuiti, seguiti nel secolo successivo da francesca�ni e domenicani, arrivarono ad evangelizzare quelle popolazio�ni. Una predicazione durata, tra alterne fortune, per secoli e duramente osteggiata, soprat�tutto nei primi trent'anni del regime comunista. Quanti sono i cattolici in Cina? E' difficile dirlo. Alcuni parlano addirittura di dieci mi�lioni, ma stime più attendibili li riducono a quattro, con una obbedienza ufficiale alla cosid�detta «Chiesa patriottica», stru�mento del governo di Pechino e una reale, semiclandestina al Papa e alla Chiesa di Roma. Una partita complicata quella che si svolge tra Vaticano e Cina, tra testimonianze perso�nali che arrivano al martirio e trattative segrete condotte an�che da messaggeri imprevedibili, ma legata sostanzialmente alla solita questione che cono�sciamo assai bene anche nella storia della nostra Europa: la potestà di nominare liberamen�te i vescovi da parte della Santa Sede. Attorno al vero nocciolo del�lo scontro si muovono provoca�zioni diplomatiche, pretesti re�ligiosi, ma anche paure e diffi�denze reciproche legate anche a grandi questioni politico-so�ciali, come il controllo demogra�fico che la Cina cerca di impor�re allo sterminato numero dei suoi cittadini o la crescita del�l'islamismo o delle sette, a cominciare da una delle più inquietanti, quella dei Falun Gong. Ecco perché le accuse ai santi canonizzati il primo otto�bre dal Papa vengono giudicate «assurde» dal Vaticano, come ha ripetuto ieri il direttore della sala stampa Navarro e addirittura «ridicole», come le ha definite don Giancarlo Poli�ti, direttore del Centro Missio�nario del PIME, profondo cono�scitore dei problemi per i catto�lici in Cina. «Come si fa a prendere sul serio e quindi a replicare, quando si arriva a sostenere che un missionario mangiava gli occhi dei bambini osserva don Politi o a non rilevare l'assoluta strumentalità storica di chi solo adesso, dopo averla ignorata per decen�ni, rivaluta la rivolta dei Boxers nel 1900 come segno di riscossa nazionale anticolonia�lista?». Il gelo nelle relazioni Vatica::V.?,-,ìv-M--r,r ,;: no-Cina, sceso dopo la decisio�ne di beatificare 120 martiri della rehgione cattolica in quel�la nazione, viene quindi giudi�cato come una mossa tattica delle autorità comuniste, an�che perché era stata spiegata al vertice del governo di Pechino che la coincidenza tra la data del primo ottobre, festa nazio�nale in Cina e quella della proclamazione dei santi non è stata affatto una provocazione. Un equivoco, ricorda don Poli�ti, di cui «il Papa si è rammarica�to perfino pubblicamente^. Ec�co' perché, pur apprezzando l'interessamento di Amato e il suo tentativo di mediazione, il Vaticano non sembra molto ottimista sulla possibilità di un superamento, a breve termine, della fase critica nei rapporti col gigante dell'Est. La durissima reazione cine�se, piuttosto, viene giudicata in Vaticano come il sintomo di una delusione e l'espressione di un timore. Pechino credeva di poter contare sulla forza e sulla fedeltà della «Chiesa patriotti�ca», una minaccia di scisma che si è sgonfiata dopo la farsesca vicenda della nomina dei cin�que vescovi cinesi da parte del governo avvenuta un anno fa, quando si è visto che l'obbe�dienza al Papa aveva pratica�mente fatto fallire l'iniziativa. La «questione cattolica», inoltre, va considerata, per giu�dicarla nella sua vera importan�za, in una prospettiva simboli�ca, inquadrata, dunque, nella più ampia «questione religio�sa». Il numero relativamente molto ridotto dei cattolici in Cina non giustificherebbe tan�ta ostilità da parte del regime. In realtà, si diffonde una forte rinascita spiritualista-religiosa tra quelle popolazioni che pre�occupa le autorità di Pechino, strette tra i rischi di un conta�gio dell'integralismo islamico e l'attività di sette agguerrite e inquietanti. Il groviglio dei problemi, è, come si vede, assai complesso e solo il tempo può aiutare un riavvicinamento. Sotto traccia, le mosse per l'avvio di un disgelo sono state già individua�te e si avvalgono di molteplici iniziative. Persino una rievoca�zione televisiva di Matteo Ricci e delle prime missioni cattoli�che in Cina potrebbe segnare un mutamento di clima. Alme�no cos�si spera, non si sa se confidando più nelle imprevedi�bili vie della Provvidenza o in quelle, altrettanto miracolose, della Tv. Papa Giovanni Paolo II

Persone citate: Giancarlo Poli, Giovanni Paolo Ii, Matteo Ricci, Missio, Navarro, Politi