IL PRIMO ERRORE DI BUSH

IL PRIMO ERRORE DI BUSH IL PRIMO ERRORE DI BUSH Mlkhall Gorbaciov esigenze di difesa contro atti terroristici. Ricordo che Zbignew Brzezinski ex aiutante del presidente Nixon per la sicurezza naziona�le in un discorso alla Conferen�za di Lisbona, l'anno scorso, defin�«incomprensibile» tutta questa storia e, davanti a un uditorio di professionisti ed esperti di problemi della sicurez�za, pose una serie di domande retoriche del tipo: ditemi chi sono questi «Stati canaglia», do�ve sono? Penso che in questo caso Brzezinski fosse nel vero. Occorre una dose supplementa�re di studio che consenta alla nuova Amministrazione decisio�ni responsabili. Ma è evidente che c'è chi trova vantaggio nel porre le questioni in questo modo. E che bisogna cercare altrove le vere ragioni che spingono alla crea�zione del Sistema Nazionale di Difesa Antimissilistica. Cos�co�me è altrove che si trova la spiegazione di tanta fretta. Del resto nemmeno Rumsfeld giun�ge -ad affermare che i «Paesi canaglia» sono già pericolosi. Egli dice che lo saranno. Forse. E che gli Usa debbono comun�que essere pronti. Non si sa mai. Questi pianificatori non sembra�no molto precisi. L'impressione è un'altra: che questo giochetto serva per colpire un obiettivo del tutto diverso. Prima di dire qual è questo obiettivo vorrei tuttavia antici�pare un giudizio. Se lo scenario appena accennato dovesse svi�lupparsi davvero, esso aprireb�be una grande quantità di do�mande e di incomprensioni da parte di altri Paesi. Quale futuro ci riserverebbe una superpoten�za rimasta isolata dal resto del mondo? E, più in generale, cosa ha in testa la leadership degli Stati Uniti? Se infatti i Paesi definiti peri�colosi dal signor Rumsfeld non rappresentano un pericolo per gli Usa (come minimo non un pericolo dà fronteggiare con il Sistema Nazionale di Difesa), allora diventa inevitabile pensa�re che gli Usa abbiano in mente la Russia, la-Cina, o-addirittura l'Europa, la quale ultima non fu mai nemica degli Usa nel senso classico della parola ed è oltrqmodo improbabile che lo diventi in futuro. E' perfino difficile immagina�re dove può condurre questo tipo di ragionamenti. Preferisco pensare die a questo ancora non siamo giunti. Perché, se invece fosse come sembra, dovremmo concludere che ci si sta trasci�nando verso una nuova guerra o, come minimo, verso una nuo�va corsa alle armi, incluse quelle di sterminio di massa. Forse le cose sono più sempli�ci: ci sono programmi militari del complesso militare-indu�striale americano che debbono essere realizzati a tutti i costi. Si vogliono nuove commesse stata�li, si pensa che possa servire a far crescere l'economia. Perché sono portato a pensarlo? Perché qualcosa del genere avvenne nell'Unione Sovietica quando il ministero della Difesa di allora ottenne dal gruppo dirigente so�vietico l'autorizzazione alla so�stituzione dei vecchi missili con quelli di media gittata chiamati SS-20. Si produsse cos�un cam�biamento radicale della situazio�ne in Europa e non solo in Europa. E ricordo quante furo�no le difficoltà che dovemmo superare per potere uscire da quel buco in cui eravamo spro�fondati. Penso che sia una lezio�ne che non solo la Russia ma anche gli Stati Uniti non dovreb�bero dimenticare. Non credo sia saggio, per gli Stati Uniti, accingersi ad affron�tare le sfide del XXI secolo creando artificialmente un nuo�vo gap tecnologico a loro vantag�gio attraverso il Sistema Nazio�nale di Difesa. Davvero un paese come gli Usa ha bisogno di una nuova corsa al riarmo, di una nuova militarizzazióne dell'eco�nomia, per avanzare nel progres�so tecnologico? Tomo a citare le meditate parole di Scowcroft: non si devo�no prendere decisioni di questa portata «senza la partecipazione dei nostri alleati e delle altre potenze nucleari». E' un fatto che in Europa molti siano gli scontenti, che non riescono a giustificare il Siste.na nazionale di Difesa come un aumento della sicurezza americana, par giunta un aumento che ignora la sicu�rezza altrui. E in chiave analoga questa situazione è considerata in Russia, in Cina, in India. Tutto ciò solleva più domande che risposte. Avviare la creazio�ne del Sistema nazionale di Dife�sa è un grave errore, che compli�cherà tutti i problemi, in primo luogo agli Stati Uniti d'America. Copyright La Stampa 2001

Persone citate: Brzezinski, Gorbaciov, Nazio, Nixon, Primo Errore, Rumsfeld, Scowcroft