Test positivo, mucca pazza accende la protesta di Marco Accossato

Test positivo, mucca pazza accende la protesta Test positivo, mucca pazza accende la protesta A morte 1180 capi di Brescia. Prodi: uniti nella crisi Marco Accossato TORINO E «mucca pazza». I test dell'Istituto zooprofilattico del Piemonte hanno confermato il primo caso italiano di encefalopatia spongiforme bovina, il morbo che fa impazzire gli anima�li. La controprova al test rapido compiuto a Brescia ha dato esito positivo : sul pezzo di tronco encefa�lico della vacca di 6 anni provenien�te da un allevamento bresciano e macellata all'Inalca di Ospedaletto Lodigiano c'è traccia del prione-killer. L'esito dei test è stato reso noto ieri all'Istituto di Torino dal diretto�re, Enrico Beccaria, e dalla respon�sabile del Centro Encefalopatie Ani�mali, Maria Caramelli: 20 secondi per dare l'annuncio, poi silenzio stampa per ordine del Ministero della Sanità che oggi terrà una seconda conferenza stampa a Ro�ma. C'è preoccupazione. E polemica. Gli allevatori del Piemonte hanno immediatamente chiesto alla Regio�ne un incontro: Coldiretti, Confagricolura e Cia calcolano, per l'effetto «mucca pazza», 200 milioni di dan�ni al giorno. Gli allevatori lamenta�no il calo dei prezzi dei bovini vivi, i ritardi di macellazione e i costi per l'eliminazione preventiva del mate�riale a rischio. Coldiretti, in partico�lare, pretende «l'immediata attua�zione del piano di distruzione degli animali oltre i 30 mesi e un'anagra�fe bovina europea». «La storia della mucca pazza dice Prodi da Stra�sburgo deve spingere l'Europa verso una politica comune. Nessun Paese può dirsi sicuro». Per far luce nei misteri prosegue l'inchiesta del procuratore aggiunto Guariniello: il magistrato torinese sospetta che in Italia gli organi preposti alla vigilan�za e alla sicurezza non abbiano preso precauzioni e ha ordinato ai suoi ispettori di acquisire atti, circo�lari e disposizioni, in prevalenza del ministero della Sanità. Alcuni pro�duttori di mangimi sono indagati; dalle indagini sarebbe emerso che sono stati macellati clandestina�mente animali a rischio. Sono stati denunciati veterinari. Aspettando la nascita di un esa�me del sangue che riveli tracce di prione nelle bestie vive, ci si doman�da di nuovo che cosa ehminare dalla tavola. Per tranquillizzare le famiglie, il Comune di Bolzano ha deciso di cancellare la carne bovina dai menù delle scuole materne. Dal 15 febbraio partiranno in Italia i test su tutti i bovini. «Nel nostro Paese dichiara Mario Valpreda, responsabile del Servizio di sanità pubblica del Piemonte ci sono buoni livelli di sicurezza. Temo però che negli altri Stati non ci sia la stessa sensibilità nei confronti del problema mucca pazza». I capi dell'allevamento da cui proveniva l'animale risultato positi�vo al test Bse saranno abbattuti per ordine del Ministero dell' Agricoltu�ra: le carcasse verranno distrutte in un inceneritore e si dovranno indivi�duare gli altri capi dello stesso allevamento esposti al medesimo fattore di rischio. Bisognerà rintrac�ciare gli animali nati nei due anni precedenti a quello della vacca ma�lata, e anche le mucche che li hanno generati. «Una misura dolorosa, ma necessaria», dice 0 presidente della Regione Lombardia, Formigoni. Contro questa condanna a morte, i Cobas del latte annunciano una mobilitazione di massa: «Bisogna chiarire se la vacca in questione è veramente quella uscita dall'azien�da di Pontevico. Non è sicuro, è necessario l'esame del Dna».

Persone citate: Enrico Beccaria, Formigoni, Guariniello, Maria Caramelli, Mario Valpreda, Prodi