Lower East Side: oltre la Dora sta succedendo qualcosa...

Lower East Side: oltre la Dora sta succedendo qualcosa... LA CITTA' E LA RETE E DOPO NEW YORK, TORINO Lower East Side: oltre la Dora sta succedendo qualcosa... Di OVE' il tuo ufficio? A queIsta domanda, posta spesso da persone che incontro per motivi di lavoro (sarà che invecchio o che lavoro troppo o tutti e due ma incontro sempre meno persone per motivi NON di lavoro...) spesso rispondo così: «Nel Lower East Side torinese». Lower East Side: Manhattan. Oggi, (di posto» trendy per eccel�lenza della scena underground artistica e notturna di New York. Ma un tempo non era così. Nel 1986, quando volai a New York per la prima volta, prima di partire ricevetti indicazioni chia�re da amici che c'erano già stati, o che addirittura ci avevano abi�tato: vai dove vuoi, anche di notte e da solo. Evita solo il Lower East Side. Lo feci. Ma l'anno successivo ci tomai, deci�so a provare l'incursione nella «terra del terrore». Arrivato nei paraggi, venni bloccato da una furibonda rissa tra polizia e vari gruppi appartenenti a diverse etnie d'importazione (più o me�no i nostri extracomunitari d'oggi). Scene poi raccontate bene da Spike Lee in film come «Fai la cosa giusta». Nel Lower East Side ci andai poi qualche anno dopo. Ormai i tempi erano cambiati. Non si vedevano più case incendiate con cadenza quasi quotidiana. Interi palazzi diroccati comincia�vano ad essere ristrutturati. Nuo�vi locali, nuove gallerie d'arte avevano nel frattempo aperto, cominciando ad attrarre pubbli�co non residente, che in molti casi lo diventava, sedotto da affitti assai inferiori ad altre zone pure artistiche della città, come SoHo o l'East Village. In pochi anni Ludlow Street, la strada immortalata dalla foto di copertina dell'album «Paul Bouti�que» dei Beastie Boys si era trasformata nella strada dei club, nel posto dove esserci e farsi vedere. Il Lower East Side torinese è su, verso la periferia nord, oltre la Dora, nei paraggi dei vecchi Docks, dei corsi Vigevano e Mortara, in quelle strade che s'incu�neano fra antichi capannoni pale�oindustriali, via Cervino, via Gressoney... E' meno cruenta di quella newyorkese, ma non me�no colorita: non c'è giorno che davanti alla porta del mio ufficio non trovi vecchi mobili marci, lavatrici arrugginite, quando non i cassonetti dell'immondizia bruciati. Tutto intomo, le vecchie fabbriche sono state (o sa�ranno presto) demolite, rase al suolo: gli extracomunitari che «ci abitavano» si ritrovano senza casa, e spesso manifestano il loro disappunto spaccando vetri e bottiglie per le strade. Ma nei palazzi rimasti in piedi qualcosa si muove: nascono piccole, giova�ni aziende, spesso legate al mon�do della rete o a quello artistico. E' la Torino che cambia. Venitela a vedere, prima che diventi tren�dy Adriano Marconetto TRALE VECCHIE FABBRICHE DEMOLITE CRESCONO LE SOCIETÀ' DELLA NEW ECONOMY. ARTISTI E GIOVANI AZIENDE CAMBIANO IL VOLTO AUSTERO DELLA PERIFERIA. E'QUESTO IL QUARTIERE TRENDY DI DOMANI? Adriano Marconetto Inizia con questo articolo la sua collabora�zione a «TorinoSette». Marconetto è uno dei soci fondatori di Vitaminic (www.vitaminic.it), la più importante piattaforma eu�ropea per la distribuzione della musica in formato digitale. Scorcio del «Lower East Side» torinese: una fabbrica dismessa in via Vaiprato

Persone citate: Adriano Marconetto, Beastie, Ludlow, Paul Bouti, Spike Lee

Luoghi citati: Manhattan, New York, Torino