Veronesi: abbattere i bovini a rischio di Daniela Daniele

Veronesi: abbattere i bovini a rischio Veronesi: abbattere i bovini a rischio «Misure precauzionali». Formigoni avvia le procedure Daniela Daniele ROMA Sarà distrutto l'allevamento del�la cascina Malpensata, tutte le mucche compagne della nume�ro 103, la prima riconosciuta affetta da encefalopatia spongi�forme bovina nel nostro Paese, saranno abbattute. Provvedere all'operazione l'Asl di Brescia. In tal senso si era espresso il ministro della Sanità, Umberto Veronesi, durante la conferen�za stampa di ieri mattina, una sorta di replay, a due mesi esatti, di quella dell'Istituto Su�periore di Sanità che aveva avuto gli stessi intenti: ripercor�rere la storia del morbo cosid�detto della mucca pazza e rassi�curare gli italiani sui rischi minimi che corrono mangiando carne bovina. Rassicurazione che, sebbene ripetute in questi ultimi mesi, non hanno peraltro impedito che in alcune scuole sparse sul territorio nazionale si sia preferito eliminare la carne dal menu delle mense. L'abbattimento dei quasi 200 capi di bestiame, del resto, non è una scelta della Regione Lombardia, ma piuttosto l'adempimento di una norma prevista dalle disposizioni co�munitarie per la lotta alla BSE. Come ha spiegato Veronesi, è una via obbligata: la stessa percorsa nel '92, quando venne�ro abbattuti 7 mila bovini per spegnere un'epidemia di afta epizootica o qnando furono di�strutti 14 mila polli per far fronte all'influenza aviara. «Questa decisione ha precisa�to il Ministro non deve allar�mare gli italiani: è importante distruggere tutti i capi per po�ter appurare se l'infezione è stata trasmessa ad altre muc�che, dal momento che non esi�ste ancora un test che si possa fare sull'animale vivo. E sareb�be prudente distruggere anche le bestie che sono state macella�te nello stesso giorno in cui è stata macellata la mucca con la BSE». Il resto della conferenza stampa, alla quale hanno parte�cipato anche esperti dell'Istitu�to Superiore di Sanità e dell'Isti�tuto zooprofilattico nazionale di Torino, ha avuto un anda�mento di grande prudenza che ha trasmesso ai presenti la sen�sazione di un messaggio preci�so: manteniamo la calma. In sintesi: del rapporto tra BSE e variante di Creutzfeldt Jacob nell'uomo (la sua forma detta sporadica è conosciuta nel no�stro Paese da ottant'anni e non ha relazione con la malattia dei bovini) si sa ben poco. Alla luce delle scarse conoscenze scienti�fiche attuali, il governo ha mes�so in atto tutte le misure precau�zionali di sorveglianza della malattia negli animali e di tute�la della salute dei cittadini. Si è ribadito che le parti di bovino più comunemente con�sumate, i muscoli, non costitui�scono pericolo. Il dottor Agrimi, dell'Istituto Superiore di Sani�tà, ha parlato di «rischio mini�mo». Stessa rassicurazione per il latte. «Se fosse portatore di prioni (gli agenti infettivi che sarebbero responsabili della ma�lattia, ndr)ha osservato -, pro�babilmente saremmo già tutti morti». E dal momento che le parti pericolose dell'animale in�fetto sono quelle del tessuto nervoso. Veronesi ha ricordato che le ghiandole mammarie so�no poco innervate e che da queste, inoltre, il latte viene filtrato. Muscoli e latte, dun�que, sono sicuri. ((Anche se ha aggiunto il ministro, strappan�do un brivido ai presenti -, ora come ora, le assolute sicurezze sono fuori luogo». Ci aiuta la statistica. E, so�prattutto, il nostro sistema im�munitario. Veronesi ha ricorda�to, infatti, che è molto difficile abbattere la barriera immunologica che esiste tra specie diver�se. «Basti pensare ha sottoline�ato che a 180 mila casi di Bse nel Regno Unito sono corrispo�sti 88 casi nell'uomo, nonostan�te un ben più alto numero di inglesi si sia sicuramente ali�mentato di carni infette». Che cosa ci riserva il futuro? Nei prossimi anni arriveremo a 50 mila test sui bovini in Italia e con l'anagrafe bovina avremo perfetti identikit degli alleva�menti nazionali. Intanto, augu�riamoci che le misure di sicurez�za decise vengano anche, pun�tualmente, rispettate dapper�tutto. Oggi si stabiliranno data e modalità per sopprimere le vacche di Malpensata Il governo: latte e carne sono sicuri Resta alta la tensione nel Bresciano, dove era stata allevata la vacca risultata infetta

Persone citate: Agrimi, Bresciano, Formigoni, Umberto Veronesi, Veronesi

Luoghi citati: Brescia, Italia, Lombardia, Regno Unito, Roma, Torino