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Maschere e clown nell'opera muta della compagnia tedesca Dacapo ALLO JU VARRÀ UN RISTORANTE FATTO DI POESIA Maschere e clown nell'opera muta della compagnia tedesca Dacapo SI propone come uno spetta�colo di teatro ma in scena non viene pronunciata una sola parola, eppure «Ristorante Immortale. O: sulla precarietà dell'esistenza» è già stata rap�presentato più di centocinquan�ta volte in Francia, Spagna, Svizzera, Austria e Germania, ovunque con grande successo di pubblico, e adesso approderà allo Juvarra dal 17 al 21 genna�io alle 20,45 (tei. 011/540.675) per la stagione del Multiteatro. Al debutto nel '98 alla Maschinenhaus di Essen, il lavoro della tedesca Dacapo Kultur Offensiv di Bochum è un'opera muta di maschere e mimo, che prende vita tra clown, sketch e gags sospese tra tristezza e ilarità, guidata da una visione della vita lieve e irriverente. Ed è la vita stessa, il mondo intero che si rispecchia in que�sto speciale ristorante fatto di poesia: un microcosmo con ca�merieri ma senza clienti, dove si giostrano alla ribalta cinque attori mimi. Paco Gonzales, Bjom Leese, Ilka Vierkant, Hajo Schuler, Michael Vogel, che so�no poi anche gli autori dello spettacolo. Uno è un giovane apprendista volonteroso che so�gna un'esistenza diversa e una nuova era, alla quale si è già d'altra parte adeguato. Un altro è il capocameriere, vanitoso e ambizioso, il suo obiettivo è rilevare il locale. Poi c'è lo chef, che combatte strenuamente per la sopravvi�venza del ristorante, e il came�riere anziano, alle soglie della pensione, e, ancora, una cuoca grassottella esiliata in cucina. Non ci sono avventori da sfama�re, e allora lei passa il suo tempo a suonare la fisarmonica preparando menù musicali, mentre i giorni si dipanano uguali e i personaggi vivono di fantasia, tra l'immobilità pietri�ficata di Buster Keaton e la comicità stralunata di Tati. Monica Sìcca FRA TRISTEZZA E ILARITÀ' LA GIORNATA DI UN LOCALE SENZA CLIENTI Gli attori-mimi della compagnia d�Bochum in maschera allo Juvarra